89Per Amd (Advanced Micro Devices) il 55esimo compleanno è anche tempo di bilanci, occasione per ripercorrere alcuni momenti significativi degli ultimi cinque anni di sviluppi come per mettere a fuoco l’attività nel prossimo quinquennio. Lo fa Mark Papermaster, Cto dell’azienda. Amd già da tempo mette a disposizione nei laptop che sfruttano le unità di calcolo Amd Ryzen AI le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Ed è significativo che a parlare di bilanci e sviluppi sia proprio il Cto, quasi ad ancorare la strategia alle tecnologie concrete sul campo. Papermaster in Amd è infatti responsabile della direzione tecnica e dello sviluppo dei prodotti, tra cui la progettazione di microprocessori, I/O e memoria, delle metodologie system-on-chip (Soc) e delle tecnologie avanzate di ricerca. Papermaster guida inoltre la riprogettazione dei processi di ingegneria di Amd e lo sviluppo della famiglia di Cpu x86 Zen, così come delle Gpu e della progettazione modulare dell’azienda, denominata Infinity Architecture. E’ sempre Papermaster, infine, a supervisionare tutte le tecnologie IT che forniscono l’infrastruttura e i servizi di elaborazione Amd ai clienti.

Spiega il Cto: “L’AI marca senza dubbio un punto di svolta, e nuove opportunità per Amd ]…[ e se le scommesse nel campo del calcolo ad alte prestazioni degli ultimi dieci anni stanno dando i loro frutti gli ultimi cinque anni di innovazione meritano di essere ripercorsi guardando avanti]…[“. Due numeri: dal 50esimo anniversario nel 2019 le vendite globali di semiconduttori sono cresciute per un valore che è passato da 412 miliardi di dollari circa, a 574 miliardi nel 2022 ma entro il 2030 arriverà a superare i 1.000 miliardi.

L’AI guiderà la domanda di capacità di elaborazione nei prossimi anni e, per indirizzare le sfide del mercato, Amd ha deciso di lavorare anche sulle competenze internet ampliando in modo significativo il pool di talenti ingegneristici. “Il team globale è più che raddoppiato negli ultimi cinque anni ed ha accolto oltre 15mila nuovi dipendenti”. Amd ha completato l’acquisizione di Xilinx nel 2022, e guadagnando le relative competenze per posizionarsi sui mercati dell’informatica adattiva. Ma si è riposizionata anche, con l’acquisizione di Pensando, nel mercato dei chip di rete altamente programmabili ed infine per lo sviluppo ha preso Mipsology e Nod.ai così da rafforzare le capacità software di integrazione dell’AI nelle risorse di calcolo.

Mark Papermaster, Cto, Amd
Mark Papermaster, Cto di Amd

“Per tenere il passo con la crescente domanda di prestazioni ed efficienza di elaborazione e per promuovere l’innovazione continua in Amd, negli ultimi cinque anni abbiamo incrementato gli investimenti in ricerca e sviluppo”, prosegue Papermaster. Sono passati da da 1,5 miliardi di dollari nel 2019 a 5,9 miliardi di dollari nel 2023. Oggi Amd si posiziona oltre che nella proposta di unità di calcolo per i computer, anche nel calcolo ad alte prestazioni con l’AI, quindi nel ‘supercalcolo’, come con le proposte per il cloud, il calcolo all’edge e quello embedded.

Negli anni si è dimostrata una scommessa corretta quella della riprogettazione dei sistemi basata su un “approccio modulare” che ha dato vita ai primi progetti chiplet Cpu e Gpu, gli acceleratori Amd Instinct serie MI300, con l’ingegnosa architettura con i chip sovrapposti sia orizzontalmente sia verticalmente, per soddisfare le esigenze di calcolo necessarie all’utilizzo dei large language model. “Oggi le tecnologie Amd sono presenti nel 30% dei server a livello globale, in 140 dei 500 migliori supercomputer, ed in 8 dei 10 supercomputer più efficienti dal punto di vista energetico attualmente utilizzati dai ricercatori per risolvere alcune delle sfide più critiche nella ricerca”, dettaglia Papermaster. Tra gli ambiti di utilizzo più avanzati anche la chirurgia assistita da robot, la prossima generazione di veicoli, le telecomunicazioni in 5G e , in ambito spaziale… a bordo del Mars Rover.

Se i data center permettono l’utilizzo dell’AI per il calcolo su larga scala, l’AI ha un futuro anche “in locale”, negli utilizzi all’interno delle applicazioni per scopi personali. “Serve quindi incorporare motori di AI nei client e nei dispositivi finali”. E proprio Amd ha già portato un’unità di elaborazione neurale (Npu) dedicata integrata in un processore x86. Unità destinate a gestire le applicazioni AI locali in modo efficiente, offrendo prestazioni e durata della batteria migliori nei dispositivi (a giugno al Computex, Amd si presenterà con importanti novità proprio in questo ambito).

Per il futuro, il Cto inquadra “cinque anni di progressi grazie a tecnologie però basate su ecosistemi aperti in cui le partnership industriali saranno strategiche”. L’AI sta rimodellando anche il mondo delle sviluppo spostandolo da un approccio a silos di realizzazione dei singoli prodotti con i propri stack software a un portafoglio modulare con prodotti ‘relazionabili’ sulla base di un unico stack software AI per semplificarne l’implementazione a sviluppatori e utenti. Si tratta di un approccio orientato alla soluzione, quindi basato sull’ottimizzazione dei processi dal silicio al software fino alle applicazioni finali.

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