In una fase storica in cui la pandemia impone il distanziamento fisico interpersonale, si fa strada una nuova forma di socialità sostitutiva consentita dal digitale. Un’evoluzione tecnologica ma anche umana accelerata dall’emergenza che chiede a tutti un uso consapevole del digitale e un suo sviluppo sostenibile per garantirne l’efficacia nel tempo e la presa in carico delle conseguenze.
“Crescere Cittadini Digitali” è l’iniziativa di Samsung Electronics Italia che va in questa direzione. Una best practice in ambito education con cui l’azienda ribadisce il proprio impegno verso i giovani e la loro formazione, per farne persone consapevoli e responsabili nella gestione della tecnologia. Si tratta nello specifico di un libro didattico e di una serie di attività collaterali di divulgazione destinate agli studenti delle scuole secondarie di primo grado, volte a valorizzare la loro presenza in rete, sui social, e metterli in guardia sulle possibili insidie del web.
La videoconferenza di presentazione del progetto è anche un momento istituzionale per fare il punto sulla digitalizzazione del sistema scolastico nel nostro Paese e individuare nuove leve per recuperare i molti ritardi del settore.
Interviene sul tema Anna Ascani, Vice Ministro dell’Istruzione: “In un momento difficilissimo, la scuola ha consentito ai nostri ragazzi di non rimanere completamente isolati e di proseguire i programmi didattici”. Questo grazie al piano nazionale Scuola Digitale avviato nel 2015, un percorso che ha visto l’inserimento nella didattica di 8.000 animatori digitali e la formazione di oltre 570.000 docenti, i due terzi del totale.
“Abbiamo naturalmente imparato che la scuola in presenza non può essere sostituita da nulla e che la relazione fisica tra studenti e docenti non può essere replicata attraverso uno schermo. Eppure il digitale ha consentito di mantenere vive le relazioni che altrimenti si sarebbero semplicemente interrotte. E’ chiaro dunque – sottolinea Ascani – che quello che abbiamo imparato sulla scuola in questi mesi dobbiamo portarcelo dietro oltre l’emergenza. E per farlo è innanzitutto necessario investire in infrastrutture; un primo passo è stato fatto con la spesa di 400 milioni di euro destinati al piano banda ultra larga per arrivare a tutte le scuole italiane. Sono però 40.000 i plessi scolastici in Italia, molti dei quali non ancora dotati di una connessione veloce e stabile, che dovranno anche essere cablati”.
Avere semplicemente infrastrutture adeguate però non basta. “Essenziale è anche il capitale umano – dichiara il vice ministro – ; persone adeguatamente formate sul digitale, sui rischi e sulle opportunità che vengono dall’utilizzo delle tecnologie per sfruttarne pienamente il valore e poterlo trasferire ai ragazzi”.
Al via il progetto pilota
E’ il Liceo Artistico Modigliani di Giussano, in provincia di Monza e Brianza, il primo istituto scolastico a sperimentale il progetto nazionale di Samsung “Crescere Cittadini Digitali”, nell’ambito delle lezioni di educazione civica, reintrodotte nella didattica dalla Legge 92/2019.
A gestirne la concreta realizzazione è Paola Nobili, Preside del Liceo. “Essere i promotori della fase sperimentale del progetto di Samsung ci appaga degli sforzi fatti in passato, in tempi non sospetti – dichiara la preside -. Siamo una scuola di riferimento sul territorio e abbiamo formato centinaia di docenti all’uso culturale della tecnologia. L’emergenza ci ha pertanto trovati sufficientemente attrezzati per continuare a gestire la didattica, anche se con un alto costo sociale. Ma in definitiva si è trovato un equilibrio tra entusiasti e scettici in tema digitale ed è stato bello vedere lo scambio di esperienze tra docenti e studenti come esperimento illuminante. Oggi l’urgenza non è più tanto l’uso della tecnologia ma l’istruzione e la formazione. Constato per esempio spesso quanto i ragazzi siano molto leggeri nella condivisione delle informazioni in rete e bisogna dimostrare loro che c’è un modo diverso di usare la tecnologia”.
Samsung, come guidare la tecnologia
Essere cittadini digitali implica una serie di diritti, come la privacy, la libertà di espressione e la tutela della persona, ma anche doveri attraverso il rispetto di buone norme comportamentali e l’osservanza delle regole. Le diverse attività messe in campo da Samsung per l’istruzione digitale dei giovani sono accomunate da un’unica visione della società: la Global Corporate Citizenship legata al concetto di Enabling People, aiutare tutti ad esprimere il proprio potenziale attraverso la tecnologia.
“Crediamo che tutti, giovani e adulti, debbano acquisire piena consapevolezza di come funziona l’ecosistema digitale in tutte le sue sfumature – dichiara Giovanni Barina, head of team of human resources and general affairs di Samsung Electronics Italia -. Attraverso questa iniziativa auspichiamo di poter offrire un ulteriore momento di arricchimento alle generazioni future, perché, sappiamo che i giovani di oggi saranno gli innovatori di domani, e cerchiamo di fornire loro tutti gli strumenti, le conoscenze, la creatività e l’empatia necessarie per non farsi guidare dalla tecnologia ma guidarne il futuro”.
Il manger si sofferma sui contenuti della guida, suddivisa in cinque sezioni che affrontano i rispettivi temi: l’identità digitale e la relativa necessità di attenzione ai dati sensibili immessi nel web, alla privacy, ai cookie al cyberbullismo, con l’obiettivo di definire il comportamento di un cittadino digitale consapevole e rispettoso; il Galateo del digitale, che definisce come comportarsi in modo più consapevole e civile nello spazio digitale, uno spazio comune dove serve utilizzare un linguaggio corretto, rispettare l’immagine e l’opinione altrui ed essere sensibili nella condivisione dei contenuti; la sicurezza digitale che approfondisce il tema della sicurezza online dando utili suggerimenti per evitare pericoli a volte nascosti dietro l’apertura di un banale allegato o un semplice clic a un link. Si approfondisce anche il valore che hanno i propri dati online e il tema dei pagamenti digitali; i contenuti digitali affronta l’importanza di porre estrema attenzione alla reputazione dei siti e delle fonti, il disordine dovuto alla grandissima quantità di informazioni e alle fake news, e il valore del copyright; la sostenibilità digitale fornisce strumenti per comprendere l’impatto che la trasformazione digitale ha sull’ambiente e su come sfruttarla al meglio per produrre e sviluppare un ecosistema equilibrato tra reale e virtuale, considerando anche l’aspetto sociale del digital divide.
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