E’ pubblicato il decreto che disciplina la procedura di presentazione delle domande per le imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e presentano progetti d’importo superiore a 5 milioni di euro per realizzare nuovi prodotti e innovativi modelli produttivi. Parliamo dei “nuovi” Accordi per l’innovazione del ministero dello Sviluppo Economico (Mise), definiti con decreto ministeriale del 31 dicembre 2021 (i precedenti risalgono al lontano maggio 2017), che puntano a sostenere le imprese che investono in ricerca e sviluppo industriale attraverso contributi e finanziamenti agevolati.

Gli Accordi prevedono agevolazioni concesse come forma di contributo diretto alla spesa, ed in alcuni casi finanziamento agevolato, sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni che sottoscrivono l’Accordo per l’innovazione, nei limiti del 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e del 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale, mentre il finanziamento è nei limiti del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Gli Accordi per l’innovazione consentono di finanziare progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi – o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti – tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (Kets) nell’ambito di una serie di aree di intervento riconducibili al secondo pilastro del programma quadro di ricerca e innovazione Horizon Europe. Parliamo di tecnologie per fabbricazioni, tecnologie digitali, AI e robotica, industrie circolari, malattie rare, mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili, mobilità intelligente e sistemi di bioinnovazione e circolari. Sono solo alcuni degli ambiti. 

Giancarlo Giorgetti
Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico nel governo Draghi

Possono beneficiare dei finanziamenti le imprese di qualsiasi dimensione, “con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca”. 

Per l’attivazione della procedura i soggetti proponenti devono presentare al Mise la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione. Il ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata, valutando caratteristiche, coerenza del progetto con le finalità, conformità alle disposizioni vigenti, fattibilità tecnica e sostenibilità, pertinenza e congruità delle spese, per poi – in caso di valutazione positiva – procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione con i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

Gli Accordi sono importanti perché consento di rafforzare la competitività e il tessuto produttivo del Paese. Nel corso del tempo, come accennato, sono stati riformati ed il ministro Giancarlo Giorgetti ha lavorato per semplificazione e velocizzazione dell’erogazione dei contributi, ma ha anche portato le risorse finanziarie disponibili a 1 miliardo di euro; sono quelle previste dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Spiega il ministro: “Dopo aver impostato il lavoro nei mesi scorsi è arrivato il momento di mobilitare i fondi assegnati dal Pnrr verso le imprese che, nonostante la difficile situazione internazionale causata dal conflitto in Ucraina, puntano a investire su progetti strategici al fine di promuovere la capacità d’innovazione, la realizzazione di nuovi prodotti e servizi, nonché la formazione e lo sviluppo delle competenze professionali. Non è il momento di fermarsi ma di accelerare gli investimenti nel nostro sistema produttivo che riveste un ruolo centrale nella crescita del Pil nel nostro Paese”.

Le imprese ora sono chiamate a compilare la documentazione sul sito appositamente preparato dal Mise (Fondo per la Crescita Sostenibile) e a farlo entro il 19 aprile 2022; dall’11 maggio 2022 sarà invece aperto formalmente lo sportello per la richiesta di incentivi.  

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