Per comprendere quale sarà lo scenario evolutivo nel rapporto tra banche e FinTech, sondiamo il punto di vista di una delle principali banche europee. Gabriella Scapicchio, sindaco de Le Village by Crédit Agricole di Milano, racconta la sua visione prospettica del rapporto tra incumbent e FinTech partendo dall’esperienza del suo gruppo.
Il progetto Le Village in Francia
Crédit Agricole è una banca universale da sempre impegnata nella promozione dell’integrazione e dello sviluppo sinergico delle aziende del territorio. Tradizionalmente caratterizzata dal forte legame con l’ecosistema di riferimento, Le Village non poteva nascere con una mission tanto diversa.
Racconta Scapicchio: “Il primo Villaggio dell’Innovazione è stato costituito nel 2014 a Parigi con la finalità di favorire la diffusione di una cultura dell’innovazione sia interna al gruppo, sia verso l’intero ecosistema di riferimento, fatto di startup, aziende clienti e Aziende Partner. Innovazione territoriale e supporto alla connessione tra le eccellenze locali rappresentano la filosofia alla base del suo concept e del relativo successo, da subito misurato con buoni risultati: oggi, ne Le Village parigino, si contano ben 90 aziende insediate e 20 partner di rilievo”.
I risultati del primo polo, hanno portato il gruppo a replicare l’esperienza in altri territori, giungendo a coprire 28 città francesi e, da dicembre 2018, anche Milano è diventata protagonista di questa esperienza. Prosegue Scapicchio: “Nel cuore della città italiana, culla delle startup e delle FinTech italiane, che in evoluzione potrebbe posizionarsi come uno dei principali “hub europei” per propensione all’innovazione, si estende il primo Village italiano. Una superficie di 2.800 metri quadrati che a regime ospiterà 50 startup e oggi ne conta 20″.
Le Village di Milano è il primo fuori dai confini nazionali. Del resto in Italia il gruppo bancario francese ha una presenza rilevante: 4 milioni di clienti, 15 mila collaboratori, 1.300 punti vendita tra banche e Agos, oltre 3 miliardi di ricavi nel 2017 e un utile di oltre 730 milioni.
Le Village non è un’operazione immobiliare, Scapicchio lo definisce “Una comunità dove le startup oltre a trovare una sede in cui basare la propria operatività, possono trovare investimenti mediante percorsi di accelerazione, supporto allo sviluppo business grazie alla rete di partner presenti, avviare percorsi di internazionalizzazione volti a facilitarne l’ingresso nei mercati francesi”.
Aziende con prodotto già testato sul mercato, con almeno una referenza nel proprio portafoglio clienti, possono fare application per entrare nella rete messa a disposizione dalla banca.
Collaborare per innovare è quindi il payoff che accompagna tutte le comunicazioni su Le Village, proprio a sottolineare l’intento di base di tale hub dell’innovazione. Parole chiave sono “apertura e inclusività”.
La banca francese apre la sua rete di clienti, partner e soluzioni finanziarie per facilitare i percorsi di open innovation tra tutti gli organismi che popolano il centro.
Sette i filoni di attività su cui si concentra la selezione delle startup che possono entrare a far parte dell’ecosistema: food, fashion, furniture – le aree di eccellenza del territorio italiano – pharma, future mobility, France FinTech /InsurTech – settori più vicini al core del gruppo bancario.
Il rapporto tra i player del finance
Quando si tratta di esprimere il punto di vista sul segmento emergente del FinTech e sulla visione prospettica del rapporto tra banca tradizionale e nuovi entranti nel mondo finance, Scapicchio insiste su due concetti apertura all’innovazione e le ampie opportunità per le Fintech.
Il sindaco infatti chiarisce subito la posizione di “apertura del gruppo verso tutto ciò che è innovazione” e aggiunge “Le FinTech hanno dalla loro parte la possibilità di guadagnare quote di mercato considerevoli grazie alla loro innata agilità nel promuovere e ridisegnare i servizi finanziari, introducendosi in nicchie di mercato lasciate a volte inesplorate dalle banche tradizionali”.
Il futuro per il sindaco è fatto di collaborazione, di “accelerazione reciproca” in cui la banca supporta lo sviluppo delle FinTech mettendo a disposizione la sua expertise di mercato nel lavorare e vivere in un mercato regolamentato, con le startup che accelerano a loro volta la banca consentendole di intraprendere percorsi di innovazione in maniera agile e snella.
Tra i tre scenari delineati dalla Bce nel futuro di banche e FinTech, Crédit Agricole abbraccia la strada della collaborazione. D’altronde, per il sindaco de Le Village di Milano “l’innovazione non si fa da soli”.
Le Village in Italia in Italia può evolvere ancora. “Sì. I progetti prevedono l’apertura di altri poli di innovazione sul territorio italiano. Stiamo facendo delle riflessioni sulle città che li ospiteranno” chiude Scapicchio. Nel corso del 2019 si lavorerà su questo e, già dal 2020, vedremo dove il gruppo bancario si farà ancora promotore di integrazione tra le realtà locali e leva di innovazione nel nostro Paese.
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