“SecYOUrity Innovation. Strategy. Business”, un evento dedicato ai partner italiani, vecchi, nuovi e potenziali, ma anche un momento per delineare vision, strategie, posizionamento ed evoluzione delle minacce della cybersecurity.
Sono queste le direttrici dell’incontro organizzato da Kaspersky Lab, che ha dato la possibilità ai partner di testare con mano le nuove soluzioni in portafoglio.
A presentare la giornata, il general manager Morten Lehn, unico norvegese di una azienda con il 50% dei 4.000 dipendenti proviene dalla Russia, paese in cui si generano le principali minacce globali, ma “dove risiedono anche le più grandi intelligenze in grado di fronteggiarle – precisa –.
A maggiore numero di criminali corrispondono maggiori competenze ed è per questo che si rende necessario avere un’alta attenzione su quell’area del mondo, per avere una visione globale delle minacce e prevenirne gli effetti”.
A certificare la pericolosità delle nuove insidie, un dato economico: ammonta a 1,2 milioni di dollari il danno medio per un’azienda che non riesca a respingere un cyber-attacco mirato. Cifra che considera sia il blocco della produzione, ma anche il danno di immagine e la perdita di valore sul mercato azionario.
“Il 2017 è stato un anno intenso e complesso – spiega Lehn – con attacchi pesanti ogni giorno, ma tante partite sono state vinte e ne siamo usciti ancora più forti”.
Kaspersky Lab cresce infatti a livello mondiale e registra nel 2017 un fatturato di 700 milioni di dollari, in aumento del 6% anno su anno, con l’Italia che contribuisce al trend: “Lo scorso anno è stato difficile perché il mercato è cambiato anche in Italia in modo radicale pur risultanto alla fine nel complesso positivo: la squadra è cresciuta, con 50 persone nei due uffici tra Milano e Roma e nuovi competence center”. L’Italia si posiziona terza in Europa, dopo Francia e Germania. “L’obiettivo è superare i francesi – dichiara Lehn – mentre puntare a surclassare la Germania è ad oggi impossibile”.
I partner strategici
Per centrare l’obiettivo Kaspersky Lab sta attivando insieme al canale di distributori e ai partner progetti di formazione e ricerca, peraltro già nel DNA dell’azienda, come dimostra il numero di 1.800 ricercatori sui 4.000 dipendenti.
In questo contesto, “l’arrivo in Europa di un ente neutro sulla trasparenza dà maggiore visibilità” ritiene Lehn, sottolineando l’importanza di un programma di security awareness per le aziende e l’avvio da parte di Kaspersky Lab di una Global Transparency Initiative. “Il 2018 sarà l’anno dell’entrata in vigore del GDPR. Secondo le statistiche, le aziende che implementano un programma di security awareness possono ridurre del 90% il numero di incidenti informatici, investendo il 76% in meno sugli incidenti di sicurezza rispetto a quelle che non usufruiscono della formazione”.
Giampaolo Dedola, nuovo security researcher di Kaspersky Lab, delinea lo scenario attuale delle minacce, con nuovi gruppi di attacco che, specializzati in ATP e attacchi mirati, riescono a colpire obiettivi altamente strategici come governi, organizzazioni militari e istituti finanziari, . Ad essere attaccati sono sempre più i software leciti e non strumenti creati ad hoc, con il vantaggio per i cybercriminali di non avere praticamente costi e di rendere l’attribuzione degli attacchi quasi impossibile.
“Tre sono le azioni efficaci da mettere in campo per difendersi – spiega Dedola –: la raccolta delle informazioni, il monitoraggio con tecnologie avanzate, e la capacità di predisporre un piano ben chiaro per tutte le fasi dell’attacco, con l’individuazione di figure professionali interne o esterne all’azienda che intervengano in caso di incidente”.
In un mercato degli endpoint con andamento flat, dove sono invece i servizi a registrare una forte crescita, è su questi ultimi che bisogna giocare la partita. Lo sostiene Giampiero Cannavò, Head of Channel B2B di Kaspersky Lab Italia, che sottolinea anche la strategicità dei partner nelle politiche di vendita: “Il canale rappresenta una parte fondamentale del nostro business in quanto tutti i prodotti e servizi venduti da Kaspersky Lab vengono gestiti tramite i nostri partner. Quest’anno contiamo di reclutare nuovi partner ad alto valore aggiunto in grado di supportarci nella nostra sempre più vasta offerta sia per il mercato enterprise sia per le Pmi”.
“Non bisogna chiedersi se ma quando avverrà l’attacco” dichiara Maura Frusone, Head of Marketing Kaspersky Lab, ribadendo come le aziende tendano spesso a sottovalutare il rischio di essere protagoniste di cyber attacchi e non dispongano di adeguate risorse e competenze per difendersi dalle minacce informatiche. “I vettori degli attacchi sono sempre più complessi e nessuna azienda è protetta. Servono quindi processi efficaci, flessibili, affidabili e adattabili alle piattaforme di tutti i clienti per agire con risposte più tempestive sul mercato. Affidarsi a un partner a valore non garantisce solamente una protezione avanzata dalle minacce più sofisticate ma consente anche di ridurre i costi relativi alla sicurezza informatica”.
“La nostra visione si fonda su redditività, gestione condivisa del business, massima visibilità, e servizi completamente incentrati sui partner” precisa la maager. A questi ultimi è stato dedicato il nuovo programma di incentivazione, con partner premiati su progetti e performance, come l’High Performance Club, realizzato in partnership con casa Ferrari, che non rappresenta per Kaspersky Lab solo uno sponsor ma anche una solida partnership tecnologica sulla sicurezza. Dedicato ai partner anche un momento per premiare i più performanti, come Akito, che ha ricevuto il titolo di partner best growth 2017.
© RIPRODUZIONE RISERVATA