Le sfide legate alle criticità evidenziate dai cambiamenti climatici pongono società, aziende, pubbliche amministrazioni e decisori davanti all’urgenza di prese di posizione decise riguardo le scelte energetiche da compiere verso le rinnovabili. Ancora oggi però la domanda globale di petrolio e gas continua a restare elevata, anche se, secondo gli analisti, sarebbe da ridurre proprio la dipendenza da combustibili fossili e idrocarburi. Ad evidenziarlo è la stessa Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea) che rimarca come, perseverando in questo modo, si sta in verità allontanando sempre di più uno dei principali obiettivi dell’Accordo di Parigi, quello di limitare l’innalzamento della temperatura media globale a1,5 gradi centigradi. E’ vero altresì che il passaggio all’utilizzo delle energie rinnovabili comunque accelera, ha un ritmo sostenuto ma richiede che i produttori di energia si impegnino, anche in questa direzione, con particolare attenzione per pratiche e processi efficienti e a loro volta sostenibili.

Industry 4.0 Maturity Index

Una ricerca condotta a livello globale da Nokia e Abi Research – Industry 4.0 Maturity Index è il nome – evidenzia come il settore degli idrocarburi sia progressivamente avanzato nell’adozione di tecnologie digitali. L’indice, per maturare il quale sono state coinvolte nella ricerca oltre 500 aziende di cinque verticali chiave, misura l’allineamento degli investimenti in infrastrutture IT con le applicazioni operative (OT), e mostra che mentre in alcuni settori i progressi sono evidenti, ci sono tuttavia ancora ampie aree di miglioramento. Il documento, in particolare, analizza diversi  aspetti della digitalizzazione, tra cui l’introduzione di reti private 4G/5G, l’utilizzo di droni per il monitoraggio delle emissioni, e lo sviluppo di gemelli digitali per ottimizzare le operazioni, tecnologie che non solo migliorano l’efficienza ma possono aiutare a ridurre significativamente l’impatto ambientale delle attività estrattive e produttive.

Con un importante rilievo: proprio le aziende del settore petrolio e gas sono un passo indietro nel percorso verso la digitalizzazione rispetto ad altri settori, come per esempio quello dei manufatti metallici, dell’elettronica e degli elettrodomestici. E’ riconosciuto dallo studio che le difficoltà cui devono far fronte i produttori di combustibili fossili sono diverse ed evidenti e l’integrazione delle tecnologie moderne nelle infrastrutture esistenti non è facile. E tuttavia, anche in questo contesto, gli abilitatori digitali come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata, insieme all’analisi dei dati, potrebbero aiutare le imprese a sviluppare nuove capacità digitali su larga scala.

Matrix Index per verticali (fonte: Abi Research)
Matrix Index per verticali (fonte: Industry 4.0 Maturity Index, Nokia con Abi Research)

Sarebbe cioè possibile rinnovare anche in questi comparti le capacità del personale di monitorare e gestire le risorse, rafforzando in tal modo gli standard di sicurezza e conformità, oltre che creare valore da un’enorme quantità di dati accessibili. E con nuove applicazioni e dispositivi basati su connettività wireless ed edge computing, l’Industria 4.0 consentirebbe alle persone di sfruttare i dati dei sensori, accelerare i processi, operare anche sulle machine legacy in modo coeso. 

Un’unica piattaforma per i protocolli industriali energy

Un esempio sono proprio gli interventi nelle supply chain: quando si parla di estrazione di gas e petrolio (sia off sia onshore), del trasporto, pensare alle attività degli impianti di stoccaggio, alla lavorazione in raffineria, ed infine alla distribuzione finale, significa gestire attività end-to-end di portata enorme, in condizioni lavorative per lunghi tratti rischiose, e con fragilità e fluttuazioni possibili nelle supply chain davvero importanti.
Proprio in questi casi, la robotica, i digital twin ed i dispositivi Iot potrebbero invece consentire la connessione di ambienti propriamente IT con quelli dell’operational technology.
Unire i protocolli industriali in un’unica piattaforma
che a sua volta invia le informazioni ai sistemi pertinenti per l’analisi locale e remota offrendo un’analisi situazionale di livello superiore, sarebbe per esempio un metodo sicuro per connettere e raccogliere dati per un sito completamente automatizzato.

Sensori e dispositivi wearable e filmati tramite bodycam con analisi in tempo reale, possono abilitare il monitoraggio con estrema precisione di posizione, esposizione e movimento di dipendenti e risorse, nonché osservare parametri sanitari vitali. Questo oltre che ad una maggior tutela della salute sul luogo di lavoro porterebbe alla possibilità di migliorare i processi decisionali, a maggiore prontezza e tempi di risposta più rapidi. Nello studio si fa riferimento anche ai sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, tra cui i droni, per esempio per monitorare torce e camini degli impianti petrolchimici, misurare così i livelli di gas di idrocarburi, contenere le emissioni, con i robot pronti ad intervenire dove inviare personale umano sarebbe troppo rischioso. 

Nella fusione tra mondo fisico e mondo digitale i digital twin, cui si faceva riferimento poco prima, possono essere utilizzati anche per testare nuovi scenari e aiutare i team a prepararsi in anticipo prima di applicarli nel mondo reale. Le prestazioni della rete, nonché dei dispositivi mobili e dei sensori IoT, possono essere ‘previste’ quindi con largo anticipo, soprattutto sarebbe possibile prevenire errori a livello di rete o dispositivi o, ancora, pianificare scenari di crisi in caso di attacchi informatici, calamità naturali etc. con una pianificazione degli scenari peggiori di modo che il personale sia addestrato a farvi fronte. 

Il ruolo delle reti Lte e 5G

E’ evidente che per consentire la digitalizzazione e la realizzazione di applicazioni intelligenti bisogna puntare anche sulla disponibilità di reti private affidabili. Nokia rimarca in particolare il ruolo del wireless privato Lte/5G. Affidabilità, qualità del servizio e sicurezza integrate caratterizzanti le reti wireless private possono fornire la necessaria definizione delle priorità per singola applicazione, un approccio multiservizio e la raccolta di dati in tempo reale per solide capacità di automazione e analisi predittive affidabili. Alla base dell’efficienza, anche in termini di sostenibilità, il ruolo delle reti e di una comunicazione intuitiva in grado di percepire, ragionare e agire per sviluppare la resilienza e le competenze digitali è evidente. 

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