Negli ultimi due anni, molto si è parlato di Impresa 4.0, di un’organizzazione capace cioè di generare valore dai dati, di rispondere velocemente alle esigenze del mercato e, addirittura, di anticiparle. Chiaramente gli incentivi legati al Piano Nazionale Impresa 4.0 hanno contribuito a velocizzare la modernizzazione degli impianti, inizialmente con un effort molto localizzato sulle fabbriche (industria 4.0) e poi esteso anche ad altri ambiti aziendali tra cui quello logistico.
Il motivo di questa focalizzazione degli investimenti in ambito logistico, oltre che per il “Fattore Calenda“, è da attribuire al fatto che la spedizione e l’immagazzinaggio delle merci si trovano ad affrontare dei cambiamenti di paradigma importanti.
e-commerce, sostenibilità e tracciabilità nei processi
Tra i principali fenomeni che impattano le catene logistiche, la globalizzazione dei business, trainata dall’e-commerce, è l’elemento più rilevante. La globalizzazione richiede alle organizzazioni una rapidità messa in atto di strategie capaci di porre l’azienda nelle condizioni di competere adeguatamente ad un’arena in continuo mutamento.
Un secondo fattore che abilita gli investimenti in ambito logistico, è legato a un’esigenza di ridurre gli impatti ambientali in risposta a ciò che viene dettato dai vari protocolli in essere legati alla sostenibilità.
Altro fattore rilevante fa capo alla distribuzione eterogenea dell’età media delle popolazioni. Per quanto riguarda l’Italia e più in generale il continente europeo, dovremo far fronte a un progressivo invecchiamento della popolazione e a un basso tasso di natalità, fattori che determineranno e genereranno nuove modalità di delivery dei prodotti.
Infine, esiste un ambito di investimento legato alla gestione della compliance e cioè di tutti quegli aspetti normativi locali, di sicurezza e di tracciabilità dei prodotti che oggi stanno diventando critici all’interno delle Supply Chain estese che sempre più dovranno garantire elevati indici di resilienza.
In buona sostanza, le organizzazioni stanno cercando di capire come far evolvere i loro processi logistici in ottica 4.0, cercando di: implementare catene logistiche flessibili, che permettano una visibilità e una tracciabilità dei prodotti trasportati e che siano oltremodo efficienti e capaci non solo di reagire agli eventi ma anche di prevederli; strutturare nuovi modelli e nuovi modi di approcciare la logistica supportati da un landscape tecnologico abilitante, più orientato al decision making e all’analisi delle informazioni; re-inventare la logistica distributiva dell’ultimo miglio e anche la qualità del servizio richiesto da parte del consumatore finale. L’affermarsi dell’e-commerce sta infatti modificando in modo sensibile il last mile delivery.
Droni, robot e waerable ottimizzano le attività
La tecnologia, elemento abilitante a supporto, è un elemento fondamentale per indirizzare tutti gli ambiti di ottimizzazione ed evolutivi citati ed insiste in ogni singolo anello della catena del valore.
In ambito Warehouse l’ottimizzazione, oltre ai sistemi di WMS, passa attraverso una maggiore automazione e l’introduzione di droni, robot e waerables.
L’utilizzo dei droni all’interno dei magazzini si sta rapidamente diffondendo. I droni vengono utilizzati per varie attività ma principalmente per la gestione del riassortimento e per verificare che i prodotti siano alloggiati correttamente. La loro adozione garantisce forti risparmi in termini di tempo come dimostra Walmart che ha ridotto da 1 mese a 1 giorno l’attività prima svolta da personale dedicato.
I robot vengono utilizzati per attività di pick and place e per il trasporto delle merci. Sono sempre più collaborativi e sono in grado di muoversi autonomamente all’interno dei magazzini, guidati da un’adeguata sensoristica.
A titolo esemplificativo, nel caso di Aware, azienda che produce formaggi, i robot si preoccupano anche del taglio e del packaging, con una quasi eliminazione degli errori dovuti al fattore umano.
I wearable all’interno dei magazzini si stanno diffondendo sempre più rapidamente. All’inizio le organizzazioni avevano puntato molto sugli occhiali smart. Oggi invece le aziende si stanno indirizzando su tecnologie indossabili che siano meno invasive rispetto agli occhiali (polsini, guanti, etc.) e che permettano comunque all’operatore di lavorare con le mani libere. Questi sistemi sono ormai tutti integrati con quelli di WMS.
