La strategia di Dell Technologies in un momento di evidente transizione al digitale è imperniata su una visione che comprende un ecosistema coerente dal multicloud all’edge per indirizzare la priorità delle aziende che è valorizzare i dati disponibili. Si tratta di consentire alle organizzazioni di gestire in modo aperto le architetture e i workload in tutti i cloud, indipendentemente da dove si trovano i dati e Dell Technologies, per farlo, si è attivata nel tempo con una serie di partnership tecnologiche e strategiche – anche con i cloud service provider -. Soprattutto ha investito per offrire quella che in estrema sintesi è l’“IT software defined”. Oggi oltre a queste sfide balzano in primo piano quelle relative agli impegni Esg a privacy e sicurezza. Ne parlano Michael Dell presidente e Ceo di Dell Technologies e Jeff Clarke Co-chief operating officer, in occasione di Dell Technologies Summit Broadcast 2022.

Michael Dell, chairman e Ceo di Dell Technologies
Michael Dell, chairman e Ceo di Dell Technologies

“Le aziende chiedono di poter realizzare i progetti di trasformazione in velocità – esordisce Dell – per diventare – tutte – ‘technology company’, e il multicloud è l’approccio ‘definitivo’ con cui si confrontano, anche in relazione al tema della sicurezza e a valle a quello della sostenibilità, con sollecitazioni che arrivano, anche dal basso, dagli stessi team IT”.

“La realizzazione di un’architettura multicloud efficace passa però dall’integrazione applicativa, dalla capacità di governare i workload e orchestrarli facendo leva – dall’edge al data center al cloud – su uno stack tecnologico che chiama in causa anche la disponibilità di architetture di rete intelligenti abilitate da service provider e telco e dal 5G” – specifica Jeff Clarke.

Jeff Clarke, Coo di Dell Technologies
Jeff Clarke, Coo di Dell Technologies

E’ il caso quindi di dare evidenza, coerente con la strategia, all’annuncio relativo all’estensione della partnership tecnologica con Red Hat per la semplificazione nell’implementazione e nella gestione delle infrastrutture containerizzate negli ambienti multicloud. Un task complesso, anche per la carenza di competenze disponibili, per cui la proposizione combinata di Dell con Red Hat può aiutare le organizzazioni a velocizzare sviluppo e approccio DevOps per disporre di applicazioni cloud-native.

Dell Apex Containers per Red Hat Openshift

I numeri di Gartner in proposito chiariscono l’urgenza. Dicono che il 90% delle organizzazioni a livello globale è pronto a portare applicazioni containerizzate in produzione entro il 2027.
La soluzione proposta è quella di Dell Apex Containers per Red Hat Openshift. Permette gli sviluppatori di concentrarsi sulla fornitura di prodotti e servizi innovativi senza preoccuparsi dell’infrastruttura sottostante per godere di una vera “federate cloud fabric”, come ama definirla Clarke. Perché le aziende desiderano poter eseguire le applicazioni dove è più conveniente, con la flessibilità di passare dal data center all’edge ai diversi cloud pubblici, a seconda di dove è meglio gestire i carichi.

Ecco che la proposta tecnologica “congiunta” (disponibile a partire dal 2023, in primis negli Usa) è quindi quella di “abbinare” i vantaggi di Kubernetes declinati con Red Hat Openshift sulla proposta infrastrutturale Dell, ed è realizzata da Dell Apex Containers per Red Hat Openshift che si propone come “soluzione container-as-a-service” gestita da Dell, ma disponibile anche on-premise. Inoltre, con Dell Validated per Red Hat Openshift sarà possibile semplificare i processi di implementazione e la gestione dell’infrastruttura on-premise per l’orchestrazione dei container guidati nelle opzioni di configurazione e implementazione, così da beneficiare di un ambiente Red Hat OpenShift su un’infrastruttura software-defined come Dell Powerflex.

