Il mercato ICT si prevede raggiunga i 55,6 miliardi di euro nel 2019 con crescite pari a +0,4% nel 2018 rispetto all’anno precedente e +0,8% nel 2019, sostanzialmente allineato alle previsioni macroeconomiche dell’andamento del Pil in Italia (+1%).
Mercato IT, crescono tutte le componenti
Entrando nel dettaglio delle analisi di Sirmi, il mercato IT vale complessivamente circa 22,3 miliardi di euro nel 2019 ed è previsto in crescita sia nel 2018 (+2,3%) che nel 2019 (+2,7% rispetto all’anno precedente), sebbene con dinamiche diverse a seconda dei diversi segmenti di prodotti e servizi.
Il mercato hardware vale circa 6,6 miliardi di euro nel 2019 ed è previsto in leggera ripresa sia nel 2018 (+0,2%) che nel 2019 (+0,4%), a riprova sia della ciclicità degli investimenti in tale comparto che delle strategie di adozione di servizi di cloud computing IaaS che ne frenano gli investimenti diretti all’interno delle aziende. Per quanto riguarda i server, le attuali previsioni per l’anno 2019 confermano il trend registrato nel 2018: i server X86 sono attesi in crescita del +4,8%, mentre i server non X86 sono attesi in decremento del -3,3%. I sistemi ingegnerizzati preintegrati di fascia alta continueranno a registrare crescite molto positive anche nel 2019 (+39%).
Per quanto riguarda il mercato PC e Tablet le previsioni per il 2019 sono sostanzialmente allineate agli andamenti consolidati nel 2018: leggermente positivo il mercato dei desktop (+3%), ancora negativo l’andamento dei notebook (-8%), mentre si prevede una leggera crescita per quanto riguarda il mercato dei tablet.
Il mercato software registra un valore di circa 5 miliardi di euro nel 2019 con una crescita contenuta del +0,5% rispetto al 2018 da un lato, sostenuta dalla buona dinamica del software infrastrutturale (soprattutto delle componenti di sicurezza) e delle suite di Business Intelligence e, dall’altro, frenato, dalla concorrenza del Cloud.
La crescita del Software Infrastrutturale (middleware) prevista nel 2019 (+2,2%) continua ad essere guidata dalla domanda di componenti di sicurezza (controllo e gestione identità, data protection, difesa reti e sistemi) e di strumenti per lo sviluppo applicativo, con riferimento in particolare alle tecnologie software a supporto di siti e portali, anche eCommerce.
Il calo del System Software (-1,9%) è attenuato dalla continua crescita delle componenti di virtualizzazione funzionali all’implementazione di infrastrutture on-demand.
La domanda di Software Applicativo è di fatto stabile e riflette la maturità della domanda di ERP e gestionali così come di soluzioni CRM. In questi ambiti, inoltre, la concorrenza del Cloud inizia ad essere apprezzabile: ciò è particolarmente vero per i gestionali, le cui funzionalità sono molto standardizzate e non richiedono attività di customizzazione o configurazione per essere usati, e per il CRM, in cui si stanno affermando soluzioni nativamente Cloud particolarmente efficaci nella gestione delle molteplici identità digitali dei clienti. Crescono, invece, le componenti applicative verticali e di nicchia.
Continua a crescere anche nel 2019 la domanda di soluzioni di Business Intelligence e di gestione documentale, funzionali alla gestione ed analisi del patrimonio informativo aziendale, mentre cala la domanda di packages di Office Automation su licenze a causa della loro progressiva sostituzione con soluzioni di tipo SaaS.
Il segmento dei Servizi di sviluppo (circa 3,6 miliardi di euro nel 2019) è previsto in ulteriore miglioramento sostenuto prevalentemente dall’andamento dei servizi professionali di tipo applicativo. L’intero comparto si prevede in crescita nel 2019 del +2,9% con il segmento dei servizi professionali a supporto delle applicazioni in crescita del +3,2% rispetto al 2018. Nel 2019 si prevedono in crescita anche le attività dei servizi di System Integration (+2,4% nel 2019), e dei servizi di Consulenza. Sono dinamiche strettamente legate alle attività di migrazione applicativa e sistemistica in ambiti innovativi come Industria 4.0 o Big Data.
I Servizi di gestione rappresentano il segmento di mercato a maggior crescita anche nel 2019 (+6,5% rispetto all’anno precedente) grazie alla continua crescita della domanda di servizi di Cloud Computing (+22%). Il valore complessivo nel 2019 di tali servizi si prevede di quasi 7 miliardi di euro. Il Cloud continua a essere una priorità, sia per conseguire obiettivi di efficienza economica, efficacia e flessibilità nella gestione delle risorse IT, sia come fattore abilitante di molte strategie di Digital Transformation. Nella maggior parte delle aziende, il Cloud non sempre rappresenta una piattaforma alternativa, ma bensì di affiancamento ad ambienti on premise e, anche all’interno del Cloud, è frequente la compresenza di servizi private, public e hybrid. A contribuire al trend sono tutte le componenti principali SaaS, IaaS e PaaS, a partire da quelle più rilevanti in valore assoluto, rappresentate dal Cloud Infrastrutturale e Applicativo.
