“Osservare, capire, agire ed automatizzare per operare meglio e in sicurezza”. E’ il messaggio chiave, la sintesi che Rick McConnell, Ceo di Dynatrace, lascia impressa ai partecipanti dell’evento Perform 2024 di questi giorni a Las Vegas.
“Siamo di fronte davvero a trasformazioni epocali – spiega McConnell in apertura – abbiamo la possibilità di “creare onde”, ovvero “generare cambiamenti significativi nelle nostre attività ma anche nuove opportunità per ogni tipo di business”. Entrambi obiettivi per i quali Dynatrace può offrire un aiuto soprattutto nel “cavalcare, governandole, alcune tendenze IT che oggi trainano i processi di trasformazione digitale, come la modernizzazione del cloud, l’intelligenza artificiale e la protezione dalle minacce”.

Focus di Dynatrace è allora consentire alle aziende di gestire la complessità del cloud e di sfruttare l’AI per aumentare la produttività, con la barra a dritta sull’importanza di proteggere le attività dalle minacce in evoluzione (e dai rischi che l’AI stessa può presentare a chi la sfrutta per rendere più intelligenti gli attacchi).

Rick McConnell Ceo Dynatrace
Rick McConnell Ceo Dynatrace

“Il viaggio verso il cloud, intanto, è iniziato ma non è concluso”. I ricavi degli hyperscaler di oltre 200 miliardi di dollari ed in crescita a doppia cifra, anno su anno, lo fanno capire in modo chiaro, ma è anche chiaro e Andy Tay, lead Accenture Cloud First in dialogo con McConnell, lo rimarca, che “siamo in accelerazione, si tratta di portare i workload a terra migliorandone la resa”. Un compito possibile a patto di “riuscire a guadagnare e tenere il pieno controllo su tutti gli stack: infrastrutturali, applicativi, di processo, un compito che l’AI semplifica ma che richiede anche un approccio unico”.

Quello che propone Dynatrace. E’ il tema chiave anche per Bernd Greifeneder, Cto dell’azienda che spiega in modo chiaro che “quando si parla di osservabilità, questa deve essere completa. È la vista dall’applicazione, è la visione dall’infrastruttura che si estende fino al singolo log e quindi si riflette sulla sicurezza perché possiamo sapere con precisione cosa sta succedendo nell’ambiente di produzione, quindi possiamo aiutare l’azienda a proteggersi dalle vulnerabilità”.

Dynatrace Platform
Dynatrace Platform

Il punto nodale dell’approccio Dynatrace è direttamente collegato a queste prime note dei keynote di Perform 2024, proprio perché è la proposta di un’unica piattaforma che riunisce osservabilità, sicurezza, analisi e automazione e quindi poi offre dati corretti ancorati ad un’unica fonte ‘di verità’, per tutti i team. “La contestualizzazione del dato ne guadagna ed eleva il livello di analisi possibile sulle informazioni raccolte”, dettaglia Greifeneder.

Gestire l’innovazione, ottimizzare i costi e mitigare i rischi diventa allora più semplice, tanto più grazie all’approccio all’utilizzo dell’AI ‘scomponibile’ secondo tre ‘prospettive’ che lavorano insieme: quella che si basa sull’AI predittiva, sulla generative AI, più conosciute, ma anche sull’AI ipermodale. Sono combinate nel ‘motore’ Dynatrace Davis AI.

Cto e
A sinistra Bernd Greifeneder, Cto Dynatrace

Dynatrace Davis AI conglomera in modo unico l’AI predittiva, l’AI causale e l’AI generativa a costituire quella che l’azienda definisce appunto AI ipermodale.
Quindi con l’AI predittiva rende possibile disporre di previsioni continue e prevedere anomalie in base a riferimenti multidimensionali, al traffico delle applicazioni e al carico dei servizi, tenendo conto di differenti schemi e ricorrenze; con l’AI causale analizza i dati di osservabilità e sicurezza nel contesto delle informazioni a seconda di dove si generano, raggruppa le anomalie, ne individua le cause principali e stabilisce le priorità in base all’impatto sul business, in modo automatizzato ma puntuale ed infine alimentato dall’AI predittiva e dall’AI causale. Davis Copilot è infine in grado di generare query, note e dashboard per semplificare le analisi e fornire consigli sui workflow e sull’automazione.

