Il dialogo, tra esperti del settore e startup, sulla trasformazione tecnologica del modello assicurativo tradizionale, a favore di una rinnovata esperienza per il cliente, è il tema centrale dell’incontro virtuale Il Ruolo degli Ecosistemi Insurtech nell’Evoluzione dei Servizi alla Persona, all’interno del palinsesto di Milano Digital Week 2020. La possibilità per i cittadini di accedere ai servizi di prevenzione, assistenza, rimedio e monitoraggio in qualsiasi momento e senza barriere è il modo in cui si realizza concretamente l’ecosistema insurtech, secondo Vittoria hub, l’incubatore italiano che propone programma di crescita dedicato all’Open Innovation nel mondo insurtech, basato su un modello di collaborazione tra startup, partner e Vittoria Assicurazioni.

Così lo spiega Gian Franco Baldinotti, CEO di Vittoria hub: “Saranno proprio le startup a rappresentare la risposta alla crescente domanda di occupazione a cui assisteremo nella fase immediatamente successiva all’emergenza. Essendo di recente formazione, si adegueranno all’economia vigente e avranno altresì bisogno di assumere ulteriori risorse per il proprio percorso di crescita”.

Gian Franco Baldinotti, Ceo di Vittoria Hub
Gian Franco Baldinotti, Ceo di Vittoria Hub

In questo momento, al Paese serve un cambio di passo, una diversa agilità, investire nelle idee ed eliminare le divisioni. “Come accadde nella Firenze dei de Medici. – interviene Fabrizio Cardinali, Cio di Vittoria hub – Il mecenate, in una Firenze divisa e reduce dalle pestilenze medievali, seppe ricreare un nuovo “aere” in città richiamando a sé menti straniere e geni creativi investendo nelle loro idee e nelle loro creazioni. Prima che sia troppo tardi, dobbiamo recuperare tale modello, ricreando un Rinascimento 2.0 in cui si ricerca cultura e innovazione, si ripone fiducia in visioni all’avanguardia e si valorizzano i talenti”. 
Tre quindi i fattori di cambiamento, secondo Vittoria hub: gli ecosistemi digitali integrati sulle necessità della vita quotidiana, l’attenzione per il customer journey e gli eServices, veri smart-services per le persone. Con proprio le persone “come un centro di gravità evolutivo” come sottolinea Nicolò Soresina, Coo di Vittoria hub. 

In uno scenario in cui, soprattutto in Italia, si registra un importante invecchiamento della popolazione, la diffusione di malattie croniche, e ora l’emergenza sanitaria l’unico approccio virtuoso secondo Francesco Zaini, Open Finance Director di G2 Startups è quello di una “Integrated health, resa possibile dalla tecnologia. Un nuovo approccio in cui la salute e il benessere delle persone sono al centro di un ecosistema di servizi”.

La parola alle startup quindi con le loro soluzioni innovative legate a quello che viene definito un ecosistema salute. Tra le esperienze più significative quella di Med-EA con la sua piattaforma polispecialistica per l’erogazione di prestazioni sanitarie in telemedicina fornite da medici sempre disponibili per l’interpretazione e la refertazione di esami medici e di Medicalbox che mostra con il percorso Vips (acronimo che significa Veloce, Informato, Personalizzato e Sicuro) un iter per offrire ai pazienti la possibilità di fruire delle prestazioni sanitarie desiderate e necessarie. Percorso in grado di accompagnare il cittadino  dalla prenotazione fino alla visita richiesta.

Un’indagine condotta nel mese di maggio su mille famiglie da VillageCare, per comprendere come i caregiver abbiano gestito l’emergenza e quali siano le aspettative future su welfare e tecnologie evidenziano come nell’emergenza chi presta cure ai propri cari abbia dichiarato un aumento del carico di cura dei propri cari (45%) e il 27% ha affermato di aver perso l’aiuto di badanti/assistenti famigliari.

Servirebbero più informazioni e orientamento rispetto ai servizi offerti (per l’88% del campione), maggior supporto nell’assistenza al proprio assistito (73%) ed un maggiore sostegno psicologico (per un intervistato su due). Secondo i dati della ricerca VillageCare, sono poi per la maggior parte le donne a sostenere il peso del supporto ai propri cari (genitori e coniugi che in tre casi su quattro non riescono ad uscire di casa da soli ed in uno su tre a prendersi cura della propria persona).

Tra gli strumenti di aiuto anche per queste situazioni, la startup Teseo propone il sistema di assistenza agli anziani da remoto, Kibi, che permette il monitoraggio degli anziani in ambiente domestico sfruttando i dispositivi wearable ed i sensori di prossimità. Ma in futuro sarà anche sempre più importante coinvolgere direttamente gli utenti ed attivare con essi un rapporto continuativo per l’engagement in modo da disporre di informazioni comportamentali utili per lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi su misura, da qui il programma di loyalty health proposto da Healthy Virtuoso.

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