Stiamo vivendo un periodo di profonda trasformazione, che porterà a modi di vivere e lavorare diversi rispetto a quelli attuali, grazie alla crescente pervasività delle soluzioni di intelligenza artificiale. 

Lo dimostrano i risultati della Cio Survey, da cui emerge che nel 2023 le aziende che hanno investito in modo sistematico in intelligenza artificiale sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente. Questa propensione spinge il mercato verso una forte crescita, che porterà gli investimenti (quasi) a triplicare nel corso del periodo 2022-2025. Se infatti nel 2022 si stimava un mercato AI in Italia pari a circa 435 milioni di euro, nel 2025 ci si aspetta una spesa complessiva di poco inferiore ai 1.250 milioni di euro. 

Intelligenza artificiale e use case

Sono molteplici gli use case per le soluzioni di intelligenza artificiale. Di seguito mettiamo a fuoco i primi cinque. 

Il 24% delle aziende intervistate dichiara di utilizzare soluzioni di AI a supporto dei processi di customer care, con l’obiettivo di fornire un servizio più efficiente, personalizzato e disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7; ridurre i costi operativi automatizzando attività ripetitive e a basso valore, aprire nuove opportunità per miglioramenti continuativi basati sull’analisi dei dati. 

Un’azienda su quattro, invece, utilizza l’AI nelle attività di classificazione e di clustering per migliorare la definizione del target commerciale, avere un’analisi più approfondita dei pattern di comportamento e del customer journey, e una maggiore capacità predittiva nelle operation, contribuendo così a migliorare le prestazioni complessive e a mantenere un vantaggio competitivo sul mercato. 

Mai come in questi anni uno stop alla produzione può essere dannoso e pericoloso. Per questo motivo, il 26% delle aziende implementa l’AI nelle attività di asset monitoring e predictive maintenance. L’obiettivo principale di questi investimenti è migliorare la sicurezza, prevenire i guasti, ottimizzare la manutenzione, ridurre i costi e, di conseguenza, i rischi. 

L’uso dell’AI nell’help desk è indicato da oltre un’azienda su tre e consente loro di migliorare l’efficienza, ridurre i costi, fornire un servizio più rapido e arricchire l’esperienza del cliente. Tale approccio non va visto solo verso il cliente finale ma anche verso il cliente interno, ovvero i dipendenti. 

Infine, il 35% delle aziende adotta l’AI nelle attività di forecasting con l’obiettivo di ottenere previsioni più accurate, veloci ed efficienti, consentendo loro di prendere decisioni migliori e di rimanere competitive nel mercato grazie a un time-to-market ottimizzato.

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