Sostituendosi a quello che fino al 2016 era rappresentato dal Rapporto di Sostenibilità, la Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario sintetizza gli impegni, le politiche, i processi e i risultati del Gruppo Crédit Agricole in materia ambientale, sociale, relativa alla gestione del personale, ai diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva.
In particolare, proprio per quanto riguarda gli impegni ambientali, la rendicontazione delle performance è strutturata secondo le indicazioni del framework internazionale Gri Standards del Global Reporting Initiative, in modo tale da garantire una comunicazione delle informazioni di sostenibilità chiara e puntuale. 
La responsabilità sociale e la sostenibilità sono parte integrante della cultura e del modo di agire del gruppo e al centro del rapporto con i clienti e della valorizzazione delle persone. 
Ci limitiamo – rimandando al documento completo per il resto – all’analisi di sostenibilità declinata nelle tre macro-ambizioni sul tema: sviluppare la visione strategica e gli impegni concreti in ambito sostenibilità in stretta connessione e sinergia con il gruppo (1) – soprattutto nella costruzione del piano industriale a medio lungo termine 2022-2025 e in riferimento agli impegni che il gruppo ha assunto mediante la sottoscrizione della Net Zero Banking Alliance da parte di Crédit Agricole; quindi adottare una chiara visione commerciale focalizzata in particolare sui seguenti quattro ambiti (2): a. prodotti, strumenti e modello di consulenza nel mondo wealth management; b. offerta inclusiva, con particolare attenzione ad alcuni target specifici quale ad esempio quello dei giovani; c. accompagnamento alla transizione in ambito privato con i mutui green e in ambito Banca d’Impresa con l’offerta dedicata Evoluzione Sostenibile; d. valorizzazione del modello di servizio e dei prodotti dedicati per il comparto agri-agro. Ultimo punto riguarda la capacità di mantenere una forte attenzione alla gestione dei rischi fisici e di transizione (3).

Gli impegni Crédit Agricole
All’interno del Projet Societal, uno dei tre pilastri del piano a medio termine di gruppo, le tre tematiche di mobilitazione collettiva

La strategia è declinata all’interno del Piano Sostenibilità attraverso alcune attività focali svolte nel 2022. In ambito Credito e Rischi sono stati integrati i criteri Esg nelle fasi di istruttoria e di concessione del Processo del Credito e sono state adeguate le politiche creditizie su settori “ambientali sensibili”, coerentemente con le Politiche Csr (Sector Policy) di Crédit Agricole. Inoltre è stata introdotta una b quantitativa nei processi di valutazione e concessione del credito con l’introduzione di requisiti Esg e dei rischi fisici e climatici; ed è stato introdotto un questionario che permette di avere un’indicazione qualitativa delle caratteristiche Esg delle controparti aziende. La Scheda Cliente Esg rappresenta inoltre uno strumento che contiene il patrimonio informativo Esg delle controparti aziende.

Per quanto riguarda invece il tema dei rischi è proseguito il monitoraggio dei piani d’azione, definiti già nel 2021, legati alle 13 aspettative sui rischi climatici e ambientali. E’ stato condotto uno stress test climatico, regolamentato dalla Bce, al quale ha partecipato anche Crédit Agricole Italia inserendosi nel calcolo consolidato della capogruppo Crédit Agricole S.A., con l’obiettivo di valutare i rischi fisici e di transizione negli scenari climatici adottati. Il Gruppo ha aderito alla Net Zero Banking Alliance (Nzba), l’iniziativa delle Nazioni Unite che riunisce un gruppo globale di banche impegnate ad allineare i propri portafogli di prestiti e investimenti all’obiettivo di zero emissioni nette di CO2 (Net Zero) entro il 2050.

Proprio per quanto riguarda l’impronta di carbonio diretta e gli acquisti sostenibili sono state rafforzate le iniziative di riduzione dell’impronta di carbonio degli impatti diretti (Scope 1) e indiretti (Scope 2) legati ai consumi energetici alle emissioni in atmosfera e all’utilizzo di risorse naturali, anche grazie a interventi sistematici di efficientamento energetico degli impianti tecnologici ma sono stati pure introdotti parametri Esg anche tra i criteri di valutazione delle gare di appalto e campagne di sensibilizzazione su tematiche Esg per accompagnare i fornitori del Gruppo verso un percorso di sostenibilità. Ed è stato avviato un processo di assessment delle  procedure e processi d’acquisto, con l’obiettivo di ottenere l’attestazione Uni Iso 20400 Acquisti Sostenibili. 

L’impegno si riflette inoltre anche sull’offerta commerciale per quanto riguarda casa, giovani, inclusione sociale, digitalizzazione e mobilità sostenibile. A partire da agosto 2022, è stato introdotto, all’interno del modello di tutela Crédit Agricole Italia, un rating Esg, fornito da un provider esterno, in grado di attribuire a ciascun prodotto/strumento finanziario offerto al cliente uno score di sostenibilità ed è possibile il controllo relativo alla sostenibilità di portafoglio, che mira a verificare la coerenza tra le preferenze Esg espresse dal cliente tramite il questionario Mifid e il rating Esg medio del portafoglio (in recepimento alle principali normative in materia di finanza sostenibile).

Ultimo, ma non meno importante, in termini di governance oggi essa si sviluppa su 4 livelli: il primo livello è costituito dal Comitato endoconsiliare Sviluppo Sostenibile focalizzato sul tema della sostenibilità; al secondo livello è posto il Comitato Manageriale Esg e Sostenibilità, presieduto dal Ceo e costituito da 8 membri con parità di genere, che rappresentano funzioni chiave nell’ambito Esg e svolge funzioni di indirizzo, promozione, supervisione di piani e iniziative strategiche in ambito sostenibilità. Infine la business unit Sostenibilità, situata al terzo livello, a riporto del Ceo, fa da raccordo tra il Comitato Ma-nageriale Esg e Sostenibilità e le funzioni operative. Svolge funzioni di coordinamento e guida lo sviluppo dei cantieri di lavoro e la messa a terra delle azioni.

Nel corso del 2022 la Governance è stata rafforzata attraverso l’aggiornamento dei Regolamenti di Servizio così da attribuire responsabilità e attività specifiche in ottica Esg anche alle unità organizzative. Oggi sono circa 30 i referenti Esg che hanno il compito di supportare l’integrazione dei criteri in modo trasversale e capillare nei processi, nelle procedure, nei prodotti e nei servizi offerti. Lasciamo al documento da scaricare tutte le specifiche di dettaglio. 

Per approfondire l’approccio alla sostenibilità di Crédit Agricole:

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