Dell e Red Hat lavorano di fatto insieme alla progettazione di una soluzione cloud ibrida che estenda la gestione delle implementazioni di Red Hat OpenShift on-premise tra i diversi cloud pubblici e l’edge in modo coerente. In parole ancora più semplici i team potranno fornire più rapidamente risorse di calcolo e storage e “infrastructure as code” automatizzando i processi DevOps.

Dell Project Frontier

Abbiamo fatto riferimento però anche alla “centralità dell’edge” nei progetti di trasformazione digitale e ai vantaggi di poter contare su infrastruttura e applicazioni che possono scalare in modo coerente e lavorare insieme. E’ per questo secondo obiettivo che Dell Technologies annuncia la proposta della piattaforma software Project Frontier che consente proprio di scalare in sicurezza l’infrastruttura e le applicazioni edge grazie al supporto di una vasta scelta di tecnologie software, IoT, operazionali e multicloud.

Due numeri di contesto: secondo Idc quasi il 42% delle aziende afferma che l’aspetto più complesso dei deployment effettuati in ambienti edge riguarda l’assemblaggio di una soluzione edge completa, con le aziende che chiedono un metodo semplice ed efficace per gestire e proteggere tutto l’ecosistema di tecnologie edge.
Project Frontier nasce proprio per facilitare gestione e orchestrazione in sicurezza di infrastrutture e applicazioni edge per deployment su scala globale. Ne beneficiano le operations nei diversi contesti industriali, ma anche lindustry retail e tutti i verticali che hanno bisogno di gestire e proteggere i dati alla fonte ma dispongono di un limitato supporto IT per poterlo fare.

Dell Project Frontier
Dell Project Frontier

Cresce il numero delle applicazioni all’edge che rappresenta la nuova frontiera della trasformazione aziendale dove dispositivi, infrastrutture e dati convergono per generare insight in tempo reale, ma cresce anche la complessità ed è impensabile disporre di personale IT in ogni ambiente edge. Project Frontier serve proprio a semplificare deployment e governance degli ambienti edge e a razionalizzare i dati per ottenere insight offrendo una serie di possibilità di scelta nel modo di implementare le tecnologie edge e multicloud desiderate.

Concretamente Project Frontier comprende una scelta di applicazioni software, framework IoT e OT per gli ambienti multicloud secondo un design aperto in grado di abbracciare anche nuovi use-case; la protezione zero-trust di dati; applicazioni e infrastrutture dal design al deployment; gestione centralizzata delle risorse per velocizzare il deployment zero-touch con la possibilità di integrare componenti fisiche storage in modo semplificato e la possibilità quindi di realizzare i progetti sfruttando l’automazione con una minima necessità di competenze IT, e il supporto dell’ecosistema partner Isv.

Dell Project Frontier
Dell Project Frontier per ottimizzare, semplificare e mettere in sicurezza i progetti all’edge

Con l’annuncio del progetto Dell Technologies annuncia anche l’estensione del portafoglio di soluzioni. Con Dell Validated Design per Manufacturing Edge si propone una serie di applicazioni dei partner convalidate da Dell che supportano use-case avanzati e migliorano i processi e l’efficienza riducendo al contempo sprechi e consumi di materiali per rendere le operations più sostenibili. Ma arrivano anche soluzioni di calcolo proposte in modo specifico per gli ambienti “edge” come per esempio Dell Poweredge XR4000 il server della famiglia Dell PowerEdge con “la profondità equivalente a quella di una scatola per le scarpe”.
Infine, per la raccolta di dati all’edge l’azienda propone Dell Latitude 7230 Rugged Extreme Tablet Un device fully-rugged da 12″ progettato per funzionare, su architettura Intel, anche in ambienti sfidanti con la protezione necessaria da polvere, sporco e acqua, tecnologia Wifi 6E per la connettività e funzionalità integrate come scanner, moduli Gps e lettori di smartcard.

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