Siamo alla fine dell’anno, quasi. Si fanno bilanci ma soprattutto si stilano previsioni per il tempo a venire. Trend per il mondo economico, tecnologico, finanziario, sanitario, manifatturiero… Chi più ne ha più ne metta, ma sempre spunti validi per capire le direzioni tracciate. In questo affollamento di sfere di cristallo, il mondo tecnologico non è da meno, fa da sé, ma nello stesso tempo impatta con le sue previsioni su tutti i mercati. Come dire: se riusciamo ad avere una visione completa sui trend innovativi che la tecnologia sta portando avanti, potremmo avere più strumenti per prendere decisioni su come trasformare la strategia della nostra azienda negli anni a venire. Innovazione come leva.

Cito una ricerca su tutte, quella realizzata da Capgemini Research Institute a livello globale TechnoVision Top 5 Tech Trends to Watch in 2025, i cui risultati saranno presentati al Ces di Las Vegas il prossimo gennaio. “Lo scorso anno avevamo previsto l’emergere di modelli linguistici di GenAI e di agenti di intelligenza artificiale più piccoli, l’importanza della post-quantum cryptography (confermata dalla pubblicazione degli standard) e l’evoluzione dei semiconduttori trainati dal massiccio utilizzo delle intelligenze artificiali – commenta Pascal Brier, Cio di Capgemini e membro del Group Executive Committee -. Per il 2025 prevediamo che AI e GenAI avranno un impatto rilevante sulle priorità delle aziende e su molte tecnologie correlate, come la robotica, le supply chain e il mix energetico del futuro”.

Qualche anticipazione. Le cinque tecnologie da tenere d’occhio nel 2025: AI generativa, cybersecurity, robotica, nucleare, supply chain di nuova generazione. Guardiamole una ad una. 

1 – AI generativa: l’era degli agenti AI

Se si osservano gli annunci dei vendor negli ultimi mesi, salta all’attenzione di tutti quanto l’AI generativa stia entrando nell’era dell’agentificazione, dove i sistemi AI evolvono grazie ad Agenti AI specializzati e interconnessi. Secondo Capgemini, il 32% dei professionisti intervistati (su un panel di 1.500 dirigenti) identifica gli agenti di intelligenza artificiale come la principale tendenza tecnologica in ambito data & AI per il 2025. Agenti AI che, semplificando l’utilizzo dell’AI, inizieranno a operare in modo autonomo, gestendo attività come supply chain o manutenzione predittiva, senza richiedere la costante supervisione umana. “Il passo successivo agli Agenti AI sarà l’ascesa del superagente, un orchestratore di sistemi AI multipli, che ne ottimizzerà le interazioni. Nel 2025, questi progressi daranno vita a nuovi ecosistemi di AI in diversi settori, consentendo nuovi livelli di efficienza e innovazione”, precisa la ricerca. Questo perfezionamento dei modelli di intelligenza artificiale raggiungerà alti livelli di sofisticazione e accuratezza, rendendo i sistemi multi-agente una soluzione per gestire situazioni complesse e anche imprevedibili. “Ciò aprirà nuove opportunità in settori che richiedono risposte rapide e flessibili a sfide inattese, come la sanità, il diritto e i servizi finanziari”.

2 –  Cybersecurity: nuove protezioni, nuove minacce

L’AI sta trasformando il settore della cybersecurity, rende più gravi e sofisticate le  minacce da una parte, permette di creare software e sistemi di protezione più avanzati dall’altra. Trend confermati anche dal Barometro Cybersecurity di NetConsulting cube presentato in settimana alla Cyber Warfare Conference di Milano. Minacciati dalla crescita esponenziale degli attacchi, le aziende si trovano a dovere intensificare gli investimenti in cybersicurezza, dalla protezione degli endpoint e delle reti, all’adozione di strumenti automatizzati di rilevamento delle minacce, in particolare utilizzando la threat intelligence guidata dall’intelligenza artificiale. Crescerà in futuro l’interesse negli algoritmi di crittografia (e di crittografia post-quantistica legate al calcolo quantistico) correlato anche alla necessità di creare un forte legame di fiducia nei confronti di applicazioni e sistemi gestiti in modo autonomo dall’AI. Sarà fondamentale infatti fare in modo che gli esseri umani si fidino dei sistemi di AI, facendo leva sull’AI nel processo decisionale e nel controllo operativo.

