F-Secure festeggia i trent’anni e ripercorre le tappe della sua storia, dal 1988, quando fu fondata a Helsinki con il nome di Data Fellows, per poi adottare l’attuale denominazione nel 1999. Pioniera nel mondo della cyber security, la multinazionale finlandese oggi è presente in oltre 100 paesi, con 25 uffici a livello globale, stando al passo con l’evoluzione delle minacce e anticipando spesso i trend con tecnologie nuove. Sono attribuibili a F-Secure, ad esempio, il primo scanner antivirus euristico lanciato nel 1991 o il primo anti-malware per il mobile nel 2002. Oggi la sicurezza degli EPP è il core business, insieme alla soluzione endpoint protection cloud based, alla difesa di aziende e utenti da attacchi informatici avanzati, violazioni di dati e ransomware.

Jimmy Ruokolainen, Vice President, Product Management, Cyber Security Products and Services F-Secure
Jimmy Ruokolainen, Vice President, Product Management, Cyber Security Products and Services F-Secure

La nuova strategia dell’azienda – Predict, Prevent, Detect, Respond – guida oggi tutta l’offerta F-Secure, dove il valore della prevenzione è un elemento essenziale.
Lo spiega Jimmy Ruokolainen, Vice President, Product Management, Cyber Security Products and Services F-Secure: “La digitalizzazione espone oggi le aziende ad alti rischi ed anche la migliore tecnologia, da sola, non è sufficiente a contrastare i cyber criminali moderni. Ecco perché – aggiunge Ruokolainenmonitoriamo continuamente il panorama delle minacce per individuare e prevenire gli eventi, grazie ad un lavoro di squadra che vede talenti ed esperti interni all’azienda (300 negli ultimi 2-3 anni) analizzare le tattiche e le evoluzioni dei cyber-attacchi. Investire nella cyber security per la protezione del futuro è il nostro obiettivo. E questo deve avvenire in piena trasparenza durante tutto il processo di business, un valore assoluto per noi, insieme alla “democratizzazione” della protezione, che consideriamo una missione”.

F-Secure portfolio evolution
F-Secure portfolio evolution

Attacchi sempre più mirati e fileless 

Le aziende a livello globale vengono compromesse da attacchi informatici sempre più mirati e fileless, che utilizzano metodi progettati per evadere le tecnologie tradizionali di protezione degli endpoint molto più che in passato.
Dalle analisi F-Secure risulta che il 55% degli incidenti investigati dai servizi di incident response sono causati da attacchi mirati, mentre solo il 45% sono opportunistici.
Anche un recente studio di Ponemon prevede che il 35% degli attacchi nel 2018 saranno fileless, con una crescita del 6% rispetto al 2017, e con una probabilità quasi 10 volte maggiore di risultare vincenti rispetto ad attacchi tradizionali basati su file. Un report del SANS Institute rileva anche che il 32% delle organizzazioni ha riscontrato attacchi fileless che coinvolgono metodi come l’escalation dei privilegi, il furto di credenziali amministrative, attacchi script Powershell, e movimento laterale. Il phishing e il ransomware rimangono le preoccupazioni principali. In particolare, il 72% delle organizzazioni ha avuto a che fare col phishing, la tecnica di attacco con maggior impatto sulle organizzazioni.

Antonio Pusceddu, Country Sales Manager Italy
Antonio Pusceddu, Country Sales Manager Italy

“Arriviamo da 25 anni di protezione nell’Endponit protection technology, ma questo ormai non è più sufficiente – dichiara Antonio Pusceddu, che guida F-Secure nel nostro paese in qualità di Country Sales Manager Italy. La nostra azienda, storicamente legata a quel mondo, ha saputo trasformarsi per rispondere ai cambiamenti richiesti per gestire minacce oggi molto più eterogenee e complesse. E lo ha fatto ampliando l’approccio alle tematiche di sicurezza in una logica più globale”.

“In Italia, ci troviamo nel mezzo di un processo cruciale di trasformazione – prosegue Pusceddu–. Costruire una brand credibility ed allargare le competenze è oggi il nostro impegno, in un mercato importante per la nostra azienda. Qui stiamo facendo convergere comunità di venditori e partner di canale che hanno seguito il nostro percorso negli anni e che oggi sono considerati come nuovi interlocutori legati ad un concetto più ampio di cyber sicurezza e con una maggiore attitudine agli investimenti”. Segnalata in questo contesto, l’importanza di una comunicazione “continua e reciproca” con i partner con feedback costanti ed il ruolo di questi ultimi come “educatori per aziende e utenti per un miglior utilizzo dello strumento informatico soprattutto in termini di attenzione alla sicurezza“.

Pusceddu sottolinea anche l’importanza di “assistere il cliente nella fase di post-compromise”. Va in questa direzione l’introduzione di un nuovo servizio gestito per la rilevazione e risposta alle minacce sugli endpoint (EDR, Endpoint Detection and Response) per proteggere le aziende da attacchi mirati e minacce avanzate. Creato tramite la sua rete di partner di canale, il servizio offre loro l’opportunità di cavalcare il mercato dei servizi gestiti EDR.

Combinazione uomo-macchina

Nell’evoluzione della strategia di F-Secure risulta determinante l’utilizzo dei nuovi paradigmi che vedono una commistione uomo-macchina. 
Lo sottolinea Ruokolainen, che dichiara: “Serve una protezione globale e la sfida ci vedrà vincenti solo grazie alla combinazione tra uomo e macchine. Utilizzare le tecnologie più innovative come cloud (F-Secure è la prima azienda ad avere una soluzione integrata con Salesforce), intelligenza artificiale, machine learning, analytics, insieme agli analisti di F-Secure per rilevare minacce avanzate che sono penetrate nella rete, e fornire una guida ai nostri partner – una rete di oltre 650 in più di 100 paesi – per dare risposte alle organizzazioni del midmarket”.

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