Negli ultimi mesi si sente sempre più spesso parlare di intelligenza artificiale e dei benefici principalmente riguardanti l’aumento della produttività e la possibilità di demandare ai sistemi di automazione i compiti più ripetitivi. Ma il potenziale dell’AI è molto più esteso.
In questo scenario i dati rappresentano un elemento essenziale dell’AI. Sono il carburante per un'AI di qualità. E i modelli, infatti, sono validi solo quando i dati su cui vengono addestrati sono di qualità perché l'addestramento può influire significativamente sulla validità e sull’efficacia dei modelli. Se i dati disponibili sono tendenziosi o inaccurati, il modello potrebbe produrre risultati tendenziosi o inaccurati.
Cohesity oggi integra il potenziale dell'AI in diverse soluzioni al fine di aiutare nella rilevazione delle minacce, classificare grandi volumi di dati non strutturati e proteggere dati e flussi di lavoro critici. La Cohesity Data Cloud Platform di fatto è già “pronta per l’AI”. È progettata per facilitare il più possibile la ricerca del dato in base a dettagli controlli di accesso. Abilita quindi nuove possibilità di ricerca, per individuare con precisione workload specifici e specifiche cronologie degli snapshot. Le future integrazioni con l’AI e i LLM (Large Language Model) saranno in grado di rispondere rapidamente alle domande critiche per l’azienda, garantendo al contempo che solo le persone autorizzate visualizzino le risposte relative ai dati a cui hanno accesso. Il whitepaper spiega come.
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