“In un contesto globale di forte evoluzione, sviluppare sinergie può contribuire ad accorciare i tempi per creare valore. Costruire insieme percorsi per renderci più consapevoli che esistono strumenti per adattarsi ai cambiamenti e prepararsi alle future ripartenze”. Esordisce così Stefano Bossi, amministratore delegato di Vem Sistemi dando il via a Vem Live 2022, l’evento simbolo del system integrator di Forlì che torna in presenza, nella Florim Gallery di Fiorano Modenese, per rinnovare il confronto con l’ecosistema di clienti, partner, ospiti, amici, giornalisti.

Fondere esperienze e competenze

Tracciando il tema chiave di questa edizione – “Time to Value” – Bossi sottolinea l’importanza di estrarre valore duraturo dagli investimenti nei processi aziendali. “Il digitale, la sostenibilità, la responsabilità, la creatività e l’innovazione sono elementi che possono aiutarci ad affrontare le sfide in un percorso che parte dal presente ma ci proietta al futuro” dichiara il manager, suggerendo la ricetta per raggiungere questi obiettivi: “Alzare la visione del digitale in un’agorà in cui fondere le esperienze, ripensare il modello di ecosistema IT di oggi più in grande, sul concetto di alleanza. A ciò si aggiunge la capacità di investire, che richiede una buona dose di coraggio ma anche la volontà di cambiare mindset e ampliare le collaborazioni per creare un’alleanza di comunità che faccia la differenza; serve infine la capacità prospettica per alzare la visione tecnologica del digitale che ci porti ad essere più flessibili, agili ed efficaci per dare valore alle nostre aziende”.

Stefano Bossi, amministratore delegato di Vem sistemi
Stefano Bossi, amministratore delegato di Vem Sistemi

Un futuro dove determinanti sono le persone, afferma Bossi: “Crediamo in loro, nella sinergia tra competenze e team diversi provenienti da tutto il nostro ecosistema digitale, sempre più attento alle dinamiche culturali e sociali: far lavorare in modo sincrono le molteplici skill per creare e aumentare il valore delle soluzioni”.

“Fare innovazione – anche in partnership con Vem –, non solo radicale ma anche incrementale, e usare le tecnologie per trasformare il modo di fare le cose e rendere i processi più efficienti e sostenibili”. Interviene così Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia sottolineando il tema della sostenibilità che per Cisco ha una triplice applicazione: economica, per creare servizi utili e con un margine di profitto duraturo nel tempo, sociale per rendere l’impresa una comunità che produca effetti collaterali positivi e renda le persone, soprattutto i giovani, soddisfatte in azienda; ambientale per trasformare i processi produttivi in modo equo per il mondo. 

Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia
Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia

La tecnologia può dunque uscire dal mondo IT per aiutare la sostenibilità di tutti i settori. Cisco lo fa nelle quattro aree fondamentali in cui opera: “Le reti, che diventano sempre più intelligenti, con sistemi di AI che sanno configurare le stesse reti per ottimizzarle in base ai flussi di traffico e sanno riconoscere i guasti; la collaborazione, per creare una realtà virtuale aumentata che sia sempre più simile all’esperienza reale per fare meglio le cose, come ad esempio gli interventi di manutenzione o il digital twin con cui sperimentare fenomeni che se dovessimo fare nelle vita reale richiederebbero un impegno altissimo in termini di tempo ed energie; il cloud, dove tra le innovazioni principali che stiamo portando avanti c’è la capacità di capire le cause di abbandono nell’uso delle app da parte degli utenti, individuando se il problema è nel software, nella rete o nel cloud; infine l’area cybersecurity, essenziale e strategica se si considera che ogni giorno i nostri ricercatori bloccano 20 miliardi di attacchi e che il business cybercryme varrà 10 miliardi di dollari nel 2025 a livello globale”.

Binomio tempo-valore

Il tempo è una risorsa preziosissima e non va sprecato per poter generare valore. Si sofferma su questo concetto Marco Bubani, direttore Innovazione Vem Sistemi partendo dal binomio tempo-valore: Per fare innovazione bisogna fallire molto e farlo velocemente. Ne è prova il fatto che uno degli elementi più difficili da replicare della competition non è un prodotto o un brevetto ma la l’azienda stessa, ovvero le modalità con cui l’impresa opera nel proprio mercato, l’insieme delle sue azioni, delle relazioni, dell’organizzazione, dei processi”.

