Una corretta gestione delle informazioni e la capacità di immaginare una supply chain “estesa” sono oggi alla base dell’evoluzione delle aziende chiamate a far fronte alle criticità dei mercati “fluidi” e soggetti a cambiamenti repentini.
Sono esigenze indirizzabili solo grazie all’introduzione di piattaforme digitali in grado di consentire la raccolta dei dati necessari per indirizzare i processi. Per questo la loro capacità di azione si deve estendere anche esternamente all’azienda, verso le aziende partner, ed ha come obiettivo finale la soddisfazione del cliente. Ne parliamo con Maria Teresa Raimondi, senior manager di Logistics Reply.

Secondo Logistics Reply, quali sono i benefici che le aziende potrebbero ottenere se adottassero una strategia di implementazione di una supply chain end-to-end platform?

Il concetto di supply chain E2E è una visione olistica della supply chain stessa che:

  • Integra tutte le funzioni della catena di approvvigionamento interne ed esterne alle aziende stesse.
  • Permette di fornire una migliore esperienza al cliente finale, sia esso in un processo B2B o B2C, garantendo un’efficienza di processo ottimale avendo visibilità su tutta la catena di approvvigionamento.

Indispensabile, per la costruzione di una supply chain E2E, è l’introduzione di una piattaforma digitale che garantisca la corretta raccolta e comunicazione di informazioni internamente ed esternamente alle aziende, nei tempi necessari per rispondere alle richieste degli scenari economici attuali.

Per questo l’obiettivo dell’implementazione di una piattaforma E2E, che garantisce visibilità sull’intera supply chain, è di servire meglio i clienti.
I benefici complessivi sono i seguenti:

  • Continuità del flusso delle attività attraverso l’intera catena di approvvigionamento
  • Rilevazione real-time di qualsiasi problema lungo la catena di fornitura permettendo di intervenire tempestivamente alla risoluzione degli stessi;
  • Migliori relazioni con fornitori, in una logica ad ecosistema orientata alla soddisfazione del cliente finale;
  • La visibilità completa permette di ridurre i rischi, i costi operativi, e di prevedere e pianificare le azioni per soddisfare le esigenze dei cambiamenti del mercato;
  • Trasparenza e capacità di visualizzare i “punti ciechi” dei processi coinvolti;
  • Riduzione dei costi del lavoro e dei materiali, eliminando gli sprechi nel processo.

Su quali leve dovrebbero agire le aziende per aumentare la visibilità, per migliorare la collaborazione con i partner dell’ecosistema e per essere più agili nel reagire ai cambiamenti dei loro settori?

Maria Teresa Raimondi, senior manager di Reply
Maria Teresa Raimondi, senior manager di Logistics Reply

Negli ultimi due anni il settore della logistica ha visto grandi sconvolgimenti e livelli di incertezza senza precedenti, indotti dalla pandemia Covid-19 che ha messo a dura prova le attuali catene di approvvigionamento, causando ritardi o interruzioni di materie prime in quasi tutti i mercati.
L’attenzione delle aziende si è spostata dalle discussioni strategiche su nuovi modelli abilitati della tecnologia, alle azioni tattiche intraprese, spesso in pochissimo tempo, per l’implementazione di nuove applicazioni tecnologiche per rispondere alle nuove richieste del mercato.
Uno dei temi centrali che abbiamo osservato in questi due anni, è la richiesta di visibilità sempre più spinta lungo la catena logistica, intesa come la già citata collaborazione integrata tra tutti gli attori dove diventa centrale il cliente, la relativa customer experience e la collaborazione con i fornitori.

Lo sforzo delle aziende deve necessariamente orientarsi verso un miglioramento e ottimizzazione continua della supply chain. I cambiamenti a cui i processi logistici sono sottoposti quotidianamente, devono essere intercettati e affrontati sistematicamente, per mantenerne la relativa efficienza e consentire l’adeguamento tecnologico a supporto degli stessi.

I dati rappresentano uno dei principali driver che supporta il processo di ottimizzazione della supply chain. La raccolta accurata e in real-time dei dati, facilita il processo decisionale nel breve-medio termine e pone delle forti basi per definire degli scenari previsionali. L’integrazione con tutti i sistemi informativi aziendali, e quindi la già citata piattaforma E2E, è fondamentale per poter raccogliere e analizzare grandi ed eterogenei insiemi di dati che caratterizzano l’intera supply chain.

La vera transizione è quindi legata al passaggio da una supply chain lineare ad una digitale, dove l’intero ecosistema è connesso in modo trasversale, così da rendere possibile una maggiore reattività e ottimizzazione grazie alla visibilità end-to-end.

La digitalizzazione della supply chain si spinge verso l’automazione, la robotica, l’intelligenza artificiale e il cloud computing. L’adozione di soluzioni in cloud facilita l’integrazione con le tecnologie all’avanguardia, consente di creare nuovi flussi e apportare, in maniera veloce e flessibile, modifiche ai processi. Altri vantaggi delle soluzioni cloud, sono legati:

  • alla scalabilità per far fronte all’imprevedibilità di picchi legati alla stagionalità o a eventi non previsti
  • all’alto livello di disponibilità dei sistemi, grazie a infrastrutture certificate e servizi di backup e recovery.

Infatti una qualsiasi interruzione dei sistemi, espone le aziende ad un alto rischio e le allontana dalle sfide che impone il mercato: visibilità end-to-end e in real-time, velocità nella risposta e nei cambiamenti.

Dal nostro osservatorio interno, ad esempio abbiamo registrato un aumento esponenziale nelle richieste di trasformazione sia in ambito di sistemi a supporto dell’automazione di magazzino che nella ricerca di miglioramento della visibilità di ciò che sta accadendo all’interno della supply chain.

Quali competenze e quali risorse può mettere in campo Logistics Reply per supportare le aziende nel processo di Digital Transformation e nella modernizzazione delle tecnologie coinvolte nei processi della Supply Chain estesa?

Reply rappresenta una delle aziende leader nel supportare i propri clienti nel processo di digital transformation, in quanto abbina alla forte competenza sui processi E2E della supply chain un’elevata connotazione tecnologica a supporto di tali processi.

Logistics Reply, inoltre, ha realizzato un’architettura proprietaria, Lea (Logistics Execution Architecture) Reply, pensata proprio per rispondere alle esigenze di visibilità e proattività richieste da una supply chain moderna ed estesa.

Su questa architettura innovativa basata su tecnologia a microservizi e totalmente cloud-based, sono state sviluppate applicazioni specifiche che coprono l’intera supply chain, dalla relazione con i fornitori, attraverso le soluzioni a supporto delle attività di operation come lo Yard Management System e il Warehouse Management System, fino al cliente finale.

La suite, inoltre, mette a disposizione:

  • Strumenti per la raccolta e l’elaborazione real-time anche di elevati volumi di informazioni lungo l’intera supply chain per il supporto alle decisioni degli stakeholder aziendali;
  • Strumenti per l’identificazione e l’ottimizzazione in tempo reale del fabbisogno di risorse umane e fisiche necessarie per soddisfare le richieste di uno specifico momento lavorativo.

Leggi tutti gli approfondimenti dello Speciale Barometro Integrated Supply Chain 2021

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