La finanza sostenibile ha acquisito in questi ultimi anni un ruolo sempre più rilevante sia in relazione al panorama normativo europeo, sia per la sensibilità del pubblico cliente. E con l’introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd), le imprese sono chiamate a dotarsi di strumenti idonei a misurare e migliorare il proprio impatto Esg (Environmental, Social, Governance). L’obiettivo della direttiva è garantire una maggiore trasparenza nelle pratiche aziendali e favorire una transizione economica sostenibile attraverso un sistema di rendicontazione basato su indicatori standardizzati e comparabili.
Il contesto e il bisogno
La Csrd impone alle aziende di divulgare i propri Kpi (Key Performance Indicator) Esg e dimostrare l’allineamento degli investimenti ai criteri della Tassonomia Europea, il sistema di classificazione che stabilisce quali attività economiche possano essere considerate sostenibili. In questo contesto, il settore finanziario riveste un ruolo cruciale, fungendo da catalizzatore per la mobilitazione di capitali verso iniziative che rispettino rigorosi standard ambientali e sociali.
Bper Banca, tra i principali gruppi bancari italiani, per questi motivi decide di adottare una strategia proattiva e rispondere così alle nuove esigenze normative e di mercato. La crescente attenzione dei clienti e degli investitori verso la sostenibilità porta quindi l’istituto a dotarsi di strumenti avanzati per valutare il proprio impatto Esg in relazione agli investimenti finanziati. Due i livelli sulla base dei quali si articolano le esigenze della banca. Il primo, ovviamente, è proprio la conformità normativa e quindi il rispetto delle direttive Csrd e delle regolamentazioni sulla rendicontazione finanziaria sostenibile, in particolare per quanto riguarda il Pillar III relativo alla qualità del capitale.
Il secondo è assicurare il supporto richiesto dai clienti nella transizione Esg e quindi fornire strumenti che permettano alle imprese di valutare in modo oggettivo e trasparente l’allineamento dei propri investimenti ai criteri di sostenibilità richiesti dalla Tassonomia Europea. L’adozione di un sistema efficace per la valutazione Esg quindi non è solo una risposta agli obblighi normativi, ma rappresenta un’opportunità strategica per Bper nella prospettiva di consolidare il proprio ruolo di facilitatore del credito sostenibile.
Il metodo e la scelta
Per rispondere alle esigenze sopra espresse, Bper Banca sceglie di integrare il Taxonomy Alignment Tool di Gft all’interno del proprio processo di concessione del credito. Questa soluzione è sviluppata in modo specifico per aiutare le istituzioni finanziarie a soddisfare i requisiti della Tassonomia Europea e la risposta degli investimenti finanziati ai criteri Esg. In particolare, la decisione di adottare il tool di Gft nasce dalla necessità di disporre di uno strumento affidabile, scalabile e configurabile, in grado anche di adattarsi alle evoluzioni normative e di fornire una valutazione oggettiva dell’allineamento tassonomico degli investimenti. Con l’implementazione, Bper si indirizza quindi ad offrire ai propri clienti una maggiore trasparenza nella concessione del credito, per assicurare che i finanziamenti siano assegnati a progetti realmente in linea con i principi Esg.
Per quanto riguarda il funzionamento e i vantaggi intrinseci del tool Taxonomy Alignment di Gft è da specificare che si tratta di una soluzione modulare progettata per supportare le istituzioni finanziarie sulla base di alcune funzionalità chiave. In primis, la possibilità di classificazione automatica degli investimenti, per cui il tool assegna una qualifica di eleggibilità e allineamento alla Tassonomia Europea per ogni finanziamento con finalità nota. Permette inoltre il monitoraggio dell’adeguamento delle attività nel tempo con le aziende che possono verificare l’evoluzione del proprio allineamento Esg e adottare misure correttive per mantenere la conformità. Un punto è, insieme a questi, di particolare interesse: la garanzia della robustezza in relazione al successivo disclosure del Green Asset Ratio (Gar) e del Banking Book Taxonomy Alignment Ratio (Btar). Ricordiamo che il Gar misura la quota di esposizioni sostenibili concesse alle controparti soggette a Csrd rispetto al totale delle attività della banca, mentre il Btar include le esposizioni verso aziende clienti non soggette a Csrd, offrendo una visione più ampia del portafoglio crediti.
A valle, ovviamente la possibilità di generare report e rendicontazioni con il tool che si distingue per la sua flessibilità e capacità di integrazione con i sistemi bancari esistenti, rendendolo uno strumento adeguato per le banche che vogliono posizionarsi come riferimento nella finanza sostenibile. “Gli istituti finanziari rivestono un ruolo cruciale nel guidare i flussi di capitali verso attività che intraprendano una transizione credibile – spiega Sandro Tucci, Banking Market leader di Gft Italia -. “Sebbene non esistano ancora obblighi normativi stringenti, le banche sono sempre più considerate attori attivi delle ambizioni europee per la sostenibilità. In questo contesto, Gft, in linea con la propria missione Inspiring Real Future, ha affrontato la sfida sviluppando il Taxonomy Alignment Tool. E l’implementazione della soluzione riconosce a Bper il ruolo di facilitatore nella transizione verso un’economia più sostenibile”.
I vantaggi
L’adozione del Taxonomy Alignment Tool porta a Bper Banca una serie di vantaggi, anche direttamente operativi perché oltre a semplificare la governance in relazione al rispetto della Csrd e delle normali procedure di rendicontazione finanziaria – riducendo il rischio di sanzioni e migliorando la qualità del capitale – automatizza i processi di classificazione degli investimenti che possono essere analizzati in modo più veloce e con maggiore accuratezza. Le imprese e tutte le realtà finanziate ricevono poi informazioni dettagliate sui requisiti per la qualifica dei propri investimenti e si riducono in questo modo i rischi di greenwashing perché si abbatte il rischio di pratiche che non sono “realmente” sostenibili e si rafforza così la credibilità della banca. Bper in questo modo si qualifica per attirare nuovi clienti sensibili alle tematiche ambientali e sociali. Ricordiamo che l’obiettivo finale primo resta sempre quello verificare quali investimenti possono essere definiti “green” sulla base dei 6 obiettivi indicati nel regolamento: mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine, transizione verso un’economia circolare, prevenzione e riduzione dell’inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
In roadmap
Guardando al futuro, Gft sta esplorando la possibilità di integrare l’intelligenza artificiale (AI) e gli algoritmi di large language models (Llm) nel Taxonomy Alignment Tool. In questo modo sarà possibile lasciare all’AI l’analisi dei documenti aziendali per identificare informazioni pertinenti ai fini della conformità Esg, riducendo il carico di lavoro manuale. L’uso degli Llm poi consentirebbe di attingere a suggerimenti e analisi più dettagliate, migliorando la qualità delle valutazioni e, soprattutto, con l’AI grazie il sistema potrebbe identificare pattern e correlazioni nei dati Esg, aumentando la precisione della rendicontazione.
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