Dai risultati della 15esima edizione della Cio Survey emerge nitidamente come l’emergenza sanitaria stia continuando ad influenzare lo stato della digitalizzazione aziendale. Sono tante le aree tecnologiche su cui gli investimenti delle aziende hanno accelerato e stanno accelerando e gran parte di queste vede, infatti, come principale driver la remotizzazione e l’ibridizzazione dei modelli di lavoro che sono seguite allo scoppio della pandemia.

Pur non essendo ancora usciti completamente dalla situazione emergenziale, è forte la sensazione che dopo i mesi più duri del lockdown e le prime difficili ondate del contagio, si stia ora entrando in una sorta di rinascimento tecnologico. Protagonista di questa rinascita sarà il Cio che vede confermato il suo ruolo fondamentale di guida nelle scelte tecnologiche aziendali e nella loro implementazione. Altrettanto cruciali saranno però anche i vendor e i service provider, alla luce non solo delle loro offerte ma anche del loro supporto relativamente alle politiche di ripresa e agli incentivi agli investimenti messi in campo dal Governo italiano.

Su questi temi abbiamo chiesto il punto di vista di importanti manager degli sponsor dell’attuale edizione della Cio Survey, ovvero Capgemini Italia, Cisco, Dell Technologies, Samsung, ServiceNow, VMware e TIM.

Il ruolo dei Cio e il supporto dei fornitori

Cybersecurity, soluzioni per l’organizzazione, l’archiviazione, l’analisi e la valorizzazione dei dati, architetture, cloud, piattaforme IoT, strumenti per l’engagement digitale di clienti e dipendenti sono gli ambiti tecnologici su cui le aziende prevedono di investire in modo particolarmente intenso nel prossimo futuro.

La fotografia scattata dalla Cio Survey 2021 trova concordi tutti gli sponsor: tutti sottolineano quanto la pandemia abbia rappresentato il trigger principale di questa corsa alla digitalizzazione e mettono in luce le conseguenze sul ruolo del Cio e sul loro supporto.

Filippo Ligresti, vice presidente & general manager di Dell Technologies Italia
Filippo Ligresti, vice presidente & general manager di Dell Technologies Italia

Filippo Ligresti, vice president e general manager di Dell Technologies Italia, mette in evidenza, in particolare, i nuovi obiettivi del Cio alla luce dei nuovi modelli lavorativi, della crescita dei dati, dell’ampliamento dei confini delle aziende e delle conseguenti minacce in ambito sicurezza. “L’emergenza sanitaria ha accelerato la gran parte dei processi di trasformazione digitale in modo trasversale e sta ridisegnando nuovi e più complessi scenari tecnologici, in cui i Cio saranno chiamati nuovamente a rappresentare un tassello fondamentale per la crescita della propria azienda e la salvaguardia degli asset più importanti del business” ha commentato Ligresti “Operiamo già in un contesto in cui la modalità ibrida di lavoro, tra remoto e in presenza, ha espanso l’universo digitale e ha generato una crescita esponenziale dei dati aziendali. Nel 2021, i Cio dovranno concentrarsi sul perimetro sempre più grande che ogni organizzazione è chiamata a proteggere, facendo fronte a un livello di minacce informatiche particolarmente sofisticato. Il compito di proteggere i dati e le applicazioni critiche non è mai stato così rilevante e all’attenzione del board of director. I Cio in questo quadro rappresentano la figura di riferimento all’interno dello scacchiere aziendale”. 

Filippo Giannelli, country manager di ServiceNow
Filippo Giannelli, country manager di ServiceNow

Anche Filippo Giannelli, country manager di ServiceNow pone l’accento sul profondo cambiamento dei modelli lavorativi, sulle conseguenze per le aziende e i loro Cio, e sulle risposte concrete di ServiceNow: “Oggi non è importante dove il lavoro si svolge, può essere in un ufficio, in un negozio, in una fabbrica, in ascensore o su un taxi, ciò che conta è che l’esperienza legata al lavoro sia positiva, proprio perché questo è diventato ibrido, assottigliando sempre di più il confine tra vita privata e lavorativa e tra gli strumenti che vengono utilizzati. Se le persone già prima ricercavano un’esperienza “consumer” sul luogo di lavoro, ora l’immediatezza degli strumenti lavorativi è diventata un punto cruciale e un fattore di competitività. Il lavoro è ovunque i dipendenti vogliano o abbiano bisogno, su qualsiasi schermo o dispositivo digitale preferiscano. Ogni azienda deve quindi essere in grado di fornire una grande esperienza ai propri dipendenti e i workflow sono gli abilitatori del processo che fornisce ai dipendenti quei servizi e quelle esperienze di cui hanno bisogno, per svolgere il proprio lavoro in maniera continua ed efficiente. ServiceNow è il partner strategico per poter sfruttare al meglio i fondi che arriveranno dal Pnrr, grazie al suo ruolo di motore tecnologico della trasformazione digitale delle aziende, non solo per i dipendenti ma per i clienti, i fornitori e l’ecosistema. ServiceNow permette alle aziende di tutto il mondo di diventare quelle organizzazioni digitali che devono essere, grazie alla propria tecnologia, e ai Cio di supportare il business e il raggiungimento degli obiettivi aziendali al meglio.”

