A voler individuare i focus b2b dell’edizione 2023 di Mobile World Congress, l’attenzione cade soprattutto su tre temi: il potenziale abilitante delle soluzioni Radio Access Network virtualizzate ed aperte, gli avanzamenti delle proposte tecnologiche all’edge ed il 5G. Ed in questi tre ambiti si collocano anche le partnership ed i casi d’uso che Red Hat annuncia e presenta in occasione della fiera. Lo fa in un contesto in cui i service provider desiderano incrementare i ricavi in uno scenario cloud-centrico, ed i componenti disaggregati della Ran sono alimentati da funzioni che richiedono un’infrastruttura cloud coerente. Serve quindi che le componenti Ran funzionino in modo fluido a supporto degli utenti finali, sia che si tratti degli smartphone delle persone, sia di una flotta di device aziendali a supporto delle business operation.

Red Hat e Samsung per le reti Ran virtualizzate

Con Samsung, Red Hat estende quindi la collaborazione volta ad offrire una soluzione di rete Ran virtualizzata (vRan) per gestire le reti su scala e rispondere alle necessità di una maggiore flessibilità ed efficienza operativa. I clienti potranno poi  utilizzare la piattaforma per realizzare soluzioni sul 5G privato, sul multi-access edge computing (Mec) e sulle reti core 5G.
In particolare, e caratterizzante di fatto la proposizione su tutti e tre i pilastri indicati, anche nell’evoluzione di questa partnership con Samsung il nucleo è la serie di tecnologie open hybrid cloud di Red Hat, tra cui Red Hat Openshift, la piattaforma Kubernetes del settore, Red Hat Enterprise Linux, Red Hat Advanced Cluster Management for Kubernetes e Red Hat Ansible Automation Platform. Una nota, oltre a quella della flessibilità consentita dalle infrastrutture Open Ran, riguarda anche l’approccio alla sostenibilità. La Ran è responsabile del 75% del consumo energetico totale di un service provider, questo si traduce nella necessità di ottimizzare il proprio consumo energetico. Red Hat Openshift permette di raggiungere gli obiettivi su più livelli: nodo, cluster, sistema e dominio. Per esempio permette di disattivare componenti inutilizzati all’interno della rete di un SP proprio per ridurre in modo sensibile il consumo energetico. E’ la flessibilità dell’approccio a consentire ai service provider di implementare una strategia ibrida o multicloud con la certezza di poter sviluppare e operare in qualsiasi ambiente cloud ed adattare la propria infrastruttura in base alle esigenze strategiche, aziendali o tecnologiche.

Red Hat Openshift, supporto agli acceleratori Nvidia

Sulla base della proposizione Red Hat Openshift anche l’evoluzione della partnership con Nvidia. In questo caso, si attiva per consentire di offrire implementazioni di reti di accesso radio (Ran) su server standard in modalità ibrida e multicloud. Ora Red Hat Openshift, supporta gli acceleratori convergenti Nvidia ed il Software Development Kit Nvidia Aerial per le reti vRan 5G software-defined e per le applicazioni AI aziendali. In questo modo, le imprese possono contare su un’infrastruttura componibile per la gestione dei dati delle applicazioni che necessitano importanti volumi di calcolo in ambito edge computing, 5G privato, AI con relativa mitigazione dei rischi.

Le capacità di OpenShift Container Platform e i prodotti Red Hat complementari
Le capacità di Openshift Container Platform e le soluzioni Red Hat complementari (fonte: Red Hat)