Negli ultimi anni si è assistito a una implementazione sempre più diffusa di magazzini completamente automatizzati che garantiscono minori costi di gestione, elevati livelli energetici a capacità di gestire elevati volumi.
Il trasporto evolve con nuove tecnologie
Anche in ambito trasporti le innovazioni sono diverse e significative.
In primis, le aziende stanno provvedendo a una infrastrutturazione delle flotte che prevede:
– sensoristica a bordo per il controllo meccanico del veicolo funzionale a una corretta manutenzione e anche a una manutenzione predittiva
– sensoristica “ambientale” che permette alla flotta di interfacciarci con asset o con le infrastrutture delle Smart Cities.
Vi è poi una tendenza all’elettrico, nel rispetto delle politiche ambientali e sostenibili, più tutta la tecnologia che permette di interfacciarsi con i sistemi di ITS per l’ottimizzazione delle rotte, dei carichi e delle persone. Ne beneficiano la tracciabilità e la sicurezza di cose e persone.
Altro grande tema è legato alla guida autonoma. Molte case, anche ad uso consumer, stanno investendo negli autonomous vehicles. Anche in ambito trasporto merci sono in atto delle sperimentazioni come dimostrano i casi di Google e Uber sui camion e di Ansaldo sui treni.
L’ultimo punto inerente i trasporti, riguarda i droni per le consegne. E, in tal senso, Amazon rappresenta una delle aziende più visionarie. Amazon prevede infatti degli “alveari” che abbiano uno sviluppo verticale con una struttura a più piani e diverse aperture per l’accesso dei droni. Il brevetto descrive anche il possibile impiego di robot, i quali verrebbero utilizzati per spostare i droni in varie aree all’interno dell’edificio, ricollocandoli in caso di guasto o di preparazione al volo. I centri sarebbero concepiti come punto di riferimento per la consegna merci di camion o navi, se situati vicino a un fiume o a un porto marino, e comprenderebbero, per giunta, un’area self-service in cui i clienti potrebbero recarsi di persona a ritirare i loro pacchi.
Ancora difficile pensare ai droni per le consegne puntuali ai singoli acquirenti nel breve periodo. In Cina, aziende leader dell’e-commerce li utilizzano per servire zone rurali scarsamente popolate e di difficile raggiungibilità.
Big data e advanced analytics, tecnologie orizzontali
Se magazzini e trasporti rappresentano i punti focali di una catena di Supply Chain, esistono però delle tecnologie di tipo orizzontale che indirizzano il tema del decision making e del valore dell’informazione.
Big data e advanced analytics rappresentano soluzioni imprescindibili, senza le quali diventa difficile governare i processi e le scelte evolutive e predittive.
In ambito Warehouse le soluzioni analitiche sono a supporto dell’ottimizzazione delle operations o, attraverso l’utilizzo di appropriati algoritmi di machine learning, vengono utilizzate per il Predictive capacity planning. Anche in ambito transportation, come citato, gli ambiti di applicazione sono molteplici. Dall’ottimizzazione delle flotte sino alla predictive maintenence sui prodotti. Infine, l’applicazione delle soluzioni analitiche indirizzate verso il cliente finale permette di migliorare fidelizzazione e anticipare tendenze ed esigenze.
Se l’utilizzo delle soluzioni analitiche alla ricerca di valore ed informazione è un elemento che è stato o sta per essere indirizzato dalle organizzazioni, la blockchain rappresenta un punto di potenziale interesse per le aziende logistiche. E’ possibile infatti utilizzare le tecnologie e i modelli di blockchain per il tracking delle merci e/o dei containers, per gestite in modo ottimizzato e sicuro i contratti con i fornitori, per l’anticontraffazione dei prodotti e ancora per il monitoraggio della qualità delle merci. I benefici della tecnologia blockchain sono legati alla certezza e alla sicurezza delle transazioni.
Come già più volte sottolineato la tecnologia permette di ottimizzare i processi e ne abilita di nuovi ma rappresenta solamente un supporto, un potente enabler. Gli ingredienti che servono per traguardare un processo di digital transformation sono molteplici.
E’ necessaria una strategia che permetta di identificare quali sono i processi su cui intervenire in ottica competitiva, servono dei business case che permettano di analizzare gli impatti business e organizzativi, sono necessarie nuove competenze che siano in grado di governare le nuove tecnologie digitali e il supporto di specialisti che fanno dell’R&D il loro core business.
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