Munita di un bagaglio di competenze consolidato negli ultimi anni, TOW 80 si distingue sul mercato per la capacità di gestire complessi progetti di digitalizzazione con un focus sulla sicurezza dei dati e sulla gestione della compliance. Parte del gruppo DGS, l’azienda nasce nel 2019 dall’idea di creare una realtà altamente specializzata sulla piattaforma ServiceNow per la gestione dei processi operativi e di business delle aziende.

Come raccontano in questa intervista Andrea Trivelli, Ceo Piergiorgio Arfani, Offer Strategy, Bid&Pre-Sales Manager di TOW 80, ripercorrendo il percorso di crescita dell’azienda dalle origini della partnership tra DGS e ServiceNow e dalla conseguente nascita di TOW 80.

Andrea Trivelli, CEO di TOW 80
Andrea Trivelli, Ceo di TOW 80

“TOW 80 è stata una delle prime aziende italiane a credere nel valore di ServiceNow – esordisce Trivelli. Da questo presupposto, oltre che da una profonda competenza e know-how specifico, nasce la sinergia con il vendor che ci ha portati a diventare l’unico Traning Center Certificato di ServiceNow per l’Italia”.

Dall’inglese tow-trainare, spiega il Ceo, “TOW 80 ha oggi come obiettivo quello di stimolare e spronare le imprese nel percorso verso la digitalizzazione dei flussi di lavoro e in generale verso la trasformazione digitale, distinguendosi dai competitor grazie alla focalizzazione spinta sulla consulenza ServiceNow e nel portare valore immediato ai propri clienti attraverso un’adozione rigorosa, semplice ed efficace”. 

Su quali soluzioni verte la collaborazione con ServiceNow. “La partnership con ServiceNow si concretizza nella competenza specialistica e consulenziale di tutti i moduli core della piattaforma – interviene Arfani –. Oltre a questo, grazie all’esperienza di DGS nell’ambito della Cyber Security e alla conoscenza del modulo ServiceNow Security Operations, la collaborazione tra le due aziende in questo ambito è naturale.
Un’altra area di integrazione è quella relativa alle competenze di processo di WeDo Advisory, società del gruppo DGS, e quelle di TOW 80 relative ai diversi componenti della piattaforma ServiceNow, quali ad esempio IT Service Management, Integrated Risk Management, Strategic Portfolio Management”.

“Anche per quello che riguarda la logistica – spiega il manager –, le soluzioni del gruppo in questo campo ben si sposano con il modulo di ServiceNow di Procurement & Sourcing”.

I vertical di mercato e la dimensione di aziende a cui TOW 80 si rivolge. Lo spiega Trivelli: “Il mercato di riferimento di TOW 80 è quello delle aziende medium / low enterprise e corporate, ma grazie all’ingresso nel gruppo DGS e alla stretta collaborazione con ServiceNow è diventato parte integrante della base installata anche il mercato delle Top Enterprise”. In questo scenario l’azienda ha conquistato la fiducia dei clienti nei settori finance, telco, retail, manufacturing, fashion e public sector.

A partire dal 2023, TOW 80 ha alzato l’attenzione su Security Operations, HR e DORA, avviando sinergie molto strette con la divisione di Cyber Security e Advisory del gruppo. “Questo ha reso possibile la proposizione dell’offerta di ServiceNow in questi ambiti grazie alla profonda esperienza dei processi di gestione degli incidenti di sicurezza, delle normative oltre alla competenza verticale su DORA e sulla gestione del rischio di terze parti (TPRM)”, sottolinea il Ceo.

I temi – sviluppo low-code, automazione, AI – attorno ai quali ruota la partnership con ServiceNow. Come TOW 80 risponde a questa richiesta del mercato e con quali investimenti.

Piergiorgio Arfani, Offer Strategy, Bid&Pre-Sales Manager di TOW 80
Piergiorgio Arfani, Offer Strategy, Bid&Pre-Sales Manager di TOW 80

Come si può immaginare, questi sono temi che seguiamo tutti i giorni con e per i nostri clienti – spiega Arfani –. Sono la base della crescita dell’adozione di ServiceNow come piattaforma abilitante all’ottimizzazione e automatizzazione dei processi, alla condivisione e raccolta delle informazioni al fine di fornirle puntualmente al processo di business che lo richiede. L’introduzione dell’AI sta agevolando molto l’integrazione con ecosistemi esterni, parte integrante del lavoro quotidiano dei diversi uffici. Questo richiede una formazione continua e mirata a ottenere sempre le più aggiornate e approfondite certificazione nei vari ambiti di competenza”.

“Dedichiamo grande attenzione e impegno alla formazione, al mantenimento e all’acquisizione di nuove certificazioni – ribadisce Arfani -. Certamente essere l’unico Training Center ServiceNow Certificato in Italia ci permettere di essere un passo avanti e di avere specializzazioni di altissimo livello”. L’azienda ha in casa 161 certificazioni mainline (ITSM – ITOM – SAM – SPM – APM – CSM – HR – ADM – APP ENG – SECOPS – IRM) e 273 micro-certificazioni.

In particolare, la recente introduzione delle funzionalità native di Generative AI all’interno della piattaforma è un ulteriore passo in avanti nel considerare l’AI una componente chiave della piattaforma stessa, iniziata dal vendor anni fa. “Sin dalla loro disponibilità nella piattaforma, TOW 80 ha approfondito e proposto ai propri clienti le funzionalità di AI; inoltre ha già iniziato il percorso di formazione sulla specifica soluzione di GenAI che da alcuni mesi è disponibile in alcune delle applicazioni ServiceNow”, dichiara Arfani.

Il tema del citizen development è caro a ServiceNow. La visione di TOW 80, la espone Trivelli: Tutti gli analisti concordano sul fatto che, per realizzare il numero sempre maggiore di soluzioni applicative richieste nei prossimi anni, sarà necessario un coinvolgimento di risorse che operano al di fuori dell’IT e che non sono Developer Pro. ServiceNow si propone già da tempo come una piattaforma No Code/Low Code quindi, per noi, questo tema è già consolidato nel “percorso” della nostra formazione.
Le più recenti funzioni che utilizzano il text-to-code e il flow generation rappresentano un ulteriore aiuto nella creazione di nuove applicazioni, per rispondere ancor più velocemente alle esigenze dei nostri clienti”.

Strategie di partnership congiunte per il futuro. Il gruppo DGS si compone di 14 aziende, ciascuna delle quali rappresenta un Centro di Competenza specifico. “In accordo con ServiceNow, oltre ad attingere competenze di processo dalla divisione Cyber e da We.Do Advisory, stiamo allargando lo spettro coinvolgendo anche Porini, centro di competenza Microsoft” prosegue il Ceo, spiegando come Porini operi esclusivamente in ambito Microsoft, tanto da essere considerata da ServiceNow un fiore all’occhiello per i temi legati all’AI ed essere stata individuata per portare Copilot sul mercato italiano.

Questo ha prodotto una spinta commerciale congiunta con ServiceNow, non solo sui temi SecOps e DORA, ma anche e soprattutto sui temi di GenAI e l’integrazione con Copilot. “Al recente Knowledge 2024 di Las Vegas, proprio ServiceNow ha infatti annunciato la partnership strategica con Microsoft che quindi ci vedrà protagonisti insieme (ServiceNow-Microsoft-gruppo DGS) nel portare sul mercato le novità di ultima generazione per una vera trasformazione digitale,” conclude Trivelli.

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