Il mondo del lavoro si trasforma insieme alle competenze digitali richieste dal mercato ed i giovani che intraprendono i percorsi universitari devono partecipare al cambiamento che la digitalizzazione impone.
IBM realizza un’importante iniziativa volta a supportare i giovani in questo cammino, destinata al mondo universitario e agli studenti che vogliono mettersi alla prova su progetti concreti, supportati dall’esperienza delle realtà imprenditoriali del territorio, dalle competenze delle università e dalla disponibilità degli esperti e delle tecnologie all’avanguardia.
Nasce a Bari, nella sede del capoluogo pugliese di IBM, il laboratorio We|LAB, in cui pensare e creare in modo “unconventional”. Realizzato dal gruppo in collaborazione con Politecnico e Università di Bari e con il sostegno di aziende locali, il nuovo centro diventa un luogo per la messa a punto di progetti utili alla trasformazione digitale del territorio.
We|LAB ha ora lo scopo di dare vita a un polo di eccellenza, di valenza internazionale, focalizzato su competenze di Artificial Intelligence e Cloud, al servizio dell’intero ecosistema.
Bari è un centro di ricerca e sviluppo di IBM dal 1996 e da sempre mette la propria esperienza al servizio dell’innovazione come punto di riferimento per l’innovazione di molteplici settori. Proprio qui, in collaborazione con un grande player dell’energia, è nata per esempio la prima applicazione di gestione dei contatori elettronici in Italia. Oggi, con il lavoro di 60 specialisti, i progetti applicativi guardano alle utility – ciclo dei rifiuti, acqua e gas – al bancario e ai trasporti.
Approccio pratico e unconventional per gli studenti
La partnership strategica con i due atenei apre agli studenti dell’ultimo anno la possibilità di svolgere stage curriculare e corsi di formazione sulla tecnologia IBM, ottenendo crediti formativi. Attraverso modelli non convenzionali come il design thinking e la co-creation, grazie al nuovo laboratorio gli studenti si possono misurare con le sfide portate da concreti casi aziendali e dalla prototipazione delle idee che ne nasceranno.
“Il We|LAB aiuterà i giovani nello sviluppo delle nuove competenze, avvicinandoli alle necessità delle imprese impegnate nei progetti di trasformazione digitale – commenta Enrico Cereda, amministratore delegato di IBM Italia -. Per questa via, con il collante della tecnologia, si tiene vivo un circolo virtuoso di cooperazione tra le parti con cui sostenere lo sviluppo di un’innovazione aperta e di un’economia della conoscenza”.
I frutti delle prime sperimentazioni
Nel laboratorio le attività sono avviate da marzo e molti progetti sono già in cantiere. Come le collaborazioni avviate con imprese come Natuzzi, Megamark, Farmalabor, Casillo Group così come con la Facoltà di Medicina di Bari in ambito HealthCare.
Frutto delle attività di We|LAB è anche la realizzazione del disegno di una Blockchain dedicata alla filiera dell’Extravergine di Oliva che, nella fase di lancio, vede coinvolti OlivYou, il più grande e-commerce italiano di olio EVO e alcuni produttori della regione.
Questa tecnologia, che parte dalla tracciatura del “cultivar” e del processo di molinatura, verrà estesa a tutti altri passaggi critici della filiera e arriverà alla certificazione e alle funzionalità di “recall di prodotto”. L’ambizione è quella di innalzare la qualità dell’EVO “Made In Italy” su tutti i mercati internazionali.
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