Riccardo Breda Cisco
Riccardo Breda, service sales country lead di Cisco Italia

Riccardo Breda, service sales country lead di Cisco Italia fa eco ad entrambi e si sofferma, infatti, oltre che sulla figura del Cio anche sul modo con cui Cisco intende aiutarlo in questo periodo sfidante: “Per aiutare i Cio a fare le scelte giuste per la digital transformation e mettere le aziende nelle condizioni di sfruttare pienamente i vantaggi delle tecnologie che scelgono, Cisco unisce proposta tecnologica e formazione, a 360 gradi. L’obiettivo di un investimento in IT deve essere ottenere i risultati previsti massimizzando l’adozione delle soluzioni disponibili, per questo ci assicuriamo che le persone le conoscano in modo approfondito dal punto di vista tecnico, che siano consapevoli dei diversi modi con cui poterle usare. Ma questo non basta. È necessario attivare una trasformazione dal punto di vista organizzativo e culturale, che accompagniamo con metodologie collaudate applicate giorno per giorno nell’interazione con il cliente, ed anche attraverso una proposta formativa che possa rivolgersi sia al personale IT sia alla popolazione aziendale: ad esempio, con i percorsi formativi e di certificazione delle nostre Networking Academy”.

Nicolò Bellorini, sales and marketing director di Samsung Italia
Nicolò Bellorini, sales and marketing director di Samsung Italia

Nicolò Bellorini, sales and marketing director di Samsung Italia, si concentra sul tema della trasformazione digitale come fonte di benefici concreti per gli utilizzatori finali e sull’aiuto che i Cio devono ricevere per raggiungere questo obiettivo. “Come Samsung cerchiamo di indirizzare l’utenza finale supportando l’interazione d’uso multidevice sia nella vita personale che in quella professionale; in particolare, in ambito business, è sempre più importante la tematica dell’employee experience con riferimento, anche e soprattutto, ai dipendenti non Ict che hanno dovuto avvicinarsi alle tecnologie digitali per forza, per operare nel nuovo contesto di smart working” e Bellorini prosegue “Da qui nasce la complessità, l’esigenza di una gestione multipiattaforma e multidevice, la necessità di indirizzare tanti aspetti gestionali e la sicurezza. Samsung aiuta le aziende ad indirizzare tutti questi elementi e, quindi, ad adottare un approccio olistico nei confronti della trasformazione digitale in modo che dia effettivi benefici agli utenti finali. In tal senso, è obiettivo di Samsung Italia aiutare i Cio a non essere meri esecutori tecnologici ma al contrario a configurarsi come interpreti principali del linguaggio dell’utente finale nell’uso della tecnologia, grazie ad una profonda conoscenza e integrazione nei processi aziendali. Sistemi open e, integrati, ecosistemi di prodotti e servizi sono la risposta concreta di Samsung alle esigenze dei Cio attuali”.

Raffaele Gigantino, country manager per l'Italia VMware
Raffaele Gigantino, country manager Vmware Italia

Raffaele Gigantino, country manager di VMware Italia, offre un analogo punto di vista parlando del customer success, ovvero del successo del cliente finale, e di come i fornitori si debbano adattare alle sue esigenze. “VMware, come gruppo, si sta impegnando per trasformare il modo con cui interagisce con i clienti e per questo sta investendo nell’introduzione di nuove figure che siano in grado di aiutare i Cio a coniugare due diversi approcci, uno strategico e uno operativo” esordisce Gigantino e entra in dettaglio “Sul piano strategico, Vmware mette a disposizione strumenti che aiutano il Cio a guidare il processo di trasformazione digitale nel medio-lungo periodo mentre sul piano operativo VMware supporta il Cio nella gestione dell’operatività e nelle urgenze quotidiane. È un tema importante visto che la pandemia ci ha insegnato quanto sia fondamentale la presenza di vendor affidabili in grado di aiutare le aziende ad affrontare criticità nel più breve tempo possibile. Gigantino approfondisce ulteriormente le caratteristiche del supporto che VMware dà ai propri clienti “Per migliorare il suo aiuto alle aziende, negli ultimi anni VMware ha investito anche nell’ampliamento della propria offerta, trasformandosi da fornitore monoprodotto a vendor multipiattaforma, attivo anche nell’ambito della sicurezza e della modernizzazione architetturale, e puntando su cultura e competenze.

