L’anno si è aperto con l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica anche tra i privati. Nelle primissime settimane l’Agenzia delle Entrate ha contato 34 milioni di documenti sul Sistema di Interscambio (SdI) da oltre 580mila operatori, poi al 31 gennaio erano circa 100 milioni le fatture inviate da parte di un milione e mezzo di operatori. Dati che già allora si prevedeva sarebbero stati in continua crescita e che oggi confermano questa tendenza, con una precisione sempre maggiore.

L’Agenzia delle Entrate comunica ora come nei primi 18 giorni di febbraio le e-fatture siano più che raddoppiate rispetto al periodo precedente.
Con la chiusura dell’ultimo giorno utile per l’invio da parte dei contribuenti delle fatture relative alle operazioni di gennaio, all’Agenzia risultano inviati 228 milioni di file, da parte di oltre 2,3 milioni di operatori.

La Lombardia è la regione che fa registrare il maggior numero di invii con oltre 80 milioni di e-fatture transitate dal sistema di interscambio. Tra le regioni del Nord è seguita dal Veneto (oltre 12 milioni di invii) e dal Piemonte (circa 12 milioni).

In Italia centrale è la Toscana ad avere registrato il maggior numero di invii corretti con oltre 8 milioni di fatture inviate seguita dalle Marche e dall’Umbria. Al Sud la Campania fa registrare quasi 7 milioni di invii  e la Sicilia circa 4,7 milioni, mentre in Puglia sono poco più di 4 milioni le fatture inviate al sistema.

e-fattura, percorso a tappe

Proviamo a ripercorrere le pietre miliari di un percorso che ora possiamo considerare in mainstream. Il primo gennaio è entrato in vigore l’obbligo generalizzato, oggi si conta una media di 100 fatture per ogni operatore.

Non tutto va ancora per il verso giusto. E’ proprio questo il momento in cui anche i software vendor propongono sul mercato diverse tipologie di software, compresi quelli per consentire con un vecchio gestionale di preparare le e-fatture pronte a dialogare con le applicazioni del commercialista e quindi con i sistemi di interscambio.

L’Agenzia segnala comunque che il 4,43% degli invii non è andato a buon fine. Si tratta di errori che vanno dall’errata segnalazione della Partita Iva, a meri errori di compilazione, ma anche ad errori nell’estensione dei file, e a fatture che riportano lo stesso nome. 

Fatturazione elettronica – Il Sistema di interscambio a colpo d’occhio

All’Agenzia delle Entrate risultano oggi 3,6 di registrazioni di indirizzi telematici, ovvero registrazioni di indirizzi Pec e codici destinatario da sette cifre al quale il Sistema di interscambio (SDI) indirizza in maniera automatica tutte le fatture elettroniche. Sono 3,3 milioni, infine, le richieste di generazione del Qr code da mostrare al fornitore tramite smartphone, tablet o su carta, per consentirgli di acquisire in automatico i dati del cliente.

Quali comparti e-fatturano di più?

Commercio all’ingrosso, commercio al dettaglio e riparazione di auto e motoveicoli sono i comparti che hanno fatto registrare il maggior numero di invii dall’esordio della fattura elettronica tra i privati. Si tratta complessivamente di quasi 56 milioni di e-fatture suddivise tra circa 550 mila operatori.

Il nostro comparto manifatturiero ha inviato meno della metà degli invii rispetto al comparto commerciale (20 milioni), e sono 10 milioni i file inviati dalle attività di noleggio, viaggi e servizi di supporto alle imprese. Circa 7 milioni di fatture sono da riferire al settore trasporti e magazzinaggio.

Con la messa a regime della fatturazione elettronica nel tempo sarà fondamentale iniziare a considerare non solo gli aspetti quantitativi (tra cui evidentemente l’effettivo contributo della e-fattura alla riduzione dell’evasione fiscale), ma anche e soprattutto quelli qualitativi, per esempio i benefici di un’effettiva semplificazione degli adempimenti fiscali, l’approdo ad una metodologia unica, e ancora l’effettiva capacità dell’Agenzia a mettere a valore la mole di dati in continua crescita nel tempo, come infine anche alcuni fenomeni procedurali nell’implementazione del nuovo sistema, e ovviamente i rischi. Si pensi anche solo al cambiamento per i benzinai relativo alla compilazione delle schede.  

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