Dynatrace Davis AI
Dynatrace Davis AI

Dynatrace AI Observability

Si innesta qui l’annuncio più importante di Day1 a Dynatrace Perform, con la proposta di AI Observability, tesa a raccogliere anche i workload AI sotto il cappello dell”osservabilità’ caratterizzante la proposta tutta. AI Observability offre governance e sicurezza sui large language model e le applicazioni basate sull’AI generativa. Anche in questo caso (come per il cloud) è coperto tutto lo stack AI end-to-end (infrastrutture, come le Gpu Nvidia, foundation model come Gpt4, le cache semantiche e i database vettoriali). Supporta inoltre le principali piattaforme per la creazione, la formazione e la fornitura di modelli di AI, tra cui Microsoft Azure OpenAI Service, Amazon Sagemaker e Google AI Platform.

Dynatrace AI Observability
Dynatrace AI Observability

Dynatrace AI Observability poggia su Davis AI e altre tecnologie core della piattaforma, secondo quanto richiesto dall’approccio unitario di osservabilità proposto. In questo modo, le organizzazioni possono offrire esperienze utente migliori, identificando automaticamente i colli di bottiglia delle prestazioni e le cause principali, ma indirizzando anche il tema del rispetto delle normative sulla privacy e sulla sicurezza e gli standard di governance, tracciando con precisione le origini dell’output.
Resta inoltre la possibilità di prevedere e controllare i costi monitorando il consumo di token, che sono le unità di base che i modelli di AI generativa utilizzano per elaborare le query.
I numeri di Gartner dicono che, entro il 2028, l’adozione dell’AI culminerà in oltre il 50% delle risorse di calcolo cloud dedicate, rispetto a meno del 10% nel 2023; naturale puntare a migliorare l’efficienza e la produttività e guidare l’automazione. Anche perché molte organizzazioni sono già preoccupate per i costi associati ai servizi basati sull’AI generativa, che si aggiungono ai costi dei servizi cloud tradizionali.

I pilastri dei vantaggi di Dynatrace Platform
Le potenzialità della Dynatrace Platform

I benefici della platform di Dynatrace si riverberano quindi anche sulle possibilità di controllo dei costi in cloud, così come tutta la platform può indirizzare le esigenze di cloud modernization, business process analytics e una customer experience migliore.

Colleen-Kozak
Colleen Kozak, chief transformation officer di Dynatrace

Colleen Kozak, chief transformation officer di Dynatrace smarca così il tema: “Osservare, capire ed automatizzare è una combinazione che si riflette sulla possibilità di valorizzare le persone, ottimizzare l’utilizzo delle tecnologie e migliorare i processi, a patto che si riesca a lavorare in modalità transfunzionale“. Significa in pratica poter basare analisi e decisioni di indirizzo su un’unica prospettiva trasversale e omnicomprensiva – in grado di massimizzare il valore dei dati (anche grazie alle capacità di migliorare la data quality) – prima per  individuare i ‘colli di bottiglia’ su infrastrutture, app e processi e proporre infine suggerimenti per le decisioni, in una prospettiva unitaria possibile proprio grazie alla natura della platform proposta da Dynatrace.

Matthias-Dollentz-Scharer Dynatrace
Matthias-Dollentz-Scharer, chief customer officer, Dynatrace

Una prospettiva che si riverbera sul risparmio delle risorse, non solo economiche. Tema caldo proprio se si parla di cloud. La piattaforma Dynatrace per il monitoraggio e l’osservabilità del cloud permette di ridurre il peso sui budget delle risorse che serve attivare e si rivela funzionale anche nell’indirizzare i temi di integrazione della sicurezza con la privacy.

Matthias Dollentz-Scharer, chief customer officer di Dynatrace, condivide la sua esperienza nella gestione dei budget dei servizi cloud e descrive quattro fasi di impatto nell’ottimizzazione dei costi: “l’ottimizzazione finanziaria, l’ottimizzazione architetturale, l’orchestrazione intelligente e l’ottimizzazione per la sostenibilità”. Per ogni fase non mancano esempi concreti di come Dynatrace ha consentito di risparmiare denaro, migliorare l’efficienza e ridurre l’impronta di carbonio.

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