Andare sul mercato come un soggetto unico ma dal business diversificato per coprire un’offerta sempre più ampia e integrata nel mondo della rete e dei servizi a valore.
E’ questo l’obiettivo della nuova Retelit che nasce dall’accordo tra l’azienda e il gruppo friulano Partners Associates (PA Group), acquisito al 100% per un controvalore di circa 60 milioni di euro. E che inserisce nello scenario italiano dell’Ict un nuovo operatore a sostegno dei processi di digitalizzazione delle imprese.
Ad annunciarlo, i vertici delle rispettive società, in un incontro a Milano per raccontare le strategie congiunte, frutto di un anno e mezzo di lavoro in un percorso che dovrebbe concludersi il prossimo 10 gennaio, al closing dell’operazione.
Tlc e It si incontrano
“Questo progetto rappresenta per noi una tappa estremamente importante, un’evoluzione verso il mondo del corporate; da oggi rappresentiamo un settore specifico, che nasce dall’incrocio tra Tlc e It (il rapporto è rispettivamente del 53% e 47%) e apre un futuro diverso per noi e per il mercato”, esordisce Dario Pardi, presidente di Retelit.
“Molti oggi sostengono di avere un’offerta integrata ma poi necessitano comunque di un supporto esterno – prosegue Pardi –. Con questa strategia Retelit punta ad essere riconosciuta non solo nelle vecchie competenze ma anche nei servizi acquisiti, come due facce di un unico strumento per andare in modo integrato ad offrire valore. Al momento, il nostro non è ancora un prodotto adulto ma neppure un bambino e la chiave di volta è che non dobbiamo più rivolgerci a terzi”.
Puntare sulla complementarietà
Gruppo PA si connota come system integrator e porta in dote un business consolidato, al servizio di 8.000 clienti, con soluzioni gestionali, di Crm, business analytics, networking, cybersecurity, servizi in cloud e datacenter, destinati trasversalmente a tutti i settori d’impresa, con molti servizi legati al mondo MES – monitoraggio processi di fabbrica, ma anche alla pubblica amministrazione.
“Un gruppo sano e liquido, che riesce a competere con i big”, racconta Ennio Baracetti, fondatore e presidente di PA Group. Il business infatti cresce: il 2018 segna un fatturato di 60 milioni di euro al +16% e 22 acquisizioni negli ultimi anni per accorpare e creare masse importanti sul mercato. 1.000 i comuni della PA a portafoglio, con la prospettiva di incrementarne il numero in modo consistente; qualche gara vinta all’attivo, come quella di Toyota che sceglie l’Italia.
“Abbiamo sposato diversi vendor in un forte equilibrio che i clienti ci riconosco e con una trasformazione interna verso un modello agile e il coinvolgimento delle risorse in un gioco di squadra”, continua Baracetti, che dettaglia il business di PA Group e la sua aggregazione in in quattro gruppi: PA ABS, partner Sap Hana (l’azienda è tra i primi tre clienti Sap), PA Expertise, attiva nel mondo Microsoft; PA Evolution, che gestisce le installazioni software e hardware, la manutenzione e la sicurezza, in partnership con Cisco; InAsset-Spin, settore specializzato nella gestione di servizi ed infrastrutture di datacenter, con una forte presenza nel Nord Est; asset che verrà ora fuso in un unico datacenter.
I primi tre asset rappresentano l’80% del business di PA Group, il quarto il 20%.
“Crediamo molto in questo matrimonio perché è fondato sulla complementarietà – spiega Baracetti – spiegando che la decisione è quella di tenere comunque divise le due realtà per andare incontro ai clienti. “Noi stessi abbiamo fatto una serie continua di acquisizioni, mai in questo caso abbiamo accettato di cedere perché siamo certi si apriranno una serie di opportunità congiunte”.
La convinzione è confermata dai termini dell’accordo: gli azionisti di PA Group decidono infatti di entrare nel capitale di Retelit sulla convinzione che le sinergie produrranno una crescita di oltre il 20% del business aggregato.
“La rete sta vivendo una profonda trasformazione; una volta era un mondo lontano e al suo interno le piattaforme non si parlavano – aggiunge Dario Pardi –. Oggi, con l’evoluzione della BI e grazie alla mobility tutto è cambiato; le aziende andranno verso la digital transformation con sempre meno applicazioni per arrivare in futuro a gestire tutto in un’unica soluzione con IoT e machine learning per navigare sul mondo della rete. PA Group ci supporta in questi processi aggiungendo applicativi, al momento quasi una rarità”.
La visione futura
Negli ultimi anni Retelit ha intrapreso un percorso di innovazione e ampliamento dell’offerta, passando da società infrastrutturata a fornitore di una gamma più ampia di servizi nell’ambito delle Ict.
L’acquisizione di PA Group accelera questa evoluzione. Lo dichiara Federico Protto, amministratore delegato di Retelit: “Insieme al presidente Dario Pardi avviamo oggi la seconda fase del processo di trasformazione iniziato nel 2015 con la nostra nomina ad amministratori della società”.
Oggi il business di Retelit si compone per il 16% di servizi e per l’84% di infrastrutture, spiega Protto. “Il nuovo soggetto si prepara a creare un bilanciamento molto più forte tra i due modelli, per andare ad agire su un mercato che prima non c’era per nessuna delle due realtà e che singolarmente non avremmo potuto intercettare. In definitiva, un mercato dove 1+1 non fa 2 ma porta ad una prospettiva di forte crescita e ad un plusvalore fra le società grazie ad attività sinergiche”.
“Presidiare tutta la catena del valore ha un vantaggio intrinseco e riteniamo che il soggetto che sta nascendo sia destinato a cambiare il volto dell’Ict in Italia, perché si presenta con delle peculiarità nuove; una business combination tra due realtà italiane sane. Utilizziamo un asset del gruppo per coprire nativamente tutti i servizi Ict, dal network, ai datacenter, al cloud, core application, digital servise, integretion e sviluppo; una strategia che siamo certi funzionerà”, conclude Protto.
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