Impossibile non parlarne nonostante si cerchi di tenere lontano dalla testata questa guerra così vicina, ma così folle che entra in ogni dibattito, evento, notizia. E’ la notizia della settimana, purtroppo delle ultime tre settimane, e anche nella sfera lavorativa riecheggia in ogni dove. Conferenze, telefonate, racconti personali di chi ha colleghi, amici, parenti a Kiev o a San Pietroburgo, con il rischio di esser dannatamente banali.
E come ogni follia, la guerra annienta, spazza via, uccide.

Solo poche settimane fa le notizie che afferivano alla sfera tecnologica dell’Ucraina raccontavano di un Paese che aveva recuperato il ritardo in digitalizzazione durante la pandemia (come l’Italia). Che stava portando avanti un processo di trasformazione digitale grazie a un nuovo ministero dedicato alla trasformazione digitale nato più di due anni fa (come l’Italia). Che aveva accelerato in tempo di Covid la modernizzazione della pubblica amministrazione con servizi ai cittadini legati al rilascio di certificati e identità digitale (come l’Italia). Che incubava e premiava le startup più innovative con fondi e promesse (come l’Italia).

Le notizie che fino a 19 giorni fa venivano riprese dalla Camera di commercio italiana per l’Ucraina (sezione di Unioncamere) raccontano una storia digitale così comune in Europa che la ferocia di oggi pare ancora più assurda. Si commentano da sole leggendole, fanno male nella loro normalità. Dove Kiev, Leopoli, Odessa, Kharkiv e Ternopil parlano d’altro.

Notizia del 08 settembre 2021
“Due anni fa iniziava la rivoluzione digitale ucraina con la nascita del Ministero della Trasformazione Digitale.
Il Ministero della Trasformazione Digitale nasceva nel 2019, con a capo il vice primo ministro Mykhailo Fedorov, e con l’obiettivo rendere i servizi statali facilmente accessibili a tutti i cittadini ucraini. Due anni fa, l’interazione con le autorità sembrava impossibile, e a distanza di due anni non si può definire ancora conclusa la rivoluzione digitale ucraina ma i passi avanti fatti negli ultimi 24 mesi non sono stati pochi.
Il Ministero ha sviluppato e lanciato nel paese l’applicazione Diia, strumento per fare interagire cittadini e imprese con lo Stato. Oggi gli utenti Diia sono undici milioni e hanno accesso a undici documenti in formato completamente digitale, tra cui la patente di guida, e a dodici servizi, che si aggiungo ad altri settanta utilizzabili attraverso il portale web. La rivoluzione digitale ha coinvolto anche le imprese ucraine: 370mila persone hanno avviato la loro attività tramite il portale.
Il processo di digitalizzazione ha registrato un’accelerazione durante gli ultimi mesi, a seguito della pandemia. Le sfide presentate dall’emergenza sanitaria hanno infatti spinto il governo ucraino a bruciare delle tappe fissate dal nuovo Ministero e a creare un’applicazione statale per il tracciamento: Vdoma. Negli ultimi diciotto mesi, l’app è stata utilizzata da circa un milione di cittadini ucraini e dai visitatori internazionali. È divenuta ora obbligatoria per chiunque entri nel territorio ucraino in assenza di green pass. L’applicazione è stata anche riconosciuta dall’Unione europea, mediante accordo internazionale.
I prossimi obiettivi per il paese sono, entro il 2025, rendere tutti i servizi pubblici accessibili online mentre, nei prossimi mesi, l’adozione da parte della Verchovna Rada di una legge sulla residenza elettronica. Tutto ciò porterà il Paese a farsi riconoscere come digitalmente innovativo”.

O ancora, notizia del 15 aprile 2021
“Il settore IT ucraino è in rapida crescita e si rivela essere uno dei pochi a non essere stato colpito dalla crisi scaturita dalla pandemia globale. Il paese ha molto da offrire in ambito tech: dalle nanotecnologie e blockchain all’intelligenza artificiale.