Marco Bubani, direttore Innovazione Vem sistemi
Marco Bubani, direttore Innovazione Vem Sistemi

Vem contribuisce a dare valore al tempo attraverso tre direttrici: le persone, le tecnologie e la volontà di digitalizzare processi, spiega Bubani. Sul fronte delle persone, nell’area tecnica Vem si è sempre diversificata per essere un’organizzazione standard per centri di competenza. Da gennaio 2022, l’azienda si muove verso quelli che oggi vengono definiti “fusion team” e riorganizza l’area tecnica con team multidisciplinari, le cui competenze sono gestite da team manager come coordinatori e techical expert, figure trasversali che creano community su una specifica tecnologia. “Servono sempre più team che lavorino in modo sinergico per supportare il cambiamento perché lavorare per silos è molto più difficile”, sottolinea Bubani

Una strategia che si concretizza nel progetto Vega – Vem Experience Garden & Academy nata sul territorio dal concetto di open company e che si articola su tre filoni: la creazione di un Experience Center dove toccare con mano i temi del digitale; un giardino come luogo per ospitare eventi, e l’Academy per supportare l’ecosistema dei partner e dove fare formazione e sviluppare il talento, sperimentare e condividere esperienze.

Sul tema della condivisione interviene Chiara Montanari, Life Explorer e prima italiana a capo di una spedizione in Antartide, che sottolinea come il valore della leadership sia imprescindibile da quello dei team e come non sia più importante gestire ma governare l’emergenza, con reattività. Un incentivo anche a valorizzare il tempo e fare bene per superare il rischio. L’Antartide è un ambiente vasto, estremo e pericoloso che ci sottopone continuamente all’imprevisto, per questo può essere usato come metafora del mondo contemporaneo, caratterizzato da elevata complessità, alto rischio e incertezza permanente. Per questo, noi possiamo sviluppare tutte le competenze necessarie che sono fondamentali ma da sole non bastano; serve soprattutto capacità di reagire velocemente e creativamente a tutti i cambiamenti a cui siamo sottoposti”.

Chiara Montanari, Life Explorer e prima italiana a capo di una spedizione in Antartide
Chiara Montanari, Life Explorer e prima italiana a capo di una spedizione in Antartide

Vem, strategie al tappeto e trend

La strategia di Vem prosegue lungo la strada dei continui investimenti, in tecnologie e formazione, velocizzati negli ultimi anni. Bossi ne dettaglia alcune tappe salienti. Nell’experience center di Vega, tra il 2019 e il 2022, l’azienda ha investito 1 milione di euro in formazione e ha già sviluppato oltre 100 progetti con i clienti. Nell’Academy, in collaborazione con Università di Bologna, è nata la prima laurea triennale sulle tecnologie e i sistemi IT. In ottica di sostenibilità, Vem ha raggiunto con Certego la carbon neutrality e sta investendo sul fotovoltaico per raggiungere la sostanziale indipendenza energetica. In collaborazione con Cisco, è stato varato programma strutturato di gender quality per accedere ad un potenziale bacino di ragazze digitali. Si è anche co-investito con in clienti nella piattaforma di workplace management SpacEye e nelle piattaforma di cybersecurity di Certego, che si configura oggi quasi come un vendor.

Vem dal 2013 registra una crescita organica, incalza Bossi. Nei due anni di Covid sono entrate in azienda 115 persone portando a oltre 360 il numero dei dipendenti.  Il 2021 si è chiuso con una crescita inferiore al 2020 (+3,9% contro il +5,5%) a causa dello shortage nelle consegne. Ma il dato positivo è il portafoglio ordini – sottolinea Bossi – che registra nel 2021 una crescita record del 15% in valore, non facilmente replicabile nel 2022. “Le previsioni per il 2023 non sono semplici per l’incidenza della crisi energetica e bisogna in primo luogo capire quanto impatta sui nostri clienti. In questo contesto, Vem prevede e auspica una stabilità del proprio business”.

Negli obiettivi futuri, anche l’eventuale crescita per linee esterne. “Faremo le giuste valutazioni e continueremo a cercare mini-Vem a completamento o rafforzamento della nostra proposta”. Un obiettivo che continua ad essere nel mirino, e che si realizzerà forse nel 2023, ma per il quale il vendor non sembra avere fretta. Per quanto riguarda una possibile acquisizione dei propri asset, Vem ha ricevuto oltre 50 proposte di acquisto dal 2017, ma non è interessata. “Oggi le aziende indipendenti come la nostra sono pochissime e siamo orgogliosi di questa indipendenza che ci lascia ampio margine di azione e non ci vincola. Siamo qui per comprare (eventualmente), non per essere comprati”. Questo è il messaggio.

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