I risultati finanziari di Lenovo dell’ultimo trimestre trovano origine nella focalizzazione del vendor cinese sui segmenti chiave del business, cercando di sostenerne la crescita, investendo nelle tecnologie emergenti che stanno caratterizzando il settore.  Le tre divisioni PC e smart device, Data Center Group,  Mobile Buiness Group hanno registrato andamenti diversi.

Il fatturato, che si è attestato a 12,9 miliardi di dollari, il più alto negli ultimi tre anni, ha avuto un incremento anno su anno del +6,3% (+10% rispetto al secondo trimestre fiscale dell’esercizio 2017/18).  I buoni risultati, comunque, non si sono fermati solo ai ricavi; il gruppo, infatti, ha visto migliorati anche altri indicatori finanziari, tra cui l’utile lordo, il gross margin, l’utile operativo e l’EBIT.

Nello specifico, l’utile lordo della società (1,8 miliardi di dollari) ha registrato un aumentato del +9,8% su base annua (+ 8,6% sullo scorso trimestre); il gross margin è stato del 13,5%, anch’esso in aumento rispetto allo scorso anno; l’utile operativo, rispetto allo scorso trimestre, ha visto un incremento di 114 milioni di dollari mentre l’EBIT, raggiungendo quota 150 milioni di dollari, è aumentato di quattro volte rispetto al precedente trimestre e quasi del +50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Le aree di business che hanno visto significativi miglioramenti sono state “PC e smart device” e “Data Center Group”.

Il mercato dei PC e degli Smart Device è stato caratterizzato da un trend generale positivo a livello mondiale; in linea con questo andamento, Lenovo è riuscita a rafforzarsi in questo business grazie anche al proprio impegno nelle aree tecnologiche emergenti, tra cui la Realtà Virtuale (VR) e la Realtà Aumentata (AR); in quest’ultimo ambito, da segnalare, la collaborazione con Disney per lo sviluppo del dispositivo “Star Wars: Jedi Challenges”.

I ricavi si sono attestati a 9,3 miliardi di dollari (+7,6% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno e +10,4% rispetto al trimestre precedente), grazie anche alla vendita di 15,7 milioni di PC.

Yang Yuanqing, Chairman e CEO di Lenovo
Yang Yuanqing, Chairman e CEO di Lenovo

“Abbiamo visto ricavi, margini, profitti, innovazione, prestazioni ed esperienza del cliente andare al di là dello slancio già sviluppato nel trimestre precedente, e questi risultati riaffermano la strategia di trasformazione che stiamo portando avanti “, queste le parole di Yang Yuanqing, Chairman e CEO di Lenovo, dopo che il gruppo ha presentato i propri risultati finanziari per il suo terzo trimestre fiscale, terminato il 31 dicembre 2017.

Geografie per fatturato

A livello geografico, vi è stata una crescita dei fatturati in EMEA, Asia Pacifico e America Latina, dove il gruppo, in virtù del forte sviluppo in Brasile, ha ottenuto la performance migliore raggiungendo una quota di mercato del 20%.

Per quanto riguarda il Data Center Group, la società ha fatto registrare i ricavi (1,2 miliardi di dollari) più elevati degli ultimi due anni (+16,7% su base annua e del +25,5% su base sequenziale); risultato questo, raggiunto grazie ad una crescita a due cifre e un miglioramento del margine in tutte le aree geografiche, in particolare in Nord America e nell’area EMEA.

Il business Mobile Buiness Group, invece, ha visto diminuire i propri ricavi del -5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a 2,1 miliardi di dollari; tuttavia, per Lenovo, l’America Latina resta un’area strategica con una crescita dei ricavi a due cifre (+37%) e una forte redditività.
Altro segnale positivo, nonostante le enormi sfide competitive a cui è soggetto il mercato, sono state le vendita del marchio Motorola in Europa Occidentale che sono aumentate del +23% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Infine, uno sguardo alla borsa; la perdita base per azione è stata di 2,53 centesimi di dollaro ed è stata causata da un prelievo fiscale una tantum non-cash di $ 400 milioni, che fa seguito alla recente riforma fiscale statunitense; tuttavia, la società ritiene che l’aliquota fiscale più bassa possa comunque avvantaggiare nel tempo le proprie operazioni basate in USA.

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