Nessuno mette in discussione la trasformazione digitale, anzi, la maggior parte delle aziende apprezza i vantaggi ad essa collegati ma è anche consapevole, soprattutto all’inizio del percorso, che il successo dipenda dalla capacità di “ristrutturare” dalle fondamenta il business ribaltando anche i modelli operativi.
Lo pensa oltre il 70% delle aziende coinvolte nella ricerca Ntt da cui l’edizione 2019 del report Digital Means Business.
La ricerca vede coinvolti oltre 1.150 executive da 15 Paesi (Nord America, Europa, Medio Oriente & Africa, Asia e Pacifico) di oltre 11 settori di mercato.
La prima evidenza indica come i leader percepiscono le opportunità di business legate alla digital transformation (DT), ma allo stesso tempo solo la metà degli intervistati crede che il proprio gruppo dirigente abbia competenze adeguate a supporto della realizzazione del programma di trasformazione.
E questa mancanza è tra i principali ostacoli al successo trasformativo. Solo l’11% delle organizzazioni è soddisfatto dei responsabili della trasformazione digitale, sebbene tre quarti di queste aziende abbiano già intrapreso un percorso in questo senso.
Il rapporto sottolinea come ci sarebbe bisogno che i manager fossero pronti a cambiare la propria visione, creare un ambiente di lavoro differente e conciliare i nuovi obiettivi anche con nuove priorità comportamentali, per questo rivoluzionando anche gli indicatori di prestazioni per facilitare un approccio proattivo.
Anche perché mentre il 42% degli intervistati afferma che il business e l’IT stiano adempiendo ai compiti in modo più integrato, grazie all’introduzione della figura del chief digital officer (Cdo), poi solo il 12% è soddisfatto dell’effettiva esecuzione della pianificazione.
Due numeri che contribuiscono a completare il fotogramma: meno di un’azienda su tre interpreta la trasformazione digitale come sforzo collaborativo tra business e IT, ma allo stesso tempo praticamente la metà dei progetti DT è guidata dall’IT.
Luci e ombre quindi, in uno scenario complessivo in cui emerge che le aziende stanno cercando di capire come modellare il proprio business.
Il digitale crea opportunità per generare valore ma le aziende dovrebbero focalizzarsi meno sul perfezionamento di imponenti piani digitali e valutare con più attenzione e in modo iterativo il percorso formativo in grado di generare valore anche per comprendere meglio i passi successivi.
Spiega Wayne Speechly, VP of advanced competencies, Ntt: “Per molti aspetti, il peggior nemico per un’organizzazione è l’organizzazione stessa. Per questo motivo, ogni cambiamento deve essere supportato da una leadership pragmatica e consapevole del fatto che in prima persona dovrà abbracciare il cambiamento”.
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