Il Mise ha stanziato 100 miloni di euro per supportare la digital transformation delle piccole e medie imprese italiane, il cuore del tessuto economico del nostro paese.
Ad annunciarlo è stato il Ministero dello Sviluppo Economico, che a fine ottobre ha anche pubblicato tutti i dettagli dell’iniziativa sul sul proprio sito.
Dal 30 gennaio al 9 febbraio 2018 le micro, piccole e medie imprese italiane potranno presentare la domanda per l’ottenimento di un contributo in forma di voucher per l’acquisto di hardware, software e servizi specialistici finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’ammodernamento tecnologico.
La misura agevolativa prevede in particolare il sostegno economico ad acquisti di beni e servizi che consentano di modernizzare l’organizzazione del lavoro mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, incluso il telelavoro; di sviluppare soluzioni di e-commerce; di fruire della connettività a banda larga e ultralarga o a tecnologia satellitare; di realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.
Ogni impresa potrà beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10.000 euro, da utilizzare nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.
Una volta verificata la documentazione che le imprese sono tenute a presentare entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese, il Mise determinerà l’importo del voucher da erogare in relazione ai titoli di spesa risultati ammissibili.
Il programma prevede anche una riserva destinata alla concessione del voucher alle micro, piccole e medie imprese che hanno conseguito il rating di legalità e che sono quindi incluse nel relativo elenco dell’Agcom.
“C’è una grande opportunità per le nostre piccole e medie imprese”, ha dichiarato Alberto Baban, Presidente Piccola Industria di Confindustria, intervenendo ad un convegno sul tema: “Perché il mercato che vuole prodotti italiani oggi è sempre più grande e la modalità di accesso è agevolata dalla tecnologia”.
Il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha così commentato la manovra: «Industria 4.0 non si basa su incentivi, ma su misure basate su ammortamenti maggiori rispetto all’usuale procedura, che puntano a spingere gli investimenti delle imprese già impegnate a seguire i dettami della rivoluzione digitale»
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