Marcata propensione all’acquisto da parte dei cosiddetti omnichannel shopper, impennata nell’utilizzo dei digital wallet e utilizzo preferibile del pc per le spese online più costose, queste sono le più importanti evidenze dello studio Unified Commerce Index 2019, la ricerca di Adyen basata sull’analisi di oltre 10 miliardi di pagamenti effettuati negli ultimi due anni.
Vengono definiti omnichannel shopper i consumatori che effettuano acquisti attraverso più canali. Sono loro gli acquirenti con la più marcata propensione all’acquisto se si analizzano e incrociano le abitudini sui diversi canali online, via smartphone e in store, e sono loro che tendono a spendere di più e con maggiore frequenza.
In particolare, se confrontati con il consumatore classico, gli omnichannel shopper si attestano su livelli di spesa maggiori del 30% e fanno acquisti presso il medesimo rivenditore quattro volte all’anno, mentre il consumatore classico si ferma a due. La possibilità di fare acquisti su diversi canali, insomma, è apprezzata e diventa fattore di preferenza.
Crescono inoltre gli acquisti effettuati via mobile, praticamente equivalenti a quelli effettuati via computer per spesa complessiva. Con una differenza da rimarcare, appena citata in apertura: i dispositivi più smart vengono preferiti soprattutto per pagamenti di somme più contenute, fino a 60 euro (pesano in questa fascia gli acquisti di “impulso”), contro una spesa media di 120 per i tablet e 126 euro da Pc.
I dati più interessanti della ricerca riguardano però l’incremento nell’utilizzo dei digital wallet (soprattutto da parte dei turisti), equivalente al 400% negli acquisti in store. A trainare la crescita sono Apple Pay e Google Pay in occidente mentre i viaggiatori cinesi contribuiscono al successo di WeChat Pay e Alipay.
La piattaforma Adyen, fonte della raccolta dati del report, è in grado di gestire tutto il processo di pagamento in un’unica soluzione tecnologica che si collega ad oltre 250 metodi di pagamento locali ed internazionali, tra i quali Visa, Mastercard, American Express, Sepa Direct Debit, le cinesi WeChat ed Alipay per 150 valute.
I numeri evidenziano anche come il valore di acquisto medio realizzato con questi ultimi portafogli digitali citati abbia un valore medio di ben quattro volte superiore rispetto alla media degli altri pagamenti (oltre 400 euro) a documentare la propensione dei cinesi in viaggio ad effettuare acquisti di beni di lusso e l’alta disponibilità di portafoglio del turista cinese in viaggio.
Philippe de Passorio, Country Manager Italia di Adyen, commenta: “E’ un’opportunità cruciale in ambito retail, in particolare per i brand del made in Italy che riscuotono un grande successo fra i viaggiatori cinesi. Oggi offrire un’esperienza d’acquisto fluida al turista internazionale è un’urgenza non procrastinabile, in particolare nel segmento lusso”.
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