Una proposizione che si abbina ai benefici possibili già sfruttando le composable infrastructure per la razionalizzazione di risorse e ambienti IT esistenti. Le Gpu, le Dpu e gli acceleratori convergenti che combinano una Gpu Nvidia Ampere con una Nvidia BlueField-2 in un’unica soluzione permettono di alleggerire il carico delle Cpu tradizionali disaggregando le risorse di calcolo, storage e networking per elaborare i pacchetti in modo più rapido, contando su livelli di sicurezza più elevati grazie alla capacità di isolare le attività più onerose per l’infrastruttura. Una spiegazione di dettaglio ma necessaria, su Nvidia Aerial: si propone come framework applicativo per la creazione di applicazioni 5G Ran ad alte prestazioni, software-defined e cloud-native su scala, creato per rispondere alla crescente domanda dei consumatori. Oltre a Red Hat Openshift e Red Hat Enterprise Linux, Red Hat Advanced Cluster Management for Kubernetes e Red Hat Advanced Cluster Security aiutano a gestire e proteggere le applicazioni multicluster senza che questo possa impattare sulle prestazioni.

Tra i benefici, la riduzione del Tco per la manutenzione e l’implementazione di Ran e AI su larga scala e la possibilità di avvicinarsi ad un ideale multitenancy con le Ran As a Service, la riduzione dei bisogni di hardware dedicato e specializzato e l’accelerazione nei diversi casi d’uso come per esempio i già citati multiaccess edge computing (Mec), veicoli autonomi, industria produttiva e agricoltura, che abilita l’intelligenza artificiale e il machine learning all’edge.

L’esperienza di Omron con Red Hat Openshift

Tra i casi d’uso rilevanti proprio di Red Hat Openshift in questi scenari, l’esperienza di Omron, il produttore di apparecchiature elettriche con sede in Giappone, ha scelto Red Hat Openshift, come modello concettuale per il proof-of-concept della propria piattaforma di controllo (PoC) virtualizzata, progettata per garantire una gestione più efficiente dei sistemi e dei processi industriali. L’azienda, che opera in 120 Paesi, offre prodotti e servizi come apparecchiature di controllo per l’automazione degli impianti industriali, componenti elettronici e sistemi infrastrutturali (biglietterie automatizzate per le stazioni ferroviarie, generatori di energia per il solare e per la sanità, etc.). La divisione di Omron dedicata alle apparecchiature di controllo offre soluzioni mirate a migliorare la produttività degli impianti di produzione. In particolare, questa divisione si è concentrata sul passaggio dal tradizionale modello incentrato sull’hardware a un’infrastruttura guidata dal software per costruire la propria piattaforma di controllo virtualizzata. 

Adottando un approccio software e basato su container, Omron vuole ridurre le inefficienze di tempo e la complessità, rendendo i propri impianti di produzione più agili, flessibili e reattivi all’innovazione. Quella con Omron è tra le prime implementazioni di questo genere e realizza la possibilità di di trasmettere in tempo reale i dati generati nei siti produttivi periferici attraverso tutta l’organizzazione, così come gestire in remoto programmi di apparecchiature di controllo industriale da applicazioni in esecuzione in container configurati con Red Hat Openshift. L’adozione di Red Hat Openshift fornisce quindi la base per realizzare il modello di gestione desiderato.

Red Hat ha avviato l’implementazione sui pc industriali Omron nell’aprile del 2022 e ha completato il primo test di installazione nel settembre del 2022. Ora è prevista l’espansione del Poc verso una gamma più ampia di settori industriali, tra cui infrastrutture, trasporti, sanità e altri ancora, sempre con l’obiettivo di ottenere maggiore flessibilità e agilità per avviare nuove iniziative nel mercato industriale OT, comprese operazioni su larga scala e una più ampia espansione globale entro il 2025. Toshiki Natsui, manager controller PM group Industrial Automation Company, Omron: “Negli attuali siti produttivi, dove l’alto livello di produttività di una singola apparecchiatura fatica a coincidere con un miglioramento complessivo della produttività dell’intero sito, questi nuovi modelli creati in un ambiente cloud basato sulla tecnologia software-driven rendono più facile ottenere un controllo accurato, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, grazie all’introduzione istantanea all’interno dell’impianto produttivo e alla possibilità di raccogliere e aggiornare i dati in tempo reale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: