Ricordiamo che il DESI è dal 2015 l’indice Ue che posiziona tutte le nazioni della Comunità in un ranking relativo alla digitalizzazione, articolata su diversi temi.
L’Italia vanta da anni la non invidiabile posizione di “quasi ultima” ed anche quest’anno, malgrado qualche miglioramento, non si schioda da posizioni ben al di sotto della media Ue: nell’indice digitale europeo DESI per il 2018, l’Italia si conferma 25a su 28 nazioni, posizione invariata dalla creazione dell’indice.

Indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI) - Ranking 2018
Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI) – Ranking 2018

Certo, la Commissione Ue nel suo rapporto annuale segnala come positiva la crescita della copertura in fibra ottica “in fase di recupero” dal 23° posto nel 2016 al 13° del 2017, e sottolinea anche i progressi a livello nazionale sul tema dell’integrazione delle tecnologie digitali e dei servizi pubblici digitali.
Per contro, non ci schiodiamo dalla carenza cronica di “competenze digitali”: le misure messe in campo dal Governo sono definite ancora insufficienti, ed hanno come conseguenza il posizionamento critico su tutti gli altri comparti analizzati, dalla banda larga mobile al numero di utenti Internet, dai servizi online all’e-commerce all’ e-government.
Sulla connettività, l’Italia è al 26º posto fra gli Stati membri dell’Ue, retrocedendo di un posto rispetto al 2017. La percentuale di copertura fissa è rimasta invariata al 99%, con un valore leggermente superiore alla media Ue (97%). Sulla NGA, la banda larga veloce, la copertura è passata dal 72% all’87%, superando la media Ue (80%). Sulla banda larga ultraveloce (100 Mbps e oltre) è ancora in ritardo, con una copertura del 22% contro una media Ue del 58%.
Sulle percentuali di utilizzo, gli 86 abbonamenti ogni 100 persone della banda larga mobile ci posizionano leggermente al di sotto della media Ue (90), mentre sulla la banda larga fissa facciamo registrare un lieve incremento, non sufficiente a smuoverci dal fondo della classifica.

DESI - Mappa copertura broadband fissa e NGA
DESI – Mappa copertura broadband fissa e NGA

Sul capitale umano, l’Italia è retrocessa di un altro posto, ed è in fondo classifica. La percentuale di utenti Internet è in lieve incremento, così come il numero di specialisti ICT, che passa dal 2,5 al 2,6%; ma sono miglioramento di gran lunga inferiori a quanto fanno le altre nazioni europee. La prospettiva è ancora peggiore: decrementa la percentuale di laureati in discipline scientifiche, tecnologiche e matematiche (Stem), che si attesta a quota 1,3% nella fascia di età 20-29 anni (rispetto all’1,4% dell’anno precedente). In sintesi, secondo la Ue (e non solo) l’Italia manca di una strategia globale dedicata alle competenze digitali.
Sull’utilizzo di Internet, l’Italia non fa progressi, confermandosi al penultimo posto in classifica. L’utilizzo di servizi online come shopping online, eBanking e social network ha segnato un lieve aumento, ma siamo ultimi in Europa per la lettura delle notizie online. Solo il 56% degli italiani consulta siti di informazione sul web, contro il 60% dell’anno precedente, molto al di sotto della media Ue (72%).
Sull’integrazione delle tecnologie digitali, l’Italia ha fatto qualche progresso, ma è comunque retrocessa dal 19º al 20º posto, in ragione delle migliori performance degli altri Paesi. Le imprese italiane sono al di sopra della media europea in merito all’utilizzo di soluzioni di eBusiness, di processi automatizzati per lo scambio di informazioni elettroniche e adozione di Rfid. Sul tema e-commerce, abbiamo una situazione contraddittoria: cresce la percentuale di PMI che fanno vendita online, anche verso l’estero, ma decrementano le vendite elettroniche.

DESI - Performance per dimensione ed evoluzione nel tempo
DESI 2018 – Performance per dimensione ed evoluzione nel tempo

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