Laura Muratore, executive vice president di Capgemini Italia
Laura Muratore, executive vice president di Capgemini Italia

Laura Muratore, executive vice president di Capgemini Italia, mette in luce la forte discontinuità esercitata dalla pandemia su numerosi aspetti e sulla conseguente necessità di governare progetti e accelerazione digitale con logiche completamente diverse da quelle seguite nel passato. Muratore spiega: “I progetti dovranno essere gestiti in modo diverso relativamente non solo ai nuovi modelli lavorativi, all’hybrid way of working, ma anche alla loro pianificazione temporale e alla gestione dell’ecosistema. Se pensiamo al cronoprogramma del Pnrr, non sarà più possibile affrontare progettualità con orizzonti temporali molto ampi e con modalità di gestione tradizionali. Agilità, velocità, competenze e collaborazione su una filiera sempre più articolata e più lunga, che supera il tradizionale rapporto fornitore -cliente, saranno i fattori critici di successo. Nelle sfide che ci attendono sarà cruciale continuare ad investire sul fattore umano, sui talenti e sulle competenze in modo da generare valore non solo nei progetti ma anche nel sistema Paese. Il modello competitivo dovrà essere orchestrato e trasformato in filiera a valore per non generare blocchi e rallentamenti delle iniziative di digitalizzazione. In tal senso, è auspicabile un forte aiuto da parte non solo del sistema dell’offerta ma anche del sistema pubblico”.

Antonio Morabito, responsabile marketing enterprise di TIM
Antonio Morabito, responsabile marketing enterprise di TIM

Antonio Morabito, responsabile marketing enterprise di TIM cala la realtà delle aziende italiane all’interno del Sistema Paese. “Il recente contesto ha accelerato un processo di trasformazione verso il digitale che era già in atto e nel quale TIM si configura come partner di riferimento per le aziende nel sistema Paese, assicurando la disponibilità di infrastrutture Ict di ultima generazione e affiancando le aziende e le istituzioni nello sviluppo e nella realizzazione dei progetti di digitalizzazione. Il processo di spostamento ormai irreversibile verso la digitalizzazione dei processi presuppone infatti anche e soprattutto la disponibilità di competenze e tecnologie abilitanti: oltre alle infrastrutture di rete – dalla fibra al 5G, dall’Fwa alla connettività satellitare – e alle soluzioni di sicurezza informatica, TIM, grazie alla partnership strategica con Google Cloud, può fornire tutta la capacità computazionale necessaria a digitalizzare e far evolvere i servizi favorendo di conseguenza la ripresa e la competitività delle aziende e delle istituzioni italiane. Morabito fa esempi concreti relativamente alle tecnologie che oggi appaiono più prioritarie “La Cio survey 2021 evidenzia chiaramente come la cybersecurity, integrata sia con le soluzioni di rete che applicative, sia sempre più una priorità e un aspetto imprescindibile per rispondere alle esigenze di protezione nei processi digitalizzati. Infine, la grande importanza che anche il Pnrr conferisce a tecnologie e reti digitali, come il 5G che abilita nuovi servizi IoT, è un’ulteriore conferma della centralità delle infrastrutture nei progetti per la ripresa economica. TIM a partire da soluzioni core di connettività evoluta è impegnata nello sviluppo di un vero e proprio ecosistema di soluzioni IoT e 5G indirizzate ai vari mercati verticali nei settori chiave dell’economia quali: l’industria, l’agricoltura, l’automotive, la salute, l’istruzione, il turismo, l’intrattenimento e la sicurezza. TIM si pone al fianco delle aziende per affrontare le necessarie trasformazioni del sistema produttivo grazie alle  tecnologie digitali, che rappresentano uno strumento imprescindibile per competere sul mercato in quanto abilitano la continuità operativa in una logica di resilienza e garantiscono una maggiore efficienza e una più ampia portata commerciale.

Leggi tutti gli approfondimenti dello Speciale Cio Survey 2021

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