I dati relativi a spesa software e servizi IT, nel loro complesso, per il settore utility tra il 2021 e il 2022 vedranno crescere la prima del 5,5% e quella dei servizi IT del 9,9% (fonte: Netconsulting cube, marzo 2021) per un valore complessivo di circa 1,69 miliardi di euro. Le aziende del comparto quindi sono chiamate ad evolvere per cogliere da una parte le opportunità che sono offerte dalla ripresa, ma anche per essere in grado di soddisfare il quadro regolatorio, guadagnando – per farlo – in flessibilità e reattività, preservando l’operatività quotidiana e sviluppando nuovi servizi per i clienti.
Tra gli abilitatori digitali più vantaggiosi per riuscire in questi obiettivi senza dubbio il cloud computing gioca un ruolo determinante e consente di ottimizzare gli investimenti e guadagnare in resilienza, tenendo conto, passo a passo, di eventuali nuove esigenze.
I numeri raccontano di una crescita prevista per il mercato digitale 2021 del 3,5% con dinamiche in miglioramento in tutti i comparti, una crescita che in cloud non si interrompe da anni e che nell’ultimo ha segnato un +20%, che segue il +21,5% del 2019 rispetto all’anno precedente.
Si tratta ora, per i CIO, di rispondere alle sfide in modo tempestivo, creativo e flessibile. Serve andare oltre la semplice gestione della trasformazione tecnologica a indirizzare problematiche complesse e ad avere la capacità di focalizzazione sul risultato.
In questo contesto Deda Cloud, nata all’interno di Deda Group, cresciuta sulla scorta dei suoi oltre 20 anni di esperienza nella visione dei processi di trasformazione digitale, oggi offre una proposizione cloud coerente per diversi mercati e, con l’acquisizione di IFInet, copre sia la parte di servizi per l’infrastruttura e il networking, sia la parte relativa alla sicurezza. Deda Cloud quindi si propone oggi come Managed Services Cloud Provider a 360 gradi.
L’acquisizione di IFInet ha consentito a Deda Cloud, infatti, di rafforzare la propria capacità di declinare l’evoluzione verso il cloud ed i modelli As a Service con una competenza avanzata e profonda proprio nell’ambito della cybersecurity e l’integrazione dell’offerta di IFInet in Deda Cloud di fatto ora delinea un player con un posizionamento unico nel panorama italiano in ambito cloud (sia privato che pubblico) e sicurezza, arricchendo l’intero ventaglio di soluzioni con un approccio di security by design che garantisce il potenziamento di tutti i servizi e l’accesso a soluzioni di protezione premium.
Deda Cloud per le utility
Il mercato delle utility, da questi punti di vista può effettivamente rappresentare un esempio/laboratorio di trasformazione digitale in evidente accelerazione, con le sue specificità verticali a livello applicativo e di servizio, ed a livello infrastrutturale con effetti di complessità evidenti in relazione all’importanza della gestione del dato per questo verticale, in modo rapido, ma sicuro, scalando le competenze necessarie. Un’esigenza che incontra i benefici della proposta Deda Cloud che prima ancora che essere proposta tecnologica è proposta di servizio.
La crescita delle esigenze computazionali e di gestione del dato richiede certo investimenti sulle infrastrutture, e Deda Cloud con il modello @Home si è attivata subito per consentire, per esempio, anche investimenti Opex anziché Capex (l’infrastruttura resta di proprietà di Deda Cloud ma risiede on-premise presso i clienti), mentre a portafoglio dispone di un intero ecosistema multicloud tangibile, completo e modulare costituito da soluzioni “senza ostacoli” OnPrem, @Home (appunto), @Deda, @Hyper e studiato per mettere al centro il cliente e le sue risorse (ne parliamo in un contributo dedicato).
E’ cresciuta, soprattutto nel corso dell’ultimo anno, la consapevolezza del ruolo fondamentale del cloud per aumentare flessibilità ed efficienza spingendo le aziende ad accelerare i propri investimenti in questa tecnologia per riorganizzare le proprie operazioni.
