Degli oltre 2mila progetti presentati in occasione del primo bando del Fondo italiano per la Scienza (Fis), sono ben 47 le proposte scientifiche giudicate di  “eccellenza” che riceveranno quindi un finanziamento di circa un milione di euro ognuna, a seguito della procedura lanciata nel 2021 dal ministero dell’Università e della Ricerca (Mur).

Scienziati emergenti ma anche scienziati esperti che lavorano negli ambiti di ricerca dei principali settori di riferimento dall’ingegneria alle scienze della vita hanno elaborato le proposte che sono state selezionate al termine di un complesso iter di valutazione articolato in tre differenti fasi: valutazione della proposta in termini di curriculum e track record (la curva dei risultati), valutazione del progetto nella sua interezza, intervista.
Come comunica il ministero, due delle tre fasi (la prima e la terza) sono state affidate direttamente al Comitato Nazionale per la Valutazione della Ricerca (Cnvr) e la fase di valutazione della proposta progettuale completa ha visto il coinvolgimento di circa 650 revisori esterni.

Riccardo Guidotti
Riccardo Guidotti

Ricordiamo che nel 2021 il Fondo per la Scienza è stato finanziato con uno stanziamento totale di 50 milioni di euro di cui 20 destinati al finanziamento di progetti di ricerca fondamentale condotti da ricercatori emergenti (starting grant) e 30 per i progetti di ricerca fondamentale condotti da ricercatori affermati (advanced grant).
Tra le realtà premiate, Università di Pisa si è distinta nella graduatoria finale del macrosettore Physical Sciences and Engineering per tre proposte scientifiche con finanziamenti per circa tre milioni e mezzo di euro.

Nella categoria ricercatori emergenti, Riccardo Guidotti (dipartimento di Informatica) ha meritato i finanziamenti con Mimosa, acronimo che indica il progetto Mining Interpretable Models explOiting Sophisticated Algorithms.

Matteo Bianchi
Matteo Bianchi

Si punta a definire una metodologia per estrarre modelli predittivi interpretabili, accurati ed eticamente responsabili per i sistemi di supporto alle decisioni basati su AI, da utilizzare in contesti critici come il settore medico o finanziario. Significa concretamente introdurre un cambio di paradigma da data mining a model mining.

Anche Matteo Bianchi, dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e del Centro di Ricerca Enrico Piaggio, tra gli starting grant, ha ottenuto poco meno di un milione di euro per sviluppare interfacce innovative per acquisire e restituire gli attributi principali legati alla percezione tattile, creando immagini per le mani per la realtà aumentata e la tele-robotica nell’ambito del progetto Perceiving (Optimally designed haPtic systEms foR multi-Cue sEnsing and delIVery: foundatIons and techNoloGies).

Dino Pedreschi
Dino Pedreschi

E’ di Dino Pedreschi, invece, il progetto Social Artificial Intelligence: Foundations of AI-assisted Techno-social Systems che, nell’ambito delle idee degli advanced grant, apre allo studio dei sistemi complessi in cui persone e algoritmi interagiscono e si influenzano a vicenda.
L’obiettivo del progetto che ha meritato quasi 1,5 milioni di euro, è in questo caso disegnare l’intelligenza artificiale in modo da ridurre i rischi e favorire un migliore bilanciamento fra interessi individuali e obiettivi collettivi.

Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa: “Congratulazioni personali ai tre vincitori, perché si tratta di un bando – che mima i bandi europei Erc– dove la componente individuale della proposta è l’aspetto più importante. Dobbiamo anche segnalare che su 16 progetti finanziati in Italia nel settore PE (Physical Sciences and Engineering), ben 3 sono dell’Università di Pisa ]…[“.

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