Sarà il maggior accesso alle informazioni favorito dal web, sarà il successo degli innovativi modelli alla base della sharing economy (con buona pace di Johon Locke), ma una mano invisibile sembra aver creato un nuovo equilibrio tra domanda e offerta nel mercato degli smartphone.

Roberta Cozza, analista di Gartner al Mobile World Congress conclusosi a Barcellona, ha evidenziato come in questo settore siano in atto due fenomeni che hanno portato alla crescita dei feature phone: da un lato gli utenti cominciano a far fatica a percepire i motivi per i quali dovrebbero spendere fino a 1000 euro mentre dall’altro non sono orientati all’acquisto di smartphone di fascia bassa.

I consumatori, nella scelta del proprio cellulare, sembrano aver spostato l’attenzione sul valore del prodotto e sulle sue funzionalità piuttosto che su quello relativo all’immagine e ai benefici immateriali; ed è questa, forse, la principale motivazione del calo delle vendite dei “telefoni intelligenti”.

Gartner ha, infatti, certificato la prima mini crisi: -5,6% delle vendite (408 milioni di esemplari) nel quarto trimestre 2017, per un calo complessivo di 24 milioni di pezzi rispetto allo stesso periodo del 2016.

L’andamento delle vendite degli smartphone nel quarto trimestre 2016 e 2017 in milioni di unità (Fonte: Gartner; AboveAvalon.com – Company Reports)

Il grafico evidenzia anche come il mercato sia ormai orientato sempre più verso la concentrazione, a conferma di quanto affermato, durante il MWC, da Richard Yu, CEO di Huawei, che prevede in futuro la sopravvivenza di solo 3-4 produttori di smartphone.

La nuova tendenza che sta caratterizzando questo business, quindi, è la ricerca da parte del consumatore del miglior rapporto qualità/prezzo: la crescita del mercato dei cellulari usati e ricondizionati e l’adozione della formula leasing anche per l’acquisto di questi dispositivi ne sono le conseguenze più evidenti.

Questo fenomeno, nonostante la contingenza del mercato, ha portato anche delle buone notizie per i produttori di smartphone: i prezzi medi sono saliti anche se, ad onor del vero, i costruttori non riescono a ricavare grandi margini soprattutto a causa delle ingenti spesi in R&S e marketing.

Aspettando una nuova possibile rivoluzione con l’avvento delle reti 5G, i fruitori di dispositivi mobile sembrano aver strappato il proprio velo di maya che, forse, costringerà i produttori a definire nuovi modelli di business.

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