Fare da traino all’evoluzione digitale del mercato finanziario italiano e favorire l’attrazione di talenti e investimenti nel settore. Questi gli obiettivi principali di Milano Hub, il centro di innovazione realizzato dalla Banca d’Italia che, nato nel dicembre scorso, dà ora ufficialmente l’avvio alla piena operatività dei progetti.

Milano Hub rappresenta un luogo fisico, localizzato nel capoluogo lombardo per l’ampia presenza di intermediari, investitori e ricercatori e per la sua capacità di dialogare con interlocutori europei e internazionali, ma anche un luogo virtuale, nel quale la Banca d’Italia assiste gli operatori, collabora allo sviluppo di progetti, favorisce la verifica della qualità e facilita l’adozione di soluzioni fintech in grado di presidiare le diverse tipologie di cyber-risk.

Call per i progetti innovativi

Milano Hub supporta la realizzazione di progetti innovativi e attività di ricerca. I progetti proposti dal settore privato vengono selezionati sulla base di criteri trasparenti e predeterminati e gestiti nel disegno e nello sviluppo, approfondendo il loro potenziale impatto e utilizzo pratico. Una valutazione che può contare sul contributo di gruppi di esperti indipendenti, sul dialogo con le università e con l’industria finanziaria e non finanziaria.

Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia
Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia

Dopo un confronto con l’industria e l’accademia, diamo il via alle attività per favorire la capacità del mercato finanziario di rispondere con maggiore prontezza alle sfide poste dal cambiamento tecnologico a da una digitalizzazione che sta profondamente incidendo su economia e società – interviene Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia -. Mettiamo a fattor comune le nostre conoscenze, competenze tecniche e regolamentari in materia bancaria e finanziaria per valorizzare le iniziative più promettenti. Nel difficile momento storico che stiamo vivendo sono emerse grandi capacità di resilienza e reazione ma l’incertezza resta elevata. La digitalizzazione sta producendo cambiamenti strutturali nella stessa industria finanziaria e l’ingresso nel settore di nuovi operatori fintech, insurtech e big tech aumenta il grado di competizione, ridefinisce i modelli di business, modifica il perimetro delle attività regolamentate e richiede una corretta duplice gestione dei dati sotto il profilo della sicurezza e della privacy e la definizione di adeguati strumenti di difesa che seguano le linee guida nazionali ed europee. In questo contesto, l’hub di Milano vuole essere un luogo di ascolto e di confronto, un punto di raccordo e di diffusione al mercato delle sperimentazioni tecnologiche per concorrere attivamente al rilancio della nostra economia”.

Roberta Cocco, assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano
Roberta Cocco, assessora alla trasformazione digitale e servizi civici del Comune di Milano

Roberta Cocco, assessora alla Trasformazione digitale e servizi civici del Comune di Milano, sottolinea l’intreccio forte tra dimensione milanese, nazionale e internazionale dell’Hub: “La nascita di Milano Hub rappresenta un’iniziativa molto importante perché rafforza l’impegno e la volontà di Milano di costruire un ecosistema che sia realmente a disposizione di tutti. Milano è diventata il perno di strategie internazionali anche grazie alla capacità di essere un polo di finanza, ma questo l’ha sempre fatto con l’obiettivo di includere la maggior parte delle realtà che rappresentano la nostra città e di offrire servizi concreti. Questa call ha dunque il valore di sostenere lo sviluppo di progetti finanziari ma pone anche una grande attenzione affinché questi progetti siano di vero valore per il tessuto nazionale nel suo insieme”.

Focus sull’intelligenza artificiale

Milano Hub si affianca dunque al canale fintech della Banca d’Italia, spazio di dialogo con gli operatori, e alla sandbox regolamentare, dedicata ad attività di sperimentazione assistita dalle autorità di vigilanza. I progetti selezionati possono ricevere supporto per il loro sviluppo attraverso diversi servizi: offerta di competenze in materia bancaria, finanziaria e assicurativa e in specifici ambiti di competenza (informatico, legale, etc.); approfondimenti  regolamentari; organizzazione di seminari, eventi tematici, conferenze in cui siano presenti i proponenti dei progetti, istituzioni e accademia.

I primi progetti innovativi si incentrano sull’AI. Questo il tema specifico: “Il contributo dell’intelligenza artificiale nel migliorare l’offerta dei servizi bancari, finanziari e di pagamento alle imprese, alle famiglie e alla pubblica amministrazione, con particolare riguardo ai profili di inclusione finanziaria, efficace tutela del consumatore e sicurezza dei dati“. 

Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale della Banca d'Italia
Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale della Banca d’Italia

“Strutture per testare e sperimentare tecnologie innovative di intelligenza artificiale sono essenziali per la diffusione e l’adozione di questi strumenti nel settore finanziario, soprattutto fra le piccole e medie imprese, che spesso hanno difficoltà a sfruttare il potenziale di queste soluzioni – dichiara Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale della Banca d’Italia –. L’intelligenza artificiale rappresenta una delle modalità attraverso le quali il fintech sta cambiando dalle fondamenta il mondo della finanza e la rilevanza del tema per i policy maker è testimoniata dal ruolo centrale che l’artificial intelligence svolge nell’ambito della strategia di materia digitale presentata dalla commissione europea. In questo contesto, particolare attenzione meritano i profili che riguardano la tutela degli utenti dei servizi sia lato domanda – per esempio l’utilizzo di prassi commerciali scorrette – sia dal lato offerta – per esempio l’inclusione dei soggetti che anche a causa di questa pandemia non usufruiscono dei benefici generati dalle nuove tecnologie”.

Proposte di progetto, i tempi 

I progetti possono essere presentati da tre diverse categorie di soggetti, italiani o esteri, a ciascuna delle quali è dedicata una differente area di operatività dell’Hub. Si tratta nello specifico di: Fintech Hub, imprese di natura non bancaria/finanziaria (ad esempio startup, providers di soluzioni tecnologiche); Innovation Hub: intermediari bancari, finanziari e assicurativi vigilati; Research & Development Hub: università e istituti di ricerca.

La finestra temporale per la presentazione delle prime proposte di progetto si apre il 27 settembre e si chiude il 29 ottobre 2021. È ammesso al sostegno dell’Hub un numero massimo complessivo di 10 progetti. Il percorso all’interno del centro, gestito in collaborazione con università e centri di ricerca italiani e internazionali, ha una durata di circa sei mesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: