E’ un lavoro di squadra tra tutti gli attori di ogni processo quello che serve alla sanità nazionale per superare le sfide che, per alcuni tratti, sono ‘specifiche’ del nostro Paese. Ed allo stesso tempo è vero anche che proprio sul territorio è possibile trovare le competenze necessarie per fare bene. E’ la missione che si è posta Relyens che focalizza le criticità, individua gli orizzonti su cui concentrare le energie, ed offre skill, buone pratiche di prevenzione e strategie di gestione del rischio e dei sinistri al servizio del sistema sanità. Ne parliamo con Pasquale Draicchio, Cyber Risk Manager Italy di Relyens.
La sanità sta vivendo una forte fase di accelerazione (e attenzione) legata anche ai fondi del Pnrr dedicati alla Missione Salute. Dal vostro osservatorio, quali sono le urgenze che devono essere ancora sanate e quanto è stato fatto in questo ultimo anno.
Ci troviamo in una fase storica in cui la nostra sanità sta affrontando una serie impressionante di criticità esistenziali. Non esiste settore in Italia sul quale si incrocino tante sfide strategiche e che sia così rilevante per il futuro sociale, economico e industriale del Paese. Per rendersi conto di questo scenario, è sufficiente menzionare alcune delle suddette criticità: la sfida dell’invecchiamento in salute e della gestione delle cronicità di fronte al declino demografico della nostra popolazione. Il contrasto ai patogeni drug-resistant. Il processo di digitalizzazione della sanità, che oltre a creare nuove opportunità, pone il tema dei nuovi rischi correlati alla cyber security. La collaborazione tra pubblico e privato. La gestione del rischio e dei sinistri sanitari. E, ovviamente, la riorganizzazione dei ruoli e del tempo del personale sanitario alla luce della crescente carenza di organico.
Davanti a questo scenario di ampio respiro, il Gruppo Relyens, basandosi su quasi 100 anni di esperienza come consulente e partner di risk management, responsabilità civile e innovazione tecnologica a fianco del settore sanitario europeo, ha individuato tre orizzonti sui quali concentrare le proprie energie.
Il primo è la sicurezza, che è elemento essenziale per garantire la sostenibilità, oltre che l’efficacia delle cure. L’ospedale del futuro – idea sulla quale stiamo lavorando in partnership con la Fondazione Politecnico di Milano – pone la sicurezza come elemento alla base e alla nascita dei processi: sicurezza proattiva, clinica, informatica, strutturale e gestionale con l’integrazione di competenze multidisciplinari (che sono l’unica risposta lungimirante alla crescita della complessità).
Il secondo elemento è l’analisi dei dati: una capacità mutuata dal settore finanziario e assicurativo che, nel contesto sanitario, permetterà non solo di accompagnare le decisioni cliniche, ma di allocare in maniera predittiva le risorse necessarie a soddisfare i bisogni di salute prima che si manifestino, superando sprechi e ritardi che riducono l’efficacia del Servizio Sanitario.
Terzo elemento è l’innovazione digitale e l’impiego dei device medici in rete: un ambito sconfinato e ricchissimo di potenzialità che richiede, però, nuovi ruoli, capacità professionali e indirizzi organizzativi di lungo corso per costruire processi di salute ed empowerment del paziente, sia all’interno della sanità pubblica che di quella privata.
Un ecosistema complesso ruota attorno al mondo della Sanità. In che modo è possibile facilitare, grazie alle tecnologie digitali, la relazione tra tutti gli interlocutori (pazienti, medici, presidi, enti)? Quali competenze servono e in che modo accrescerle?
I quattro livelli della comunicazione sanitaria sono un esempio perfetto:
Comunicazione tra medico e paziente, tra membri dell’equipe, tra dirigenza e reparti, tra aziende ospedaliere e pubblico: ognuno di questi livelli contribuisce all’aderenza alla terapia, alla sicurezza, alla dignità e alla qualità di vita del paziente, all’efficacia delle cure, alla mitigazione del rischio e alla prevenzione. Tutti e quattro vengono amplificati e resi più efficaci dall’uso competente, sicuro e diffuso delle tecnologie digitali. Le competenze necessarie sono duplici, ovvero capacità di utilizzare i nuovi strumenti e capacità di anticipare i nuovi rischi che portano con sé.
