Continua la corsa del Bitcoin, la più nota criptovaluta che negli ultimi giorni ha toccato nuovi record, infrangendo e superando per la prima volta la soglia dei 10.000 dollari di controvalore, per poi ridiscendere.
La progressione è impressionante se si considera che la “moneta virtuale” veniva scambiata circa un anno fa a poco sopra i 700 dollari, a inizio anno aveva sfondato la soglia di 1.000 dollari e da allora non si è più fermata, superando a ottobre i 5.000 e i 6.000 dollari, per arrivare ora ai quattro zeri.
Il Bitcoin ha raggiunto oggi una capitalizzazione complessiva di oltre 160 miliardi di dollari, più della metà degli oltre 300 miliardi di tutte le 1.300 e più critpovalute. Si tratta di un valore superiore a quello di colossi come Ge, Boeing e Walt Disney; e volendola valutare nel listino di Borsa Italiana, sarebbe in testa con un valore due volte e mezzo Enel, il titolo a maggior capitalizzazione di Milano.
Il record di crescita è da attribuire a diversi fattori. Primo fra tutti l’apertura sulla piattaforma Coinbase, il più grande exchange Usa, di oltre 100.000 nuovi conti tra il 22 e il 24 novembre, che ha portato il numero totale di account sulla piattaforma a quota 13,1 milioni. A trainare il balzo sembra anche il fatto che alcuni Paesi, come il Giappone, stanno valutando una regolamentazione meno stringente. E la Shinhan Bank, seconda banca commerciale sudcoreana, verso la metà del prossimo anno attiverà un sevizio di custodia dei Bitcoin.
Di fronte a queste performance, gli investitori sembrano intenzionati a non cedere i bitcoin in portafoglio fino a che non toccherà valori ben più alti. Questo elemento, unito comunque all’instabilità della criptovaluta, alimentano sempre più i timori dello scoppio di una bolla speculativa, con moniti che arrivano da diversi fronti.
Bitcoin, la più nota criptovaluta, ha toccato nuovi record, infrangendo e superando per la prima volta la soglia dei 10.000 dollari di controvalore
Il futuro presidente della Fed, Jerome Powell, ha ammesso che i volumi delle criptovalute «potrebbero essere tenuti in considerazione» per la politica monetaria. Banca d’Italia ha dichiarato: sono «attività e contratti vulnerabili a crisi di sfiducia». Allarme anche dal premio Nobel Stiglitz: «Il bitcoin ha successo solo per il suo potenziale di aggirare le regole: andrebbe vietato».
«Il trend della quotazione del Bitcoin è elevato, rappresenta una bolla destinata prima o poi a scoppiare. Seguiamo il fenomeno perché potrebbero esserci risparmiatori che hanno investito in Bitcoin, o che li hanno utilizzati per comperare dei prodotti. Bisogna intervenire senza perdere ulteriore tempo», ha recentemente dichiarato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas.
Intanto, anche in Italia il fenomeno sta prendendo piede, come dimostrano alcune novità che impattano sul mondo dei pagamenti.
GPI, la società quotata sull’AIM Italia partner tecnologico di riferimento nel mercato della sanità e del sociale, ha infatti comunicato che la controllata Argentea e la startup di Trento Inbitcoin hanno lanciato per la prima volta a livello nazionale un servizio di pagamento con bitcoin attraverso POS.
Il progetto punta ad allargare l’utilizzo dei sistemi di pagamento in bitcoin anche alla grande distribuzione organizzata, rendendo possibile ai clienti di pagare in bitcoin con il proprio smartphone direttamente sul terminale del supermercato.
Chiamata la bitcoin Valley, Inbitcoin è una startup che in meno di un anno è già cresciuta molto: è grazie ad un suo progetto che è nato a Rovereto il primo bar con il distributore che cambia gli euro in bitcoin; basta infilare il denaro in un distributore di bitcoin (come fosse un bancomat, ma con il funzionamento inverso) e ricaricare il portafoglio virtuale nel proprio smartphone.
Anche SIA ha deciso di affiancare il mondo bancario nell’esplorazione del potenziale di sviluppo della tecnologia alla base del bitcoin. Il gruppo italiano ha infatti allargato l’offerta nell’ambito delle sue infrastrutture di servizio con una nuova piattaforma in grado di supportare istituzioni finanziarie, aziende e PA nella realizzazione e nell’implementazione di applicazioni innovative basate su blockchain.
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