Delle quattromila aziende tecnologiche presenti nel paese, diciotto sono state inserite tra le migliori cento società di outsourcing dalla International Association of Outsourcing Professionals. Inoltre, le startup ucraine stanno diventando sempre più competitive anche all’estero. Aziende globali come Snapchat, Ericsson, Siemens, Samsung, Oracle, Huawei e Magento hanno già creato centri di ricerca e sviluppo nel paese. Centri registrati ufficialmente e legalmente nel 2020, tra cui anche quelli appartenenti ai colossi Google e Apple, seguiti da Viber e Reddit.
Alla base del successo un solido background scientifico del paese, nel 1951 uno dei primi computer venne creato a Kiev, e un ricco pool di talenti, con circa 23mila laureati in ambito tecnologico che ogni anno alimentano il mercato del lavoro ucraino”

O ancora tempo prima, notizia del 25 maggio 2018
“L’International Association of Outsourcing Professionals (Iaop) ha stilato una lista delle 100 aziende tecnologiche di maggior successo in tutto il mondo. In questa lista appaiono ben 18 aziende informatiche che operano in Ucraina: 12 sviluppatori di software e 6 aziende IT internazionali con uffici nel territorio ucraino fanno parte di questa prestigiosa lista.
I criteri utilizzati per classificare le varie aziende erano: la redditività, la crescita del team, le opinioni dei clienti e il livello di responsabilità sociale delle imprese. La lista è stata progettata per aiutare le aziende IT di tutto il mondo a trovare dei partner commerciali, mettendo in evidenza i punti forti di ogni azienda.
Negli ultimi anni, l’Ucraina ha compiuto degli enormi progressi nel settore IT, tanto che nel 2015 solo 4 aziende sono state inserite nella lista redatta da Iaop. Il numero è cresciuto già nel 2016 con la presenza di ben 10 aziende e nel 2017 sono state 13. Inoltre, ottimi risultati per il settore IT ucraino anche a livello di fatturato annuo, che continua a crescere di circa il 20%”.

E infine, notizia del 13 agosto 2021, ripresa da Bbc
“L’economia ucraina ha punti di forza consolidati in settori come l’agricoltura, la produzione di energia, la metallurgia, l’ingegneria chimica e la produzione pesante. In anni più recenti, tuttavia, l’Ucraina è diventata ugualmente famosa per imprese e imprenditori innovativi nell’industria locale high-tech e nel settore IT e dei servizi digitali, in rapida crescita.
Si stima che il mercato IT ucraino sia cresciuto del doppio negli ultimi quattro anni, raggiungendo 184.700 specialisti IT. Secondo il rapporto della Comunità europea del 2019, il settore dello sviluppo software ucraino è aumentato del 19% nel 2018 e continua a crescere costantemente. L’industria tecnologica è uno dei principali attori dell’esportazione di servizi dell’Ucraina, portando il paese a circa 5 miliardi di dollari all’anno.
Oltre ad essere considerata un luogo sempre più attraente per le aziende tecnologiche affermate, l’Ucraina ha sviluppato una solida reputazione come sede di un’ampia gamma di startup tecnologiche, tra cui Grammarly, Gitlab, Ahrefs, Depositphotos, MacPaw, YouScan e Petcube. Nel rapporto 2020 sull’ecosistema delle startup globali di StartupBlink, l’Ucraina si è classificata al 29° posto tra i 100 paesi favorevoli alle startup, scalando due posizioni rispetto all’anno precedente. La capitale dell’Ucraina Kiev detiene il 32° posto a livello mondiale e l’ottavo posto nella classifica europea, tuttavia il paese ha anche un forte ecosistema di start-up concentrato nelle sue altre principali città, tra cui Leopoli, Odesa, Kharkiv e Ternopil”.

I nomi di queste città oggi evocano l’orrore.

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