Gli strumenti di home banking sono entrati nell’utilizzo comune. Consentono di sfruttare i servizi della propria banca, anche quando gli sportelli fisici sono chiusi. I vantaggi sono tanti, ma alcune categorie di utenti hanno bisogno di un approccio e di un livello di assistenza differente e soprattutto alcune categorie preferiscono comunque recarsi in filiale, magari però in orari di sportello differenti da quelli disponibili.
Per loro Bper Banca pensa all’idea di un assistente virtuale in grado di agire sfruttando l’intelligenza artificiale e dà così il via alla prototipazione di un progetto con al centro un umanoide, Valentina, guidata da un motore di AI per il riconoscimento semantico.
Il progetto nasce all’interno di Innovation Room, si tratta di un ambiente per la ricerca tecnologica in cui, ogni anno, Bper si ripropone di esplorare le novità più interessanti per poi procedere con la creazione di un concept, fino alla realizzazione del progetto.
Il partner tecnologico di Innovation Room, in questo caso con il ruolo importante di coordinamento, è Antreem.
Di Innovation Room fa parte anche una selezione su base volontaria di risorse IT interne di Bper Banca, affiancata da un team composto da dieci partner tecnologici che portano tecnologie avanzate e competenze.
A coordinare il progetto, tra questi, alcuni partner strategici per la capacità di abilitare sul campo le tecnologie a soddisfare i diversi obiettivi, per esempio l’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni (Icar) del Cnr di Napoli e, ovviamente, Antreem, che progetta e sviluppa soluzioni digitali per medie e grandi imprese.
Quello proposto, in questo caso, è un ambiente dove intelligenza artificiale e tecnologie invisibili si fondono e generano un’interazione naturale e personalizzata tra uomo e macchina per proporre una nuova user experience della banca, in banca. Il progetto coinvolge una filiale di Modena, per le richieste di prelievo e di prestito.
Antreem a questo scopo si occupa della progettazione e realizzazione, dalla definizione del bisogno, al design, fino all’implementazione e alla messa in produzione di progetti digitali, ed è partner nell’Innovation Room sin dalla prima edizione con un ruolo importante nel coordinamento anche di quest’ultima edizione.
Metodo
La tecnologia per abilitare Valentina a servire i clienti in un contesto fisico dove solitamente si sperimenta direttamente l’interazione con il personale deve essere naturalmente quasi invisibile, per favorire la user experience più neutrale ed efficace.
E’ noto come, spesso, dietro alle esperienze più semplici ci siano in realtà tecnologie molto complesse. In questo caso, il metodo di implementazione dell’assistente virtuale richiede l’utilizzo di tecniche di computer vision per permettere a Valentina di “leggere” i movimenti dell’interlocutore nella stanza e capire quando e come si rivolge a lei, in modo che l’umanoide si muova di conseguenza avviando il dialogo quando effettivamente è richiesto.
I partner e il team di sviluppo dell’Innovation Room di Bper Banca lavorano quindi sulle tecnologie di motion capture per realizzare tutte le animazioni che consentono a Valentina di muoversi.
Per fare questo, e generare i movimenti, non si utilizza un software di animazione 3D quanto piuttosto vengono registrati da sensori i movimenti di una persona reale che possono quindi poi essere replicati sull’umanoide (motion capture). Lo stesso, sfruttando anche l’AI per i fonemi e i visemi.
Entra nel dettaglio Omar Campana, direttore IT del gruppo Bper: “Antreem, la società partner specializzata in progetti digitali, ha contribuito all’architettura per lo sviluppo complessivo, lo sviluppo del codice, e per la creazione degli ambienti, della gestione del progetto e la system integration]…[. Abbiamo pensato che il modo migliore per dare vita a questa esperienza fosse proprio la creazione di un luogo dedicato dove gli utenti potessero compiere operazioni bancarie anche negli orari di chiusura, partendo dai casi d’uso più semplici (prelievo e prestito)”.
Come lavora Valentina
Valentina identifica l’utente che entra nella stanza predisposta dopo averlo riconosciuto tramite identificazione via Nfc con uno smart ring. La figura rappresentata dalla testa ai piedi su una pellicola polarizzata alta circa 2 metri tramite una proiezione va incontro all’utente e lo accoglie all’ingresso.
E’ predisposta anche una seconda modalità di proiezione 4K a mezzo busto in 3D e in dimensione naturale per accompagnare poi l’utente nell’operazione specifica.
La piramide olografica 3D è strutturata a tre schermi ed è progettata dall’Innovation Room, sfruttando le competenze del Cnr di Napoli e di Antreem per quanto riguarda la componente di user experience.
L’ambiente tecnologico circonda l’ambiente senza che il cliente ne abbia percezione. Egli è riconosciuto da telecamere frontali e posteriori, vi sono poi microfoni nel controsoffitto (ad accendimento e spegnimento automatico per fare in modo che l’avatar non si autoascolti) che registrano quello che avviene, mentre un proiettore e una videocamera nella piramide olografica (con all’interno gli altoparlanti) colgono i movimenti dell’utente.
Obiettivi
Nel progetto il primo obiettivo è offrire una migliore interazione ai clienti con la banca. La scelta di far incontrare componente umana e digitale richiede però la creazione di servizi su misura, e le tecnologie oggi sono mature per farlo.
Nel corso del 2019, Bper Banca con i partner metterà in produzione la componente software di orchestrazione dei servizi (quindi telecamere microfoni e analisi semantica) e Valentina sarà addestrata su vari casi sfruttando a fondo le sue caratteristiche empatiche.
Per Antreem, commenta Fabio Poli, Ceo e presidente, “L’Innovation Room rappresenta un progetto davvero innovativo di digital transformation, che mette alla prova la capacità di lavorare e collaborare sulle tecnologie più innovative, soprattutto quello con Bper Banca è un progetto con il vantaggio di essere replicabile in diversi contesti e mercati”.
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