Dopo due anni, torna in presenza 3DExperience Forum Italia, l’evento milanese nel quale Dassault Systèmes si confronta con il mercato italiano per fare il punto sulle proprie strategie. A partire dall’ufficializzazione della nomina di Umberto Arcangeli a nuovo vice president Southern Europe e amministratore delegato di Dassault Systèmes Italia, con il compito di guidare una region strategica per la società francese.
“In un contesto che cambia rapidamente, un mondo volatile e incerto contraddistinto dalla crisi energetica, dalla mancanza di materie prime e, ancora più grave, dalla carenza di giovani talenti in grado di guidare i processi, serve flessibilità per immaginare nuovi scenari – esordisce il nuovo AD -; bisogna lavorare con i team, i partner e l’intero ecosistema per rendere possibile il processo di trasformazione digitale necessario ad accompagnare le aziende in questo percorso. Come per tutte le grandi trasformazioni, si tratta però anche di un’occasione per sviluppare del business – sottolinea – e in questo contesto il virtual twin può rappresentare un vantaggio competitivo, un importante strumento per aiutare i clienti a reinventare e a immaginare il mondo di domani per esibire la propria agenda di resilienza e sostenibilità”.
Tema di discussione sono le strategie che ruotano attorno ai processi di trasformazione digitale associati al digital twin, da sempre nel dna della società. Il percorso di innovazione di Dassault Systèmes inizia infatti nei primi anni ’80 con la progettazione 3D per evolvere nel tempo nella piattaforma 3Dexperience, oggi in grado di gestire tutti i processi, passando dalla produzione al marketing, per facilitare il dialogo lungo l’intera filiera.
Il digital twin diventa virtual twin
Come evidenzia il claim dell’evento (Virtual twin experiences for resilience & sustainability) per Dassault il digital twin si spinge verso il virtual twin, in forte correlazione con la sostenibilità.
“Comunemente si parla di digital twin come rappresentazione digitale, di un modello soft, oggetto, prodotto, processo, sistema del mondo reale – interviene Chiara Bogo, marketing director di Dassault Systèmes –. Con le virtual twin experiences ci spingiamo oltre, andando a visualizzare, modellare, simulare anche l’ambiente in cui questo oggetto, prodotto o sistema verrà inserito e le esperienze di chi ci interagirà e lo utilizzerà nel mondo reale. Un potente mezzo per rafforzare la collaborazione all’interno dell’azienda che diventa un catalizzatore di innovazione sostenibile, grazie alla possibilità di simulare innumerevoli test, impensabili nella realtà, trovando le soluzioni ottimali per ridurre le emissioni, minimizzare i consumi, ripensare il fine vita dei prodotti e renderli riutilizzabili in un’ottica di economia circolare”.
In continuità con il passato, dunque, al centro dell’attenzione il tema della sostenibilità, che nel frattempo ha acquisito ulteriore rilevanza e urgenza e deve pertanto entrare tra le priorità delle imprese per conciliare le preoccupazioni sociali, economiche e ambientali.
Digitando la parola sostenibilità in Google si ottengono circa 4 miliardi di risultati; solo in Europa nel 2021 sono stati investiti circa 9 miliardi di euro in startup che operano nell’ambito della sostenibilità e, guardando all’Italia, le prime 100 aziende inseriscono dati relativi alla sostenibilità nel proprio report finanziario, in una misura pari all’86%, superiore a quella rilevata a livello mondiale. Arcangeli illustra questi dati per ribadire come la sostenibilità sia oggi un fenomeno globale rilevante, non più limitato a un’industria ma trasversale a ogni tipologia di business.
Come si incastrano i virtual twin nella sostenibilità? Oltre l’80% dell’impatto ambientale di un prodotto è stabilito nelle prime fasi della progettazione e circa il 60% delle aziende ha almeno il 30% di attività che potrebbero essere automatizzate, dettaglia Arcangeli: “Su queste basi, i virtual twin possono fare da catalizzatori per la creazione di un futuro sostenibile – spiega – perché con i virtual twin siamo in grado di simulare in un mondo virtuale l’estensione e il miglioramento del mondo reale. Non si parte da un foglio bianco, ma dall’osservazione della realtà, si utilizza il mondo virtuale per operare variazioni e migliorarle”. In quest’ottica, la sostenibilità può riguardare tre ambiti: i prodotti e servizi, in termini di innovazione; le organizzazioni e le competenze con cui le aziende possono essere più agili e condividere le informazioni; e i business model, che reinventandosi creano valore.
Italia, mercato che cresce e si diversifica
In Italia (e nel Sud Europa) Dassault è presente dal 2007, al fianco delle imprese che hanno intrapreso la trasformazione. Allora è stato definito il proposito dell’azienda, che si concretizza nel realizzare nuovi modelli di business, alimentare l’innovazione e attuare una crescita sostenibile.
Lo racconta Olivier Ribet, executive vice president, Europe, Middle East, Africa, Russia (Emear) di Dassault Systèmes, ribadendo la visione dell’azienda: “Per migliorare il mondo è necessario un continuo confronto tra la simulazione virtuale da una parte e il mondo reale dall’altra, quale asset imprescindibile per tutte le aziende che vogliono ottenere un vantaggio competitivo”. Un concetto che si fonda sulla strategia “Fit the needs” di Dassault finalizzata a rispondere all’esigenza di ogni tipo di industria facendo leva su tre elementi: la persona, l’industria e l’esperienza, con la dimensione umana in primo piano. “Lavoriamo per e con l’essere umano per far si che la tecnologia sia orientata a soddisfarne i bisogni”. In quest’ambito si parla oggi anche di metaverso come dimensione che sarà sempre più importante, dove la simulazione non impatta solo sull’oggetto o sul sistema ma anche sull’ambiente dove è inserito e sulle esperienze di chi lo utilizza, spiega il manager: “Stiamo lavorando con molte aziende italiane sul questo fronte, ma in questo contesto crediamo che la realtà virtuale debba aiutare a migliorare la realtà, non rimpiazzarla“.
Ribet sottolinea l’importanza dei circa 60 partner italiani, alcuni dei quali presenti all’evento, che step by step, progetto dopo progetto hanno dato credibilità al business, e delinea alcuni outlook sull’Italia. Nell’ultimo anno nel nostro paese si è registrato un incremento del portafoglio e del business in industrie di diversi grandi settori.
Il business di Dassault risponde alle esigenze di ogni mercato ma tra i vertical che sposano meglio la strategia del virtual twin, ci sono il manifatturiero, il lifescience e le infrastrutture. Un’accelerazione si è registra anche nel settore energia e soprattutto nel mondo dell’automotive dove molte aziende stanno abbracciando questa tecnologia. I risultati di fine esercizio non ci sono ancora ma l’andamento ad oggi segnala un’azienda in crescita, che dovrebbe auspicabilmente chiudere l’anno con un incremento a due digit.
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