Gli obiettivi Environmental Social and Corporate Governance, conosciuti semplicemente con la sigla ESG, dovrebbero prevedere in ogni azienda un framework di riferimento pensato e progettato per essere integrato nella strategia, generare valore, ed alzare l’asticella degli obiettivi organizzativi, sulla base di riconoscimento, valutazione,  gestione di rischi e opportunità legati alla “sostenibilità“, intesa nel suo senso più ampio così da includere clienti, fornitori e dipendenti, ambiente e i temi di inclusività.

Alcuni riferimenti. Secondo una ricerca IDC, l’81% dei Ceo concorda sul fatto che gli investimenti digitali futuri dovranno indirizzare la capacità di raggiungere gli obiettivi ESG (fonte: Ceo Survey, 2022, IDC), e il mercato globale degli investimenti ESG vale già oggi oltre 30mila miliardi di dollari, ma secondo la Global Sustainability Survey (IDC, 2022), le organizzazioni riscontrano sfide operative critiche nel tentativo di diventare “sostenibili”: mancano competenze e capacità di misurare la sostenibilità all’interno dell’organizzazione; mancano tecnologie predittive, informazioni informazioni utili e dati dettagliati.

La visione ESG aziendale oggi non può più quindi essere solo un “tema” sulla scrivania dei board, ma deve diventare una vera e propria disciplina per la gestione aziendale tanto quanto il controllo dei risultati finanziari. E richiede un percorso “con” le aziende che si sentono però solo al cancelletto di partenza. Un sondaggio OCEG svela che solo il 46% dei dirigenti afferma di disporre di un programma ESG formale in atto e una percentuale ancora più bassa (43%) ha fissato Kpi certi per misurare il raggiungimento degli obiettivi ESG.

Inoltre, la metà dei dirigenti ha poca fiducia sull’affidabilità dei programmi ESG, così come messi a fuoco fino ad oggi, e percepisce la mancanza di strumenti e processi di gestione adeguati. Una percentuale assimilabile dichiara inoltre di poter già contare su un’infrastruttura hardware/software adeguata ma non sull’attenzione delle C-suite, o addirittura – per assurdo – pensa che il raggiungimento degli obiettivi ESG possa influire negativamente sui risultati finanziari.

Invece è proprio necessario accelerare, per non rimanere indietro e continuare a crescere, e i programmi ESG ri-pensati in modo strategico possono funzionare anche nella pratica a patto di abbracciare la metodologia e gli strumenti digitali corretti, per beneficiare dei relativi vantaggi. Le aziende con un impegno ESG concreto dimostrano infatti di poter attrarre e trattenere lavoratori di qualità che cercano di dare maggiore senso di scopo al proprio lavoro.

Oggi, la sfida più grande per molte organizzazioni è la mancanza di metodi integrati di raccolta dei dati, reporting e processi correlati. Questo accade, per esempio, per la mancanza di orchestrazione tra le componenti aziendali che lavorano agli obiettivi ESG, ma di ostacolo è anche la mancanza di metodi di reporting trasparenti a partire dalle modalità su come vengono raccolti i dati.

Invece è possibile, e strategico, gestire la realizzazione dei programmi ESG in modo “solido”. Gli analisti di McKinsey per esempio evidenziano – dati alla mano – come questo consentirebbe una crescita maggiore, di ridurre i costi – anche per l’impatto minimo sulle attività degli interventi normativi e delle questioni legali – nonché investimenti in conto capitale ottimizzati ed una maggiore produttività/soddisfazione dei dipendenti.

Come fare? Alla base della riuscita dei progetti ci sono oggi piattaforme digitali in grado di integrare le attività aziendali ESG dalla definizione degli obiettivi, alle metriche, alla raccolta dei dati fino al controllo ed al monitoraggio sulle prestazioni, accompagnando le organizzazioni nel percorso su quattro fasi di maturità.

