Dal 1 ottobre è in vigore l’obbligo di adeguarsi al nuovo processo relativo alle procedure di emissione e trasmissione in formato elettronico di tutti gli acquisti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), attraverso il Nodo di Smistamento degli Ordini di acquisto delle amministrazioni pubbliche (Nso). La data per adeguarsi è stata però prorogata, proprio ad ottobre, fino a febbraio 2020.

Una scelta del legislatore corretta, nell’ottica di permettere un esordio positivo al sistema. Anche tenendo conto del fatto che il provvedimento iniziale – Legge di bilancio 2018 (l. 27 dicembre 2017, n. 205) e Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 7 dicembre 2018 – indirizza l’esigenza di digitalizzare i processi della PA, ma allo stesso tempo rappresenta un driver per ripensare i processi in azienda. Spieghiamo.   

Nso, in pratica, rappresenta l’unica modalità consentita di interscambio dei documenti di acquisto con la PA. E’ integrato, oltre che con il sistema di interscambio per la fatturazione elettronica (Sdi) anche con la banca dati dei contratti pubblici e con la ragioneria di stato del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze).

Il processo nelle intenzioni del legislatore è infatti pensato proprio sulla falsariga di quanto è già previsto per la fatturazione elettronica e vuole coprire oltre al processo di fatturazione, anche l’ordine di acquisto del Ssn. A regime, il processo diventerà del tutto elettronico, infatti si estenderà ai documenti di trasporto della merce di acquisto e allo stato avanzamento dei lavori. 

In pratica, gli enti del servizio sanitario nazionale generano e trasmettono i file con gli ordini in formato Xml, leggibile solo attraverso il software adeguato per la sua visualizzazione, l’ordine transita attraverso Nso che ne verifica la corretta generazione, e la presenza di tutti gli elementi necessari per la sua corretta formulazione anche per quanto riguarda fatturazione e pagamento.

Mef - Come funziona Nso
Mef – Come funziona Nso

Per consentire e facilitare l’utilizzo delle tecnologie previste, Infocert presenta due soluzioni pensate per le diverse esigenze delle aziende in questo ambito. Si tratta di un servizio di tipo add-on utilizzabile con la casella di posta Pec Legalmail per le Pmi e di un vero e proprio hub – Hub Ordini appunto, per le grandi aziende che hanno esigenze più complesse.

Quindi, l’add-on proposto da Infocert permette di distinguere le Pec che contengono ordini del Ssn dalle altre Pec, in modo immediato, ne permettono la visualizzazione corretta e la stampa, così da permettere alle aziende che ricevono gli ordini di non trascurare alcun messaggio e soprattutto di identificarli correttamente senza confonderli con lo spam.

Il servizio add-on è gratuito per chi ha sottoscritto già il servizio Pec Legalmail nelle versioni Silver e Gold, ma fino al 31 dicembre anche per coloro che, con altro tipo di casella Pec decidono l’upgrade ad una casella Silver o Gold

Hub Ordini invece è un connettore integrabile direttamente nel sistema Erp aziendale per adeguare l’Erp alla gestione degli ordini del Ssn come previsto dalla normativa.

Poiché per le grandi aziende è l’intermediario solitamente a gestire e farsi carico dei flussi di dati da e per Nso, funge da intermediario scelto InfoCert, già riconosciuto come tale per la trasmissione delle fatture elettroniche accreditato presso Sdi, è quindi abilitato a ricevere e inviare documenti per conto di un operatore economico e/o di una pubblica amministrazione.

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