Un nuovo passo avanti nelle politiche industriali del Paese. Il Ministero dello Sviluppo economico stanzia 2,2 miliardi di euro a sostegno della competitività delle filiere industriali strategiche italiane. 

In linea con le priorità indicate nel Pnrr, l’obiettivo è di realizzare almeno 40 nuovi progetti d’investimento sul territorio nazionale attraverso lo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo. A beneficiare del progetto sono alcuni settori chiave per l’economia del nostro Paese, ovvero: automotive, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica, chimico-farmaceutico, turismo, design, moda e arredo, agroindustria e tutela ambientale.

Il Ministro Giancarlo Giorgetti dispone quindi che la dotazione finanziaria dei contratti di sviluppo, 450 milioni di euro stanziati nella legge di bilancio 2022, venga integrata con le risorse previste dal Pnrr. In particolare, 750 milioni di euro sono destinati a progetti d’investimento legati alla digitalizzazione, innovazione e competitività delle filiere del made in Italy e 1 miliardo di euro per rafforzare gli investimenti, anche in ricerca e innovazione, sulle principali filiere della transizione ecologica, favorendo anche i processi di riconversione industriale con la costruzione di gigafactory per realizzare batterie e pannelli fotovoltaici e per l’eolico.

Come elemento fondamentale, la valutazione dei progetti e la concessione degli incentivi previsti dai contratti di sviluppo poggia sulla capacità delle imprese appartenenti a filiere strategiche di aumentare la produttività e la crescita economica del Paese oltre che generare un impatto positivo sull’occupazione. Tutte le imprese che presentano richiesta di accesso agli strumenti agevolativi, nel caso in cui a seguito della realizzazione del programma di sviluppo sia previsto un incremento occupazionale, devono infatti impegnarsi ad assumere in via prioritaria i percettori di interventi di sostegno al reddito, disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo e lavoratori di aziende coinvolte in tavoli di crisi attivi presso il Mise.

Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico
Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico

“Come Mise sosteniamo i programmi d’investimento che puntano ad accrescere la competitività del sistema produttivo italiano all’interno delle strategiche filiere europee dall’alto valore tecnologico e industriale che impattano in maniera decisiva sul futuro del Paese – commenta Giorgetti -. Lo strumento dei contratti di sviluppo è stato ridisegnato proprio con l’obiettivo di agevolare la realizzazione di progetti d’investimento che favoriscono la reindustrializzazione e la valorizzazione del nostro patrimonio industriale, incentivando programmi di ricerca e di trasferimento tecnologico che sono la chiave per vincere la sfida della transizione digitale e green. In quest’ottica abbiamo anche voluto dare un segnale chiaro e concreto ai lavoratori coinvolti in aree territoriali e aziende in crisi, legando la concessione di incentivi agli impegni degli investitori ad assumerli”, conclude il Ministro.

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