I sistemi di calcolo che sfruttano tecnologie High Performance Computing richiedono alle aziende importanti investimenti che, di fatto, in diversi casi non potrebbero essere ammortizzati o comunque non sarebbero giustificati in relazione al reale utilizzo. Si tratta poi di sistemi in rapida evoluzione, un elemento che ulteriormente può influire sulle scelte anche in relazione alle competenze necessarie per riuscire a sfruttare i sistemi di calcolo Hpc al meglio. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare però, l’Hpc serve sempre più spesso ad un numero elevato di aziende, non necessariamente enterprise.
E’ indispensabile per la ricerca medica – la ricerca sui vaccini e sui rimedi antivirali in corso si basa di fatto su risorse di calcolo Hpc che possano accelerare la capacità di test – ma viene utilizzato anche dai servizi finanziari e nella progettazione da parte di tutto il comparto automobilistico, ed ancora con le applicazioni intensive di machine learning, per esempio per l’elaborazione del riconoscimento del linguaggio naturale. Anche per questi motivi, quello dell’Hpc è un mercato in forte crescita, tanto che Hyperion Research prevede che, entro il 2023, i ricavi relativi all’Hpc su public cloud toccheranno il valore di 7,5 miliardi di dollari
Proprio in questo contesto, in occasione di Oracle Live, l’azienda ha declinato la roadmap per l’offerta High Performance Computing sul cloud pubblico che permette a tutte le aziende di accedere a risorse di calcolo importanti come quelle fornite dall’Hpc, per quelli che sono i reali utilizzi, una scelta che piace alle organizzazioni. Oracle collabora con Intel e prevede per i primi mesi del 2021 di poter proporre al mercato istanze di calcolo HPC basate sui processori Ice Lake di Intel, per migliori performance rispetto all’attuale proposta di istanze Hpc X7, a rafforzare la posizione di Oracle Cloud Infrastructure come piattaforma cloud Hpc.
Disponibili già in questi giorni invece le Gpu Nvidia A100, anche in Emea, che permettono di offrire su Oracle Cloud Infrastructure (Oci) prestazioni paragonabili a quelle disponibili sui sistemi on-premise, con un costo contenuto (3,05 dollari/ora per Gpu). Un esempio di utilizzo delle Gpu Nvidia è quello dell’azienda Deepzen che lavora anche sui sistemi di replica della voce umana con l’AI ed ha ottenuto con le Gpu Nvidia A100 miglioramenti di circa il 35% rispetto alle prestazioni precedenti.
E nell’ultimo anno l’Hpc su Oracle Cloud Infrastructure ha permesso all’azienda di conquistare clienti come Nissan Motors, che ha spostato su Oracle Cloud Infrastructure le attività computazionali di fluidodinamica, le simulazioni di meccanica strutturale e la visualizzazione 3D (ne abbiamo parlato in un contributo dedicato). Oracle ha potuto offrire le funzionalità Hpc al 44% del costo proposto da altri concorrenti e ha fornito un costo del trasferimento dati outbound pari al 25% di quanto previsto dai competitor. E a Nissan si è aggiunta come cliente Hpc di Oracle anche Altair Engineering, azienda che fornisce soluzioni per l’analisi dei dati, sviluppo di prodotti e calcolo ad alte prestazioni (Hpc).
In occasione dell’evento Oracle ha inoltre annunciato nuove partnership, quella più interessante a nostro avviso è quella con Ampere, per poter creare la prima offerta Oracle con istanze Arm in Oracle Cloud Infrastructure, con l’obiettivo di offrire agli sviluppatori il miglior rapporto prezzo/performance rispetto a qualsiasi altre istanze di computing x86 (per core), mentre per i primi mesi del 2021 si punta ad offrire ai clienti la possibilità di utilizzare macchine bare metal o virtuali e fino a 160 core a 3.3 GHz su una varietà di distribuzioni Linux, tra cui Oracle Linux e Ubuntu. Mentre sempre per il 2021 è previsto anche l’arrivo della disponibilità di istanze di calcolo E4 che sfrutteranno la nuova generazione di Cpu Amd.
Infine, l’attivazione dell’opzione cloud per l’utilizzo dell’Hpc di Oracle, sarà semplificata grazie alla disponibilità della piattaforma Rescale con già oltre 450 applicazioni preinstallate per le istanze Hpc di Oracle. Gli utenti utilizzano Rescale per orchestrare i workload Hpc nel cloud e sono proprio flessibilità e disponibilità operativa due elementi importanti in questo ambito come sottolinea Clay Magouyrk, Evp Orcacle Cloud Infrastructure: “Ciò che trattiene molte altre aziende dallo sperimentare il cloud per l’High Performance Computing è il timore di dovere accettare compromessi, avere problemi, dover fare attenzione a specifici aspetti da gestire. La roadmap Oracle consente di vincere queste sfide, fornendo alle aziende in un’unica soluzione il meglio dei mondi on-premise e cloud, per coniugare performance, flessibilità, scalabilità e modelli commerciali pay-per-use proposti a costi estremamente competitivi”.
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