Con la campagna di vaccinazione anti Covid-19, che ha preso il via lo scorso 27 dicembre con il Vaccine Day, le Asl italiane si ritrovano impegnate in una serie importante di sforzi organizzativi in modo da rendere il più possibile fluide e veloci le procedure di somministrazione dei vaccini. E’ un passo avanti per consentire al Paese di uscire nel più breve tempo possibile dall’emergenza ancora in corso. 
Ancora una volta, la tecnologia si mostra valida alleata per aiutare la sanità e le Asl in questo compito. InfoCert, già dal primo giorno della campagna di vaccinazione, si è fatta trovare pronta ad affiancare con le sue soluzioni le aziende sanitarie e permette di digitalizzare l’intera procedura di raccolta del Consenso Informato dei vaccinandi, che è obbligatoria e richiede la sottoscrizione con firma autografa.

Si tratta di un passaggio importante. Infatti, la somministrazione del Consenso Informato richiede necessariamente la raccolta della firma, ma allo stesso tempo questo passaggio effettuato con carta e penna – considerati i tempi ristretti disponibili previsti dal Piano di Vaccinazione, ed i volumi di documentazione cartacea prodotti – non si rivela la migliore via adottabile, anche in relazione all’esigenza di ridurre al minimo la permanenza del vaccinante nel centro.

Senza considerare come il formato cartaceo richieda poi un’intensa attività di backoffice per le attività di catalogazione ed archiviazione, con i relativi ingenti costi ed i relativi rischi di errori. Al contrario, la digitalizzazione completa del Consenso Informato rende più fluido il processo di somministrazione, riduce i tempi delle procedure, non richiede impegnative attività di backoffice e questo permette alle Asl una significativa riduzione dei costi e dei rischi di errore/smarrimento delle pratiche. 

La soluzione di InfoCert

InfoCert, nel rispetto delle normative, offre la possibilità di digitalizzare il processo di somministrazione del Consenso Informato attraverso la raccolta della firma grafometrica; addirittura, in prospettiva, sarà possibile la somministrazione completa del Consenso Informato anche in via digitale, da remoto, velocizzando questo passaggio, con il riconoscimento dei vaccinandi tramite SPID, Carta di Identità Elettronica (CIE) o Web.ID.

Alla base della proposta di InfoCert c’è ProxySign Interactive Trust Platform.  Questo il nome della soluzione per la dematerializzazione del Consenso che risponde a tutte le esigenze legate alla velocizzazione dei tempi di espletamento delle pratiche relative al piano vaccinazione della popolazione italiana.

Architettura InfoCert
L’architettura di InfoCert Interactive Trust Platform

La soluzione di InfoCert infatti ha tempi di implementazione rapidissimi – elemento particolarmente importante tanto più in un frangente come quello attuale – tanto che è già utilizzata e convalidata per la gestione del Consenso Informato per il vaccino anti Covid-19 presso alcune Asl -. Inoltre InfoCert ProxySign Interactive Trust Platform è facilmente integrabile con gli applicativi aziendali e regionali già in uso (Web services Rest) ed è del tutto compliant con la normativa vigente, anche per quanto riguarda gli strumenti di integrazione con le norme di conservazione documentale. 

InfoCert Interactive Trust Platform inoltre permette di gestire qualsiasi tipologia di documento Pdf che necessiti di raccogliere informazioni in modalità interattiva ed offre la possibilità di configurare facilmente un processo (workflow) formato da diverse tipologie di step.

Come funziona InfoCert ProxySign Interactive Trust Platform

L’implementazione di InfoCert ProxySign Interactive Trust Platform include i servizi previsti e necessari per la raccolta del Consenso all’utilizzo della firma grafometrica (Firma Elettronica Avanzata – FEA), del Consenso alla somministrazione del vaccino anti Covid-19, ovviamente le procedure di firma, la conservazione dei documenti digitali a norma e il supporto di InfoCert sette giorni su sette. 

Attraverso la tessera sanitaria il personale dell’Asl riconosce il vaccinando e ne identifica l’anagrafica sul gestionale per le vaccinazioni Geva. Il personale Asl procede quindi ad effettuarne l’anamnesi con tutti i vantaggi dell’inserimento immediato nel sistema digitale. Si entra quindi nella fase vera e propria della Raccolta del Consenso Informato, sfruttando postazioni con dispositivi dedicati alla firma grafometrica (Wacom). A questo punto al vaccinando non resta che apporre sul tablet dell’operatore due firme grafometriche (per il Consenso all’utilizzo della FEA e per il Consenso alla vaccinazione).

Caso d'uso
I diversi passaggi previsti in un reale caso d’uso per la vaccinazione anti Covid-19 con InfoCert ProxySign Interactive Trust Platform 

Le firme vengono immediatamente recepite e verificate dal sistema senza alcun passaggio cartaceo, ma vengono anche riportate sul modulo del Consenso le informazioni relative all’identificazione del personale sanitario che ha raccolto il Consenso. Come risultato finale, la procedura genera il documento Pdf compilato e firmato e un documento Xml con i dettagli relativi ed è possibile eventualmente inviare il documento generato direttamente al servizio per la conservazione a norma previsto (InfoCert a questo proposito propone il suo servizio LegalDoc). 

La raccolta dei consensi tramite firma grafometrica aumenta la sicurezza del processo, la sua efficienza complessiva, e permette di ridurre i tempi di permanenza degli utenti all’interno del centro vaccinale, azzerando i rischi di errore procedurale e riducendo significativamente i costi di gestione a carico delle Asl.

Il servizio è già disponibile e operativo in alcune realtà. Nella roadmap a breve termine è prevista, come accennato, la possibilità di sfruttare i servizi di remotizzazione completa del processo di Consenso Informato, con riconoscimento tramite SPID, CIE o Web.ID. e InfoCert è pronta a digitalizzare e dematerializzare, a norma di legge, le procedure che il legislatore volesse consentire di adottare, per esempio relative alla certificazione dell’avvenuta vaccinazione (il cosiddetto “passaporto vaccinale” – InfoCert fa parte del consorzio europeo CovidCreds), ma anche ad indirizzare eventuali casi d’uso legati alla possibilità di verificare in tempo reale, per esempio all’ingresso degli esercizi pubblici, la documentazione sanitaria relativa allo stato vaccinale nel pieno rispetto della normativa.

Le aziende sanitarie invece, con InfoCert sanno di poter contare già da ora sulla disponibilità di tutti i moduli tecnologici per un’effettiva dematerializzazione dei processi – firma compresa (sfruttando le tecnologie FEA) – e non solo per quanto riguarda la gestione del Consenso Informato, come in questo caso. Soluzioni che non necessariamente richiedono l’acquisto in volumi di device dedicati ma possono essere fruibili anche con i normali device di uso comune.

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