Il settore della sanità è oggi al centro di sfide epocali e mostra come non mai la sua strategicità per la governance del Paese. L’impatto della pandemia sul sistema sanitario ha infatti ulteriormente evidenziato l’importanza di garantire un accesso equo ed uniforme alle cure del cittadino e di potenziare la capacità di ricerca e prevenzione delle malattie.

Uno sforzo che il sistema sanitario sta già sostenendo: nei due anni di emergenza, il settore ha infatti registrato un incremento significativo della spesa in sanità. Secondo i dati del Mef, a fine 2020, la spesa sanitaria è cresciuta di oltre il 7% raggiungendo un valore di 123,5 milioni di euro, nel 2021 ha continuato ad aumentare e le stime contenute nel Def prevedono una spesa superiore ai 120 milioni di euro fino almeno al 2024.

A fronte delle sfide economiche e delle criticità che caratterizzano il settore, come l’eterogeneità dei diversi sistemi spesso non comunicanti tra loro o le basi dati non integrate, negli ultimi anni si assiste ad una crescente focalizzazione delle aziende sanitarie sullo sviluppo del digitale. Aumenta l’attenzione sulla riorganizzazione dei processi, su progetti di modernizzazione sia architetturale che applicativa e sul rafforzamento della sicurezza dei sistemi. Si lavora anche sull’introduzione delle cartelle cliniche elettroniche, sullo sviluppo di servizi di telemedicina e sull’adozione di wearables e app a supporto di nuove modalità di contatto e di integrazione con cittadini e pazienti.

Pnrr, risorse e riforme per il sistema sanitario

Nell’ambito del Pnrr, la Missione 6 destina alla sanità risorse per 15,63 miliardi di euro da spendere nel periodo 2021-2026, che arrivano a 20,22 miliardi di euro considerando anche il fondo nazionale complementare e i finanziamenti provenienti dal programma React-EU.

Investimenti destinati a potenziare strutture e presidi territoriali, a rafforzare l’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e l’assistenza remota e favorire una maggiore integrazione con i servizi socio-sanitari. Parallelamente si punta ad ammodernare il parco tecnologico, con l’acquisto di grandi attrezzature, e a spingere la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico. Ingenti risorse sono anche destinate alla ricerca scientifica e al rafforzare le competenze e formazione del capitale umano.

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Missione 6 - Salute
Pnrr – Missione 6 – Salute – Fonte:Mef

Entrando nello specifico degli investimenti, la Missione 6 è rappresentata da due componenti: “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, con 7 miliardi di euro allocati (9 miliardi grazie a fondo complementare e React-EU) e “Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale”, con 8,63 miliardi di euro (11,22 miliardi con il contributo di fondo complementare e React-EU).

Le risorse destinate alla Sanità PNRR e altri fondi
Le risorse destinate alla Sanità Pnrr e altri fondi (Fonte: Mef)

Alla Missione 6 fanno capo due riforme sanitarie da concretizzarsi già entro il semestre in corso. La prima riforma ha due ambiti di intervento: un aspetto prevede la definizione di un nuovo assetto istituzionale e organizzativo che consenta di conseguire standard uniformi di cura nell’assistenza territoriale, l’altro riguarda la costituzione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con un approccio integrato (“One Health”) e con una visione olistica (“Planetary Health”) delle relazioni tra ambiente-animali-ecosistemi umani per affrontare efficacemente i rischi per la salute. La seconda riforma è relativa alla riorganizzazione degli istituti di ricerca e cura a carattere scientifico.

Le riforme sanitarie previste del PNRR
Le riforme sanitarie previste del Pnrr (Fonte: Mef)

A queste riforme se ne aggiunge una terza, relativa a interventi a favore degli anziani, in realtà prevista nella Missione 5 ma con ricadute sugli investimenti in ambito sanità territoriale della Missione 6. Si tratta, ad esempio, di investimenti rivolti al sostegno delle persone vulnerabili e alla prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti, ai percorsi di autonomia per persone con disabilità, all’housing temporaneo e alle stazioni di posta. 

Digitale per indirizzare gli interventi in Sanità

Le risorse che la Missione 6 del Pnrr stanzia per la sanità puntano dunque a sostenere gli investimenti in ambito digitale del settore per andare a ridurre il gap tecnologico di cui il comparto soffre. Una grande opportunità, che oltre all’impatto diretto avrà prevedibilmente un effetto di trascinamento sui progetti di digital transformation che verranno avviati per indirizzare gli interventi previsti. In quest’ottica, per utilizzare al meglio i fondi, la sanità deve intraprendere un percorso virtuoso per la digitalizzazione dei processi, che passi attraverso progetti strategici e di ampio respiro, replicabili e con benefiche ricadute sul sistema.

Guardando alle nuove risorse in arrivo, NetConsulting cube delinea un quadro previsionale degli impatti sul mercato della sanità digitale. Lo scenario di partenza considera i fondi per la digitalizzazione della sanità pari a circa 5,7 miliardi di euro, tra il 2021 al 2026, e relativi alla digitalizzazione dei dipartimenti di emergenza e accettazione, all’ammodernamento degli apparati medicali, al rafforzamento dell’infrastruttura e della raccolta dati, alla telemedicina e a quota parte di investimenti in ambito cybersecurity.

NetConsulting cube valuta prudenzialmente che il Sistema Italia riesca ad avviare il 60% dei progetti complessivi, di cui il 40% fino al 2024 e il restante 20% al 2026. Ciò, considerando il fatto che, ad oggi, l’Italia è riuscita a utilizzare solo una parte dei fondi europei messi a sua disposizione e che, per accedere alle varie tranche dei finanziamenti, è richiesto il rispetto del cronoprogramma dei progetti e delle riforme. Su questa base, l’accesso al 60% dei fondi previsti per la sanità digitale significherebbe un ammontare di spesa aggiuntivo pari a circa 2,2 miliardi di euro nel periodo considerato. Nel 2022, la quota di mercato aggiuntiva sarebbe pari a 506 milioni di euro per un valore complessivo del mercato di circa 4 miliardi di euro e nel 2024 arriverebbe a 782 milioni di euro, corrispondente ad un incremento di circa il 20%.

Impatto del PNRR sul mercato complessivo della sanità digitale
Impatto del Pnrr sul mercato complessivo della sanità digitale (Fonte: NetConsulting cube)

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