Dal punto di partenza – quando le attività relative agli obiettivi ESG sono strutturate in “silos”, senza strumenti o processi strutturati/correlati (1) –  alla consapevolezza su come requisiti normativi e aspettative degli investitori aiutano a guidare l’automazione della raccolta dei dati e del reporting ESG annuale (2), al monitoraggio “corretto” su processi e governance con la necessaria verifica delle conformità (3) fino all’effettiva integrazione e all’assimilazione della cultura ESG nel lavoro quotidiano di tutti (4).

Come concretizzare gli sforzi ESG

L’approccio ServiceNow al tema accompagna le aziende in ogni fase di questo percorso sulla scorta di un modello che in sintesi è così ben dettagliato da Gina Mastantuono, Cfo di ServiceNow: “In virtù della correlazione tra i fattori ESG e la creazione di valore a lungo termine, abbiamo trasformati questi elementi in un imperativo strategico, integrandoli nelle operazioni, nelle soluzioni e nella mentalità culturale a vantaggio di persone, clienti, partner e comunità”.
La proposta di una piattaforma per il business digitale (Now Platform), non di una serie di strumenti interconnessi, come quella di ServiceNow, è in grado di “contenere” e “relazionare” centinaia di workload digitale con l’integrazione necessaria per riuscire ad attingere i dati ed offrire la visibilità necessaria alle informazioni.

Ed è proprio la visibilità il primo punto di forza di ServiceNow ESG Command Center che consente di trasformare gli obiettivi ESG in un portafoglio di progetti gestito. Permette di reinventare i workload esistenti e creare nuovi workload con gli strumenti di sviluppo low-code ServiceNow per risolvere i problemi relativi agli obiettivi ESG cogliendo le opportunità in modo rapido.

ESG Command Center Applications
ServiceNow – ESG Command Center Applications

Modelli replicabili e base dati unificata consentiranno di scalare in tempi rapidi sulla scorta anche dell’integrazione con oltre 150 sistemi di terze parti, che preserva l’integrità e l’omogeneità dei dati per tutto il ciclo di vita ESG.
I pilastri costitutivi di ESG Command Center comprendono ESG Management (per la raccolta dei dati dalle diverse fonti e generare documentazione ESG audit-ready), Strategic Portfolio Management (per lo sviluppo dei programmi in grado di allineare le attività aziendali agli obiettivi, tracciare l’avanzamento dei progetti e gestire le risorse) e Integrated Risk Management (per monitorare l’effettiva compliance e il suo allineamento agli obiettivi e implementare le policies necessarie).

Di fatto ESG Command Center copre quindi le esigenze di monitoraggio e reporting di tutto il “percorso” ESG, compresa l’ottimizzazione e la gestione dell’execution dei progetti, per fare in modo che la strategia sia concretizzata e resti sotto controllo.
Questo permetterà di indirizzare tutti i diversi casi d’uso, in modalità “cross”, ovvero con un approccio olistico. Per esempio, quelli relativi all’implementazione di pratiche di provisioning delle risorse responsabile, all’innovazione di prodotto in ottica sostenibile (a partire dal contributo prezioso di clienti e dipendenti valorizzabile anche in questa prospettiva), alla riduzione dell’impronta ambientale IT complessiva attraverso l’abbattimento della produzione dei rifiuti elettronici, la gestione ottimizzata delle risorse hardware, la  riduzione dell’impronta IT per esempio con una gestione ottimizzata del cloud). ESG Command Center indirizza altresì il raggiungimento degli “obiettivi sociali” per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, la tutela della salute dei dipendenti e del loro benessere. Infine, la protezione della privacy e la sicurezza dei dati così come l’integrazione dei criteri ESG nei piani di continuità aziendale. 

Per saperne di più scarica il whitepaper: Activate ESG Use Case Guide 

Non perdere tutti gli approfondimenti della room Digital Workflow by ServiceNow

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: