Nella così detta quarta rivoluzione digitale, caratterizzata dai Big Data, dall’Internet of Things e dall’Intelligenza Artificiale, i confini e le regole di competizione del mondo tecnologico mutano rapidamente; in questo nuovo contesto dove nascono nuovi leader, si creano nuovi follower e altre realtà perdono quote di mercato, “il cambiamento è l’unica cosa permanente e l’incertezza è l’unica certezza”.
In questo ambiente “liquido”, Thomson Reuters ha provato a mettere ordine individuando le società di tecnologia di maggior successo.
Adottando un approccio olistico, l’Innovation Lab della società operante nel campo dell’informazione economico-finanziaria, per identificare il più obiettivamente possibile le realtà più solide e strutturate, ha sviluppato un algoritmo che analizza 28 differenti tipologie di parametri, categorizzati in otto macro-aree:
- Performance finanziaria;
- Gestione e fiducia degli investitori;
- Innovazione;
- Legal compliance;
- Impatto ambientale;
- Responsabilità sociale;
- Reputazione;
- Rischio e resilienza.
Per individuare le “Top 100”, inoltre, il campione di riferimento si è basato su un set di aziende tech che avessero fatto registrare nel 2016 ricavi per almeno 1 miliardo di dollari.
I Dati
Il 47% dell’aziende presenti nella “Top 100 Global Tech Leader” sono localizzate in Nord America mentre il 38% proviene dall’Asia; più staccate, l’Europa, che entra nella classifica con solo 14 organizzazioni e l’Australia, presente solo con Computershare.
Nello specifico, delle 45 società nordamericane, solo 2 provengono dal Canada mentre le altre battono bandiera statunitense.
In Europa, la Nazione più rappresentata è la Francia con Atos, Capgemini e Sopra Steria; seguono Germania, Olanda, Svizzera e Finlandia con 2 e Irlanda, UK e Svezia con 1.
Le realtà asiatiche, invece, si suddividono in questo modo: 13 a Taiwan, 13 in Giappone, 5 in India, 3 in Corea, 3 in Cina ed 1 ad Hong Kong.
Le aziende presenti nella lista stilata da Thomson Reuters, tra il 2015 e il 2016, hanno anche fatto registrare risultati migliori rispetto ai principali indici di Borsa, soprattutto in termini di “Revenue”, variazione del prezzo del titolo azionario e investimenti in R&D.
Riguardo le “Revenue”, le Top 100 hanno migliorato la propria performance di 11,37 punti percentuali: +5% rispetto lo S&P 500 Index e +2,67% rispetto lo MCSI World Index.
Per quanto concerne lo stock price, la variazione su base annua è stata del +16,7%: +2,59% rispetto lo S&P 500 Information Technology, +3,91% se comparato al Nasdaq Composite Index, + 4,04% in confronto allo S&P 500 Index e +7,1 paragonato al MCSI World Index.
Infine, la R&D, segno della salute finanziaria e della propensione al futuro delle Top 100, ha visto quest’ultime aumentare i propri investimenti tra il 2015 e il 2016 del 13,09% (+ 0,75% vs S&P 500 Information Technology; +0,87% vs Nasdaq Composite Index; + 9,21%; S&P 500 Index).
Ma chi sono, tra queste, le migliori 10 realtà individuate?
In ordine inverso:
10. Accenture – Irlanda
9. Texas Instruments – USA
8. SAP – Germania
7. Taiwan Semiconductor Manufacturing – Taiwan
6. Apple – USA
5. Alphabet – USA
4. IBM – USA
3. Cisco – USA
2. Intel – USA
E forse perché, nonostante tutto, certe cose non cambiano mai o sono semplicemente più dure a morire..
- Microsoft – USA
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