Il supporto del digitale si rivela fondamentale per industria, logistica e retail perché consente di rimanere competitivi puntando prima di tutto sull’integrazione degli attori tra le filiere. Per farlo non sono necessarie solamente soluzioni tecnologie ma anche rivedere metodologie e best practice per una “lettura” della supply chain estesa che abbraccia effettivamente tutti i processi aziendali. Ne parla Andrea Bertozzi, Business Unit Manager SCM CoE di Engineering Ingegneria Informatica.

Quali sono gli elementi che le aziende dovrebbero considerare per gestire questo momento di incertezza e bilanciare l’eccesso di domanda, per non perdere opportunità di mercato e competitività?

Engineering ha attuato da tempo delle metodologie di Assessment che sono in grado di analizzare i “punti deboli” della supply chain attraverso strumenti standard che hanno la finalità di identificare al meglio dove intervenire e come intervenire al fine di ottimizzare la rete distributiva in relazione alle capacità produttive delle fabbriche.

La nostra esperienza, maturata negli ultimi due anni, ci ha dimostrato come normalmente le aziende sono tirate “bruscamente” dall’andamento dei mercati affrontando con difficoltà i picchi della domanda. Molte volte, l’unico fattore di attenuazione è aumentare le scorte nei punti di distribuzione; questo, però, ha come logica conseguenza mettere in crisi le fabbriche che si concentrano su valori che sono rivolti troppo alla tattica e poco alla strategia.

Andrea Bertozzi, Business Unit manager SCM CoE di Engineering Ingegneria Informatica
Andrea Bertozzi, Business Unit manager SCM CoE di Engineering Ingegneria Informatica

Il nostro compito è quello di implementare processi corretti della supply chain, basati sulle best practice (normalmente seguendo le linee guida dettate da Apics) e che possano aderire al meglio alle esigenze delle aziende.

I processi di Sales & Operations Planning rappresentano alcuni dei punti focali di questi indirizzamenti; secondo la nostra visione, più si cerca di risolvere il problema al livello di dettaglio e più si amplifica la risonanza sulla rete distributiva.

Lavorare a livello aggregato per volumi può identificare i primi punti critici della catena produttiva, però a valle si devono istaurare rapporti collaborativi di determinazione del forecast per arrivare ad una allocazione dello stesso attraverso processi di Distribution Requirements Planning che offrano il giusto bilanciamento tra la domanda, le priorità e le capacità delle fabbriche.
Solo dopo un’attenta valutazione di questi fattori si deve scendere sui mix di prodotto e lavorare nel dettaglio grazie ai processi MPS.

Come è possibile migliorare flessibilità e visibilità lungo tutta la supply chain per ottimizzare la gestione degli stock?

La gestione degli stock lungo la catena di distribuzione è un problema che affligge la maggior parte delle aziende che operano a livello internazionale, questi due anni di pandemia hanno reso la vita difficile sia alla distribuzione ma anche alla produzione che si trova ad avere livelli di incertezza mai raggiunti in precedenza.
L’ottimizzazione delle scorte non può e non deve essere una valutazione solo oggettiva, ma anche e soprattutto il frutto di una attenta collaborazione tra i mercati e le fabbriche.

Come detto in precedenza, i processi di Sales & Operations sono il cuore di questo problema: riuscire a generare dei piani vendita in modalità collaborativa può attenuare i livelli di scorta nella catena distributiva grazie alla maggiore visibilità data alla distribuzione. Grazie a questo, è possibile prevedere in anticipo l’incapacità delle fabbriche nel mettere a disposizione tutta la domanda richiesta.

Quali competenze e risorse può mettere in campo Engineering per supportare le aziende nel processo di digital transformation e nella modernizzazione delle tecnologie coinvolte nei processi della supply chain estesa?

Engineering crede molto nelle potenzialità di una supply chain ottimizzata e flessibile per rendere le aziende italiane sempre più competitive in un mercato in forte evoluzione.
Per questo motivo, nel 2018 ha costituito un centro di competenza dedicato al supply chain management per affiancare i propri clienti nel percorso di costante efficientamento dei processi e di utilizzo di tecnologie abilitanti.

Il centro di competenza coniuga skills consulenziali a capacità di system integration delle principali piattaforme internazionali per la gestione dei processi di supply chain. La nostra visione della supply chain estesa abbraccia tutti i processi core delle aziende manifatturiere: dalle tematiche strategiche dei processi S&OP a quelle tattiche di Manufacturing execution.

Inoltre quest’anno Engineering ha acquisito Movilitas, azienda americana che sviluppa ecosistemi di supply chain intelligenti con sedi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’India. Modelli evoluti di Digital Twin per il design, la produzione e l’ottimizzazione di prodotti e processi, soluzioni proprietarie come Movilitas.Cloud, sono solo alcuni degli asset che l’acquisizione garantirà, consentendo ad Engineering di incrementare lo sviluppo della digitalizzazione degli impianti industriali.

Le competenze di processo che abbiamo inserito all’interno del competence center ci permettono di operare in diverse industry: dal pharma al food&beverage, dalla produzione discreta al fashion.

Il nostro modello consulenziale denominato Digital Maturity Assessment ci permette rapidamente di fotografare l’As Is del cliente, disegnare scenari To Be realistici e costruire una roadmap che preveda il miglioramento dei processi, delle organizzazioni e degli strumenti digitali a supporto.
La conoscenza dei processi, unita alla competenza tecnologica, ci permette di realizzare progetti efficaci che coniugano le esigenze di business con le potenzialità della tecnologia.

Leggi tutti gli approfondimenti dello Speciale Barometro Integrated Supply Chain 2021

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: