Un nuovo filone di ricerca sul Quantum Computing di Intel sta portando, in parallelo allo sviluppo del Qubit Superconduttore, alla realizzazione degli Spin Qubit, processori quantistici che funzionano col silicio. Per lo sviluppo di quest’architettura Intel sta investendo risorse e tempo, basandosi sul know-how storico, usufruendo delle attrezzature e dell’infrastruttura da decenni di fabbricazione di transistor su larga scala. Intel e i suoi partner di ricerca stanno ancora percorrendo i primi passi, ma sin d’ora si può intuire che il nuovo sistema di Calcolo Quantistico potrebbe superare diversi ostacoli scientifici.
Primo fra tutti quello delle dimensioni: i Qubit Superconduttori, filone di ricerca su cui Intel ha registrato rapidi progressi negli ultimi tempi, sono di grandi dimensioni e per operare hanno bisogno di sistemi della dimensione di bidoni da 55 galloni (quasi 210 litri). Adattare il design del sistema quantistico ai milioni di qubit necessari per la creazione di un vero e proprio sistema commerciale risulta, quindi, essere alquanto difficoltoso. Con gli Spin Qubit, invece, la scalabilità non è più un problema insormontabile, in quanto essi sono di dimensione ridotta. Essi ricordano dei transistor a singolo elettrone, che sono simili in molti modi ai transistor convenzionali e potenzialmente in grado di essere fabbricati con processi comparabili.
Altro ostacolo sormontato dagli Spin Qubit è sicuramente la resistenza: possono funzionare a temperature elevate, pari a 1 Kelvin (decisamente superiore rispetto ai 20 millikelvin di cui necessitano i Qubit Superconduttori). Questa particolarità consente di ridurre notevolmente la complessità del sistema necessario per far funzionare i chip, permettendo l’integrazione dell’elettronica di controllo molto più vicino al processore.
Il percorso non sarà di certo breve, considerando che Mike Mayberry, vicepresidente e amministratore delegato di Intel Labs presuppone che “ci vorranno dai cinque ai sette anni prima che l’industria riesca ad affrontare i problemi ingegneristici e probabilmente saranno necessari 1 milione o più di Qubit per ottenere la rilevanza commerciale”. Ma la nascente ricerca di calcolo quantico sugli Spin Qubit ha già dato prova di aver avuto un’ottima partenza.
Brian Krzanich, CEO del colosso dei microchip, ritiene che il Quantum Computing risolverà in pochissimo tempo problemi che oggi potrebbero richiedere l’uso dei migliori supercomputer al mondo per mesi o anni. Si parla ad esempio dello sviluppo di farmaci, di modelli finanziari e previsioni sull’andamento climatico.
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