Il mercato dei servizi di Outsourcing, il più maturo tra quelli analizzati, si prevede in ulteriore diminuzione del -1,6% nel 2019, essendo assoggettato ad una sempre maggiore concorrenza da parte dei servizi Cloud.
Tlc, i servizi mobili rallentano la crescita
Il mercato delle Telecomunicazioni si prevede raggiunga quest’anno un valore complessivo di circa 33,3 miliardi di euro con un decremento del -0,5% rispetto all’anno precedente. Tale dinamica è quasi esclusivamente causata dagli andamenti ancora negativi dei servizi mobili.
Il mercato delle TLC fisse è previsto in ulteriore miglioramento (+1,0% nel 2018, +1,6% nel 2019). I servizi di voce e di fonia appaiono sempre in diminuzione mentre i servizi internet confermano anche nelle previsioni al 2019 un andamento positivo (+9,1%). Si prevede anche una crescita degli apparati utente per merito della possibilità di acquistare e installare i modem e i router direttamente da parte degli utenti finali del segmento consumer senza l’obbligo di adozione di quelli suggeriti dagli operatori.
Il mercato delle TLC mobili è previsto in ulteriore diminuzione del -1,8% nel 2019. In particolare, i servizi mobili sono previsti ancora in forte contrazione (-4,9%) a causa della sempre maggiore competitività tariffaria tra tutti gli operatori presenti sul mercato, soprattutto nel segmento consumer. Il mercato dei servizi di messaggistica si prevede ancora in forte contrazione: ormai gli sms vengono progressivamente sostituiti dalle email, da WhatsApp, da Twitter, da Facebook e da altre piattaforme social. Resteranno un mercato di nicchia per comunicazioni rapide, urgenti e particolarmente diffusive. Negativo anche l’andamento dei servizi voce mentre i servizi browsing e internet mobili si prevedono nel 2019 in leggero aumento.
Il 5G impatta sull’ecosistema
Tutto il comparto delle telecomunicazioni deve comunque, a partire dal 2019, fare i conti con i progressivi progetti di sperimentazione della nuova tecnologia 5G.
Lo sviluppo del 5G riguarda un insieme molto variegato di servizi e applicazioni, che nel loro complesso non sono riconducibili all’impiego di una sola gamma di frequenze ma piuttosto a un insieme di gamme, aventi ciascuna determinate caratteristiche, e a infrastrutture di rete mobile e wireless interconnesse con quelle di rete fissa e, in particolare, con quella in fibra ottica. Inoltre, per talune funzionalità e impieghi particolari, è previsto l’utilizzo di collegamenti realizzati attraverso reti satellitari.
È bene sottolineare, inoltre, come il 5G non sia solo un evento tecnologico, ma rappresenti prima di tutto un’evoluzione dell’ecosistema, delle tecnologie, delle architetture, degli stessi modelli di business e dunque anche dell’organizzazione del lavoro di intere filiere. Le nuove reti 5G dovranno soddisfare le esigenze di tutti i nuovi casi di trasformazione digitale, come l’IoT, incluse le comunicazioni di tipo M2M e supportare tutti i principali settori verticali, e le applicazioni cosiddette critiche.
Nell’era del video streaming, ciò si traduce nella drastica diminuzione dei problemi relativi ai “ritardi” delle trasmissioni via Internet, e soprattutto in un salto in avanti dell’Internet of Things, dove gli oggetti comunicano tra loro per migliorare la vita quotidiana: dalle auto connesse agli elettrodomestici intelligenti, alle apparecchiature mediche, fino alle molteplici applicazioni industriali in chiave Industria 4.0. Gli impatti del 5G riguarderanno anche altri settori. Nei trasporti verrà assicurata la copertura del segnale fino a una velocità di 500 Km/h, garantendo i servizi Internet sui treni ad alta velocità, e consentendo l’accesso a qualsiasi tipologia di contenuti multimediali; e sarà possibile migliorare la gestione del traffico, con informazioni aggiornate in tempo reale, migliorando quanto già avviene in alcune grandi città con i sensori e la rete attuale. Un ulteriore ambito di applicazione riguarderà l’ambito dell’energia e delle utility, consentendo il monitoraggio in tempo reale di consumi e fabbisogni e riducendo di conseguenza sprechi e rischi di blackout. Già nel 2019 potremo avere le prime sperimentazioni delle reti 5G, anche se si stima una copertura significativa dei paesi industrializzati solo a partire dal 2022.
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