3 –  Robotica alimentata dall’AI, confini uomo-macchina

Se l’AI ha accelerato lo sviluppo di robot di nuova generazione, oggi lo sviluppo della GenAI sta favorendo la creazione di nuovi prodotti come robot umanoidi e cobot (robot collaborativi), in grado di adattarsi a scenari diversi e apprendere continuamente dall’ambiente. Secondo la ricerca, il 24% dei dirigenti senior e il 43% dei venture capitalist considerano l’automazione e la robotica alimentate dall’AI come una delle principali tendenze tecnologiche del 2025 in ambito data & AI. Robot più autonomi guidati da una AI in grado di gestire decisione complesse porteranno cambiamenti nel futuro del lavoro, in particolare in settori come manifattura, logistica e agricoltura. “L’ascesa di macchine alimentate dall’AI, che imitano comportamenti umani, sfida la nostra concezione di leadership, responsabilità e collaborazione, spingendoci a ripensare il ruolo degli esseri umani –  continua Capgemini Research Institute . I robot alimentati dall’AI diventeranno elementi chiave di sistemi intelligenti e connessi, rivoluzionando i processi industriali grazie a maggiore efficienza, flessibilità e innovazione”. Entro il 2025, i progressi nell’elaborazione del linguaggio naturale e nella machine vision potenzieranno ulteriormente le loro capacità.

4 –  Nucleare: AI energivora spinge tecnologie pulite

Da una parte il cambiamento climatico dall’altra la crescente domanda di energia richiesta da tecnologie ad alto consumo come l’AI. In questo dilemma, l’energia nucleare si conferma un tema centrale per il 2025, trainata dall’urgente necessità di energia pulita, affidabile e controllabile. Un trend che sta già spingendo i grandi player tecnologici a rivolgersi all’energia nucleare per soddisfare le esigenze computazionali, con investimenti su larga scala nelle tecnologie dei reattori e nella gestione delle scorie, data la consapevolezza che le sole energie rinnovabili non sono sufficienti a sostenere le necessità energetiche globali. “Sebbene a settembre/ottobre 2024 pochissimi dirigenti a livello globale abbiano indicato i reattori modulari di piccole dimensioni (Smr) tra le prime 3 tecnologie in ambito di sostenibilità per il 2025, lo sviluppo degli Smr dovrebbe accelerare entro la fine del prossimo anno. Tra le altre priorità di innovazione spiccano i progressi verso un’energia pulita e illimitata con la fusione nucleare e i reattori modulari avanzati, che utilizzano nuovi tipi di combustibili, temperature più elevate e, in alcuni casi, promettono di ridurre la produzione di scorie nucleari” precisa la ricerca.

5 – Supply chain di nuova generazione con AI integrata

La supply chain, che dagli anni del Covid ha mostrato il suo ruolo strategico ma anche la sua vulnerabilità, si trova ad affrontare condizioni spesso imprevedibili legate agli equilibri socioeconomici e geopolitici, che mettono a dura prova efficienza, costi, resilienza e sostenibilità. Tecnologie chiave come AI, dati, blockchain, IoT e connettività con reti satellitari (anche per coprire le aree bianche) stanno assumendo un ruolo strategico nel migliorare l’efficienza consentendo alle aziende di potenziare le capacità predittive e di adattarsi. Secondo Capgemini, il 37% dei dirigenti identifica le supply chain di nuova generazione, come la principale tendenza tecnologica per l’industria e l’ingegneria nel 2025, grazie anche alla spinta di regolamentazioni come il Digital Product Passport dell’Unione europea, che renderà obbligatorio per le aziende tracciare e comunicare l’impronta ambientale dei loro prodotti, spingendole ad adottare pratiche più sostenibili.

Guardando al 2030, arriverà l’AI generale?

Ma quali saranno le tecnologie che caratterizzeranno i prossimi 5 anni, al 2030?
L’AI impatterà nel mondo della biologia ingegneristica per fare entrare nella fase di scalabilità la produzione di materiali innovativi e lo sviluppo di farmaci, ma ambirà anche a  nuove sfide (assemblaggio molecolare, terapie genomiche, vaccini personalizzati, GenAI per la progettazione di proteine).
Farà un salto importante il calcolo quantistico, con le sperimentazioni di Poc per casi d’uso reali. Bisognerà invece essere più cauti sui tempi d’arrivo dell‘intelligenza artificiale generale (penso, dunque sono), che non si paleserà in forma finita prima del 2030 (secondo il 60% dei dirigenti e il 60% dei venture capitalist).
Anche se la GenAI ha fatto passi enormi in solo pochi anni su quest’ultimo trend è ancora davvero prematuro fare congetture: perché un conto è avere una AI che imita l’intelligenza umana, un altro sarà avere una AI che la renda irrilevante. Buon 2025!

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