Se il cloud è ormai nelle corde di Oracle, che ne aveva fatto il motore della giornata milanese a inizio a inverno, ora verso la primavera Oracle ribadisce che la confidenza con il cloud, per aziende utenti, passa dalla determinazione dei partner. E dai casi reali che i partner stessi hanno realizzato presso i clienti, che testimoniano in concreto che il viaggio verso il cloud è iniziato. E’ nell’ambito dell’Oracle Partner Days di Milano, che Robert Scapin, A&C Leader di Oracle Italia, motiva l’ecosistema del go-to-market Oracle, portando sul palco i vincitori dei Partner Award 2018. “Sono gli stessi Ceo delle aziende che spingono la trasformazione: oggi il 42% afferma che il digitale è centrale nei loro processi di business e il 56% che la trasformazione digitale ha incrementato i profitti della loro azienda” esordisce. Il cloud va parte di questo percorso, partner inclusi.
Completezza e apertura
Entriamo nel merito. Il cloud di Oracle “punta sugli asset di una piattaforma completa, aperta e sicura, copre tutti gli ambiti operativi a differenza dei competitor” incalza Scapin citando l’accreditamento da parte di Gartner che per il 2017 conferisce a Oracle posizione di vantaggio competitivo sull’intero stack, da Erp Cloud a Crm, Hcm, DataBase Management, Security, Integration Paas, dove i concorrenti si posizionano solo in alcune delle aree citate. “Solo in ambito Iaas per Gartner siamo visionari e non ancora leader (Microsoft, Aws, Ibm e Google sono tali secondo Gartner, ndr) complice il nostro ritardo avendo iniziato solo un anno e mezzo fa questo percorso. La completezza è uno dei fattori che ci hanno permesso di fare crescere la componente cloud nel nostro giro d’affari – precisa Scapin – e l’apertura della piattaforma fa sì che non ci sia uno sviluppo a silos, ma che il cliente possa iniziare a adottare il cloud da dove vuole”.
Concetti ribaditi tra l’altro in questi giorni da Thomas Kurian, Presidente Product Development di Oracle, nell’evento CloudWorld a NewYork dove Oracle ha presentato nuove funzionalità automatiche che rendendo i servizi di Oracle Cloud Platform in grado di autogestirsi, autoproteggersi e ripararsi in autonomia. “Il futuro e il successo dell’IT in ambito enterprise risiedono nella completa automazione – dichiara Kurian -. Stiamo intessendo nella trama del cloud funzionalità autonome che aiutano i clienti a proteggere i loro sistemi, sviluppare più rapidamente innovazione e guadagnarsi un vantaggio competitivo fondamentale, grazie alla possibilità di prendere decisioni in modo più intelligente e in tempo reale”.
Numeri e ritorni
Il peso del cloud sul fatturato di Oracle oggi è circa il 15% sul totale (6 miliardi di dollari su 40 miliardi) ma il trend è in crescita: +44% nel secondo quarter del 2018 con un giro d’affari di 1,519 milioni di dollari, un salto se si guarda a ritroso di un anno, al primo quarter del 2017, dove il cloud pesava per 969 milioni di euro sull’intero fatturato.
Complice della crescita l’ecosistema a livello Emea che ha affinato le competenze e le specializzazioni: “Sono 2.920 le commesse cloud che abbiamo vinto negli ultimi 12 mesi, di cui il 10% in Italia” precisa Scapin, grazie a una rete europea che conta su una squadra di 17.000 profili cloud sales e pre-sales, 2.200 specializzazioni in ambito cloud, 2.200 specialisti dell’implementazione di progetti, 1.100 partner supportati sui progetti cloud dai Partner Excellence Center. “In Italia, il rapporto con Computer Gross, nostro Partner Excellence Center, ci aiuta a posizionare sul mercato la nostra offerta e a trovare nuovi partner. Presso il centro abbiamo una serie di Poc da costruire nei prossimi mesi. Lo scopo è convincere i clienti a migrare i workload da on-premises verso il cloud e i centri di eccellenza sono degli acceleratori ulteriori. Bisogna spostare le competenze sul valore, essere degli advisor per i clienti, pensando a corsi per i partner che siano sfidanti, che spostino la preparazione dalle componenti tecnologiche verso le soluzioni” precisa Scapin.
Il 50% del business Oracle cloud in Emea passa attraverso i partner, mentre in Italia questa percentuale sale al 60%, e “la nostra strategia è impostata in modo che anche i partner abbiano ritorno di fatturato e migliori margini”. Il Roi con il cloud di Oracle, secondo una ricerca interna sui partner Oracle, dimostra Kpi di crescita del fatturato del 50-60%, del 40-50% sui margini dai servizi gestiti e prevede una crescita di 7-10 volte l’Ebitda cloud rispetto a una crescita di 4-6 di un Ebitda tradizionale.
Scherza Scapin: “Se Oracle è l’aeroplano verso il cloud, i clienti sono i passeggeri, ma i partner sono l’equipaggio”.
I premiati italiani
Gli Awards assegnati all’Oracle Partner Day:
• Partner of the Year per la categoria Cloud Infrastructure – GN Enterprise Business Solutions
• Partner of the Year per la categoria CX Cloud – Eurostep
• Partner of The Year per la categoria HCM Cloud – Deloitte
• Partner of The Year per la categoria ERP Cloud – Business Reply
• Partner of The Year per la categoria Industry: Retail – Bridge Consulting
• R1.jpg: Partner of The Year per la categoria Systems – R1
• Partner of The Year per la categoria Service Provider – Var Group
• Partner of the Year per la categoria Cloud Readiness – Technology Reply
• Partner of The Year per la categoria Cloud Platform – TAS Group
• Partner of The Year per la categoria Cloud First – Telecom Italia
• TAI Solutions: Partner of The Year per la categoria Industry: Finance
• Engineering: Partner of the Year per la categoria ISV
“Se Oracle è l’aeroplano verso il cloud, i clienti sono i passeggeri, ma i partner sono l’equipaggio”, Scapin
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