In particolare, nel mondo delle utility, un aspetto fondamentale da considerare è che i processi si sono evoluti in modo estensivo anche dal punto di vista geografico e l’IT delle utility oggi ha bisogno di prevedere anche la capacità di sfruttare una serie di “punti di contatto” come i device operativi sul campo, per i progetti IoT. Richiede inoltre soluzioni di interoperabilità per far dialogare i diversi servizi (basati su open data), elementi che richiedono una progettazione della componente di networking del tutto consapevole per fare sì che ad ogni componente IT acceda esclusivamente ai permessi strettamente necessari per ridurre i rischi.
Ecco quindi che la proposta Deda Cloud, non solo tecnologica ma consulenziale, ed effettivamente mirata su quello che le diverse tipologie di aziende richiedono (e tra queste le utility) costituisce un elemento differenziante ed è pensata per consentire a CEO e imprenditori di governare in prima persona le proprie strategie evolutive, aiutandoli a interpretare e progettare il cloud come “ponte verso il futuro”, strumento non solo di governance ma strategico per la crescita del business il controllo dei rischi crescenti a cui qualsiasi azienda è esposta.
Oltre ad IFInet oggi fa parte del gruppo poi anche Axsym che si occupa in modo diretto delle problematiche di consulenza per quanto riguarda i temi legati alla compliance e alla data protection, importanti tanto più in un verticale come quello delle utility. In questo caso, le consulenze, progettate sulle reali necessità del cliente, permettono all’azienda di adempiere agli standard nazionali/internazionali ed una gestione dei servizi sicura e di qualità superiore che si traduce in una maggiore affidabilità e differenziazione.
L’approccio di Deda Cloud vuole liberare l’impresa dal pericolo di lock-in, portare velocità e efficienza di costi e processi e supportare la crescita grazie a un set di soluzioni As a Service in multicloud.
Oggi, proprio l’adozione delle best practice all’interno della proposizione Deda Cloud permette di sfruttare un’avanzata piattaforma di Service Management che permette alle aziende di facilitare l’utilizzo dell’infrastruttura tecnologica e si propone come aiuto importante nelle scelte che si è chiamati a prendere, potendo contare anche sulle competenze Deda Cloud. In continua evoluzione, infatti, la piattaforma è oggi il cuore dei processi digitalizzati, che nel tempo sono diventati sempre più smart e veloci, ed è soprattutto un modo per il cliente di dialogare con il team Deda Cloud oltre che in piena trasparenza, anche in piena efficienza. Questo vantaggio è dato dall’integrazione della piattaforma (che opera quindi come un vero alleato dell’IT) con l’infrastruttura, integrazione che permette quindi una rapida risoluzione di una richiesta.
Come Managed Cloud Services Provider, Deda Cloud promuove inoltre la cultura della valorizzazione del dato all’interno di un IT efficiente e per farlo opera anche come partner al fianco di enti, aziende e organizzazioni, pubbliche e private, che fanno uso di tecnologie innovative per sviluppare prodotti e servizi con l’obiettivo di migliorare costantemente i loro processi. Cultura del dato significa comprendere che le informazioni rappresentano l’asset fondamentale: identificano l’azienda e ne costituiscono il valore.
Questo comporta riconoscere l’importanza della protezione del dato, ma anche la capacità di “estrarlo” per ottenere insights virtuosi per il business. Modellizzando la vita del dato, così come si dovrebbe fare per ogni supply chain di valore, è chiaro come entrambi gli aspetti (quello identitario e quello informativo) richiedano dedizione perché possano contribuire alla crescita del business. Deda Group collabora al progetto Gaia-X, mentre Deda Cloud lo fa lavorando su tutti i componenti della filiera, dalla stretta collaborazione con le aziende di software, alla creazione di un’offerta orizzontale, per quanto riguarda le tecnologie, e verticale, fino alla cybersecurity. Per Deda Cloud quindi il primo obiettivo è riuscire a suggerire le strategie IT più affidabili alle aziende, a seconda del loro business, analizzando a fondo il contesto per sua natura complesso e avvicinando così i clienti alla possibilità di decidere/informati. L’integrazione con IFInet ha aggiunto, da questo punto di vista, un tassello importante per un modello di Security by Design applicabile a tutte le soluzioni, rendendole più complete ed efficienti e più semplici per i clienti.
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