Il Gruppo Relyens accompagna le aziende sanitarie partner in un percorso di formazione continua per il personale sanitario e nella divulgazione di una nuova cultura della sicurezza e della comunicazione, sia attraverso la tecnologia, che nel rapporto diretto tra terapeuta e assistito.
Vale certamente la pena di sottolineare le diverse esperienze di telemedicina e di tele-monitoraggio che abbiamo seguito e alle quali abbiamo dato risalto come best practice da condividere nell’intero orizzonte nazionale ed europeo: sono molte le pratiche da remoto che possono sostituire la visita dal vivo o arricchire l’assistenza domiciliare. Pratiche che riducono il tempo investito dai sanitari e aumentano la qualità dell’esperienza e di vita del paziente e che richiedono, a loro volta, sensibilizzazione e coinvolgimento sia dei decisori aziendali che del personale medico, infermieristico e sanitario.
Quali sono le strategie della vostra azienda in questo scenario complicato di trasformazione? Come si rimodella la vostra offerta?
Il Gruppo Relyens sviluppa e applica quotidianamente buone pratiche di prevenzione e strategie di gestione del rischio e dei sinistri; assicura le strutture sanitarie in vista delle richieste di risarcimento; media l’aggiornamento tecnologico delle stesse con strumenti e professionalità informatiche all’avanguardia.
Questi sono i tre i piani che caratterizzano l’offerta di Relyens al mondo sanitario e la rendono unica: i tre ambiti agiscono simultaneamente, valorizzandosi a vicenda.
Il primo piano parte dalla condivisione di competenze multidisciplinari, sia in ambito di gestione dei sinistri (competenze assicurative), che di prevenzione del rischio (competenze di risk management). Da oltre 15 anni, le aziende sanitarie hanno evoluto il loro approccio alla gestione dei sinistri, abbracciando nella maggior parte dei casi un “sistema misto” che prevede la gestione diretta di alcuni risarcimenti e il ricorso alla copertura assicurativa per altri.
Relyens ha, di fatto, anticipato questa trasformazione, condividendo quelle competenze assicurative che permettono alle Aziende sanitarie di rafforzare la loro autonomia gestionale e, nello stesso tempo, mitigare a priori il rischio di nuovi eventi avversi.
Il nostro approccio di risk management si definisce, perciò, integrato perché permette di trarre dalla gestione sinistri le informazioni utili per ridurre la probabilità che questi si verifichino di nuovo.
Realizzate tutte le precauzioni del caso, Relyens offre il secondo piano della sua partnership: l’assicurazione del rischio residuale, con polizze mirate ai diversi ambiti sanitari – polizze cyber incluse – e costruite attorno alle esigenze e ai profili di rischio delle singole strutture sanitarie.
Infine, il terzo ambito è l’aggiornamento tecnologico che permette di cogliere i vantaggi della trasformazione digitale tutelandosi in anticipo dai rischi connessi all’informatizzazione; rischi che, in sanità – va ricordato – non riguardano solo la sicurezza delle informazioni, ma la salute stessa del paziente. Man mano che device e programmi diventano parte integrante delle cure erogate, infatti, la sicurezza dagli attacchi informatici e il buon funzionamento della strumentazione sono divenuti ingredienti essenziali per garantire l’efficacia e il buon esito delle cure.
A questa sfida Relyens ha risposto estendendo tempestivamente la sua rete di partner tecnologici e concentrando la sua offerta su tre prodotti mirati: Caresyntax, una piattaforma online che affianca (e contribuisce a formare) il team operatorio e che monitora l’intero percorso del paziente e riduce complessivamente il rischio nel blocco operatorio; Cyber Steering Solution, soluzione di gestione del rischio cyber creata da Relyens in collaborazione con Citalid e specifica per la sanità, che consente di valutare l’esposizione al rischio della struttura, quantificare il rischio in termini economici ed elaborare raccomandazioni per la riduzione del rischio ottimizzando la politica di investimenti in cybersecurity; e Risk and Exposure Management (by Forescout), un programma-sonda in grado di individuare per tempo qualsiasi intromissione nella rete di migliaia di device interconnessi che caratterizzano l’info-sfera ospedaliera e sanitaria.
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