La sicurezza non come prodotto ma come processo e servizio, attraverso la gestione organizzata di tutte le sue componenti. Questo il modello di business promosso da Achab nel corso di Webroot Italy 2019, evento che mette al centro gli Msp cercando di fornire loro strumenti utili per affrontare il tema della security e renderne il compito a supporto delle piccole e medie imprese il più efficace possibile.

E’ Andrea Veca, Ceo e fondatore di Achab, a parlare della centralità del ruolo dei managed service provider basata sulla logica del servizio. Una categoria in profonda evoluzione, con un approccio oggi decisamente più reattivo e proattivo, un modello di mercato che dalla sua affermazione cresce costantemente. Achab contribuisce allo sviluppo del settore con circa 1.800 rivenditori qualificati e 25.000 Pmi sul mercato italiano che fanno uso dei suoi prodotti; attività che generano nell’ultimo anno un fatturato di circa 7,7 milioni di euro.

Nuova missione dell’Mps

Andrea Veca, Ceo e fondatore di Achab
Andrea Veca, Ceo e fondatore di Achab

“Ogni buon distributore che si rispetti sta nella catena del valore tra il vendor e il fornitore di servizi – esordisce Veca -; una volta lo avremmo chiamato senza esitazioni rivenditore, ora non è più così. Gli Msp oggi portano vantaggi su tutta la linea distributiva fino all’utente finale, ultimo ma strategico anello per innescare tutti i processi. E’ da qui che bisogna partire, dalla comprensione delle esigenze concrete delle Pmi italianeper affiancarle nel cambiamento tecnologico che devono mettere in atto. Sentirsi responsabili del margine del proprio cliente, oltre a fornirgli spunti di riflessione”.

“Distribuire software e serenità” è infatti lo slogan con cui Veca sintetizza la missione del fornitore di servizi. Come implementare il cloud, quale piattaforma scegliere o come rispondere alle problematiche legate al crescere del cybercrime sono, ad esempio, alcune delle risposte che gli Msp possono dare, mettendo a fattor comune applicazioni che funzionino, individuando strumenti strategici per il business e mezzi di produzione per generare valore, in definitiva “un’infrastruttura IT efficace”

Achab risponde a queste esigenze attraverso una serie di servizi che vanno dalla sicurezza appunto, al disaster recovery e business continuity, alla gestione della rete e delle risorse IT, al backup, alla connettività e alla messaggistica.
Per veicolare l’offerta, l’azienda si appoggia a produttori software operativi a livello mondiale con i quali crea un rapporto di collaborazione di tipo “esclusivista”, spiega Veca: “Utilizziamo un unico fornitore per ogni tecnologia, senza sovrapposizioni e conseguente competizione. E nell’ambito di questa strategia cerchiamo tecnologie alternative e poco note, non solo per dimensione ma anche per statuto e missione”.

Webroot, partner strategico sulla sicurezza

Charles Tomeo, vice president WW business sales di Webroot
Charles Tomeo, vice president WW business sales di Webroot

Anche sul piano della sicurezza, la partnership con Webroot è esclusiva oltre che strategica. “Insieme proponiamo Webroot SecureAnywhere, una soluzione innovativa che permette agli Msp di fornire un servizio di livello elevato ai loro clienti”, afferma Veca. 
“Lavoriamo insieme da quattro anni con una relazione molto importante”, conferma Charles Tomeo, vice president Ww business sales di Webroot, da 12 anni in azienda, molti dei quali trascorsi nei laboratori “dentro alla tecnologia”.
Il gruppo americano è sostenuto da alcune delle più importanti società di venture capital del settore e la recente acquisizione da parte di Carbonite – società che si occupa di soluzioni backup e disaster recovery in cloud – crea ulteriori opportunità di business, apportando tecnologie complementari e nuove risorse che si aggiungono alle 700 già presenti in Colorado. L’operazione conferma peraltro il consolidamento in atto negli Usa in questo settore, dove sempre più spesso gli Msp entrano nel mirino di grossi fondi di investimento e private equity, poiché “il loro modello funziona”. Nel mercato statunitense il fatturato degli Msp è infatti in continua crescita negli ultimi anni e le stime dicono che il suo valore globale, dai 42 miliardi di dollari del 2018, potrebbe raggiungere nel 2022 i 72 miliardi di dollari. Trend che sta iniziando a prendere piende anche tra le realtà italiane, previsto in inulteriore crescita nei prossimi anni. 

Sicurezza, le maggiori sfide

Come si sono evoluti gli attacchi informatici e quali sono le soluzioni più efficaci per proteggere efficacemente le aziende. Veca si rifà ad un sondaggio svolto direttamente da Achab sugli Msp presenti a Webrootitaly, circa 150 persone, per fornire consigli e strumenti per approcciare questo argomento insieme alle Pmi.

Quali quindi le maggiori sfide e criticità da affrontare? Per il 46% circa del campione, il principale ostacolo è la carenza di consapevolezza rispetto all’effettiva esigenza. Nel 27,8% dei casi la criticità è individuata nella mancanza di budget. Solo il 16,7% dei rispondenti concepisce il problema della sicurezza come un aspetto tecnologico, con difficoltà maggiore attribuita al malware (con ransomware al primo posto, seppure in calo per dare posto al cripto jacking, seguito da phishing e virus fileless). Il 9,3% vede la sfida maggiore nella mancanza di formazione.

Andrea Veca, Ceo di Achab
Andrea Veca, Ceo di Achab – i risultati del sondaggio sui partner presenti a Webroot Italy 2019

Formazione, “croce e delizia”

La vera risposta per superare la difficoltà nella proposta di nuovi servizi nella sicurezza sta proprio nella formazione degli utenti – spiega Veca, definita “croce e delizia”. L’idea di investire del tempo non trova grande entusiasmo tra le aziende, che agiscono sempre dopo che il danno è ormai avvenuto e con conseguenti costi estremamente onerosi, evitabili con una maggiore attenzione. Si tende a fare confusione tra fine e mezzo. 
La risposta è un approccio multilivello; l’antivirus non è la sicurezza ma lo dobbiamo dare per scontato. Ma soprattutto in Italia abbiamo bisogno di sicurezza e di divulgazione in campo. In questo contesto, attraverso un’opera di acculturamento, “Achab ha l’ambizione di voler contribuire ad accelerare l’innovazione tecnologica del Paese